L’obesità rappresenta uno dei
principali problemi di salute pubblica esistenti in quanto può essere causa di
malattie metaboliche anche molto gravi. È caratterizzata da un eccessivo
accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e
di una vita sedentaria. Per alimentazione scorretta dobbiamo riferirci ad una
dieta ricca di carboidrati, grasso ed alcol e/o che comunque comporti il
consumo abituale giornaliero superiore alle 2.000 kilocalorie. Giova forse
ricordare che un piatto di pasta ben condita contiene circa 400 kcalorie, che
altrettante ne contiene mezzo litro di aranciata o coca cola o che una
merendina ne contiene un centinaio. (1)
Già
nel 2002 Eric Schlosser in Fast Food Nation aveva individuato nei seguenti
fattori la recente epidemia di obesità:
−
mancanza di educazione alimentare
−
estinzione della cucina casalinga (con cibi
preparati a partire da alimenti freschi)
−
convenienza pratica dei cibi pronti, , da
scaldare.
L’obesità
ha una genesi multifattoriale, essendo il risultato di diverse cause più o meno
evidenti che interagiscono tra loro; in primo luogo una eccessiva/cattiva
alimentazione, legata o meno ad una ridotta attività fisica e a fattori di tipo
genetico/familiare; rari i casi ad alterazioni ormonali quali ipotiroidismo o
disfunzioni surrenali.
Per
tutti il pilastro della longevità e della salute è la presenza costante di una
buona attività fisica, che sia varia e possibilmente divertente per non essere
abbandonata. (3)
Una sana alimentazione
rappresenta un importante fattore protettivo della salute, più tangibile nel
lungo periodo. Le linee guida di una sana alimentazione dell’Istituto nazionale
di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) raccomandano il consumo
quotidiano di almeno cinque porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi (cd.
five a day), da variare il più possibile e secondo le stagioni. Tale indicatore
consente di monitorare l’assunzione di elementi fondamentali della dieta, che
aiutano a contrastare il processo di invecchiamento precoce delle cellule,
spesso all’origine dei processi tumorali. (2)
Il saggio Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico (dal benessere
alla prestazione ottimale) offre uno
spunto di riflessione su aspetti quali la salute e lo sport.
Un problema particolarmente grave
è quello dell’insorgenza dell’obesità nei bambini e adolescenti, esposti fin
dall’età infantile a difficoltà respiratorie, problemi articolari, mobilità
ridotta, ma anche disturbi dell’apparato digerente e di carattere psicologico.
La classificazione della
popolazione in base al peso viene fatta utilizzando l’indice di massa corporea (Bmi
= body mass index, secondo la definizione americana), considerato il più
rappresentativo della presenza di grasso corporeo in eccesso. Il Bmi si calcola
secondo la formula seguente: Bmi = peso (in kg) diviso per il quadrato
dell’altezza (in metri).
Le classi di peso indicate dal
Bmi sono:
• < 18,5 sottopeso
• 18,5 – 24,9 normopeso
• 25 – 29,9 sovrappeso
• > 30 obesità.
L’obesità può essere prevenuta
adottando stili di vita sani, ovvero con un’alimentazione corretta e un’attività
fisica adeguata. (1)
L’esercizio fisico regolare
comporta effetti positivi sulla salute fisica, svolgendo un ruolo protettivo nei
confronti delle malattie cardiovascolari, osteoarticolari, cerebrovascolari,
delle patologie del metabolismo, e della salute mentale, con una ricaduta
positiva sull’umore. Nonostante la lotta alla sedentarietà sia negli ultimi
anni entrata a far parte dell’agenda europea tra le azioni da intraprendere per
promuovere la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, in Italia
uno stile di vita sedentario caratterizza nel 2013 ancora il 41,3% delle
persone di 14 anni e più.
Le regioni con la quota più alta di
sedentari rimangono comunque la
Campania e la
Sicilia , con circa il 61% della
popolazione di 14 anni e più che non pratica alcuna attività fisica nel 2013.
Anche le differenze di genere a svantaggio delle donne sono stabili nel tempo;
nel 2013 la percentuale di sedentari è pari al 45,3% tra le donne e al 37,1%
tra gli uomini. (2)
La Fondazione
Italiana per la Lotta all'obesità Infantile ci tiene a precisare che l’obesità
non deriva solamente da un’unica causa come ad esempio l’assunzione di grassi ma
da più fattori e di conseguenza è importante che i mass media facciano
attenzione alle informazioni che diffondono.
Infatti, più che
di assunzione solamente di grassi, la causa è da attribuire dallo stile di vita
e cioè dall’insieme di comportamenti malsani che moltiplicano il rischio di
obesità come ad esempio il fumo, la mancata attività fisica, l’assunzione di
alcool.
Di conseguenza è
importante cercare di coinvolgere le persone nel seguire sani stili di vita più
che dare informazioni spot negative come i cibi grasi fanno diventare obesi
oppure il fumo fa venire il cancro che non riescono ad attecchire sulle
persone.
La Fondazione Italiana per la Lotta
all'obesità Infantile ha provveduto a formulare e diffondere un PRESS KIT nel mese di Marzo
2014 allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica ed i professionisti che
si occupano di salute e benessere a diffondere alcune informazioni utili a
percepire lo stato attuale del problema ed eventuali modalità per approciarsi
alle persone per fa si che siano stimolate a fare alcuni cambiamenti volti a
prevenire o rimediare eventuali disagi dovuti ad un non appropriato stile di
vita. (3)
Le persone sovrappeso o obese
dovrebbero affidarsi a specialisti ed evitare di ricorrere a diete o terapie
“fai da te” oppure dai tanti rimedi proposti dalla pubblicità dei media o,
peggio ancora, da quelli che corrono sul web dove esiste una sovrabbondanza di
rimedi “dimagranti”, “rassodanti”, ecc.
Infatti soltanto gli specialisti sono in grado di indicare lo “stile di
vita” (inclusa la dieta) più opportune da seguire. (1)
Il
cammino rappresenta il primo livello per tutti coloro che desiderano iniziare a
dedicarsi alla propria salute. Camminare ogni volta che è possibile,
ricordandoci che i benefici maggiori si ottengono con la continuità.
Camminare
rappresenta un’attività motoria indicata per ogni categoria di persone, senza
preclusione di sesso o di età, è un’attività che svolge un ruolo importante sia
nella prevenzione primaria che secondaria delle malattie cardio-vascolari, può
rappresentare un modo per riscoprire il valore del dialogo, dell’amicizia,
della compagnia degli altri.
Quattro ore di sport a settimana sono il
segreto per mantenersi in salute secondo le raccomandazioni dell'Istituto
Superiore di Sanità emanate nell'ambito del programma "Guadagnare
Salute" sulla linea delle Global recommendations on physical activity for
health redatte dall'OMS.
Uno dei
compiti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è di indicare ai
governi centrali e locali soluzioni al problema dell’inattività fisica della
popolazione basate su evidenza scientifica e realisticamente perseguibili. Tra
i campi di lavoro individuati spicca la promozione dell’esercizio fisico e
dello sport nella scuola, nel tempo libero e in altri contesti. L’area di
lavoro più promettente, tuttavia, è quella che si propone di introdurre
nuovamente l’attività fisica all’interno delle azioni della vita quotidiana,
soprattutto quelle connesse agli spostamenti delle persone durante la giornata
per andare al lavoro, a scuola, a fare la spesa, dagli amici o dai parenti.
L’attività fisica tesa al benessere fisico e
sociale, non solo quale sport per raggiungere prestazioni eccellenti, non solo
sport come performance ma anche come promozione della salute, prevenzione ed aggregazione
sociale.
Sport per tutti anche in questo periodo di crisi,
attività fisica senza mezzi, senza strumenti, senza iscrizioni ai club, quindi
camminate, corse nei parchi, spostarsi in bicicletta in sicurezza con casco e
lampadine e riscoprire i giochi di una volta: le sette pietre, palla
prigioniera, i 4 cantoni, in modo da spostare i ragazzi da casa, dai computer.
La Capoeira è un esempio di attività fisica
psicoeducativa, un modo per stare assieme, per comunicare, una modalità di
aggregazione multiculturale e trasversale, per tutte le età e tutte le
professioni. Trasmette validi insegnamenti che sono metafore della vita come le
modalità di uscire dalle situazioni difficili, bisogna essere sempre pronti a
svicolare. E’ un’attività fisica completa, lotta gioco, modalità di
comunicazione, uno domanda e l’altro risponde e gli altri seguono con la
propria energia che confluisce in un’unica energia del gruppo.
Il saggio Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico (dal benessere
alla prestazione ottimale) offre uno
spunto di riflessione su aspetti quali la salute e lo sport.
Ne
sono argomentazioni a riguardo, il raggiungimento della prestazione ottimale
(peak performance), es. i record dei campioni, lo sperimentare il Flow,
considerato come uno stato alterato di coscienza dove tutto funziona alla
perfezione ed anche l’IZOF, una zona di funzionamento ottimale che porta
l’atleta a raggiungere la sua
peak-performance.
Inoltre sono trattate
le difficoltà, i disagi dell’atleta, che possono essere di natura emotiva, di
attivazione ottimale, di bassa autostima, di affollamento a livello mentale di
pensieri disturbanti, e, per finire di natura relazionale, cioè relativi ad una
figura professionale che gravita attorno al mondo dell’atleta.
(1)
Patologie
alimentari e conseguenze per la salute in GUIDA ALLA SICUREZZA ALIMENTARE, Progetto finanziato dal Ministero
dello Sviluppo Economico ai sensi del decreto 21/03/2013, pp. 12-14.
(2) “Rapporto sul
Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2014)”, Istituto nazionale di
statistica, Roma, 2014.
(3)
AIMATI M., FARINELLI C., PRESS KIT, Fondazione Italiana per la Lotta all'obesità Infantile, Roma, Marzo 2014.
Piazza Ragusa n. 5 Roma
380-4337230 - 21163@tiscali.it
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Nessun commento:
Posta un commento