Gli atleti considerano l’importanza
del fattore mentale, affermando che non basta solamente l’allenamento fisico ma
è opportuno sviluppare anche aspetti mentali quali la caparbietà, la tenacia,
la determinazione e questi aspetti poi saranno utili anche per la vita
quotidiana, infatti permetteranno di saper gestire ed affrontare determinate
situazioni considerate difficili.
La domanda: “Cosa ti motiva ad essere ultramaratoneta?” ha avuto le
seguenti risposte:
Angelo
Fiorini:
“La motivazione principale che mi ha spinto ad iniziare tale percorso, è stata
la mia caparbietà e tenacia nel cercare il prossimo risultato dopo averlo
ottenuto, sfidando la fatica fisica, grazie ad un’ottima tenuta mentale che in
questo tipo di attività estrema, è fondamentale perché le gambe possono essere
in forma ma se la testa dice no non vai da nessuna parte!!!”
Pasquale
Artuso:
“Vedere fin dove posso e riesco ad arrivare, mi ha dato sempre fastidio ‘non
riuscire a vedere cosa c’è dietro una curva’ perché dovevo girare per tornare
indietro.”
Stefano
La Cara:
“Ogni singola sensazione che si respira.”