E’ possibile ordinare ONLINE il LIBRO ILLUSTRATO LA VITA E’ IN
GIOCO CHE EDUCA ALL’INTEGRAZIONE.
Da
Amnesty International ecco 11 racconti per denunciare le violazioni dei diritti
dei bambini
Educare, promuovere
l’integrazione e l’intercultura, risvegliare il sentimento della solidarietà.
Questi in sintesi i grandi obiettivi che ruotano attorno al Gruppo 56 di
Amnesty International (uno dei duecento operativi in tutta Italia, sedici solo
nel Lazio), l’organizzazione non governativa internazionale impegnata nella
difesa dei diritti umani. Obiettivi e tematiche che si rincorrono anche negli
11 racconti del Libro
illustrato “La vita è in
gioco”.
“Il Libro
si propone di essere uno strumento didattico rivolto agli insegnanti e ai
genitori di bambini dai sei anni in su”, spiega Giuseppe Meffe, responsabile del
Gruppo 56 e coordinatore del progetto.
Giuseppe Meffe Ideatore: “Una bella esperienza di gruppo, credo che ognuno
abbia avuto modo di esprimere al meglio le proprie potenzialità e sviluppare
relazioni umane significative. Non dobbiamo mai stancarci di avvicinare l’altro
e conoscerlo entrando in sintonia con le sue emozioni, credo che questo
lavoro è un esperienza, che porteremo dentro ognuno di noi, utile per
fornire contributi al miglioramento continuo della nostra società Ideare le storie
è stato molto interessante soprattutto aprire una telecamera su un mondo
quelli dei diritti umani dei bambini, così poco rappresentati.
“Abbiamo
voluto raccontare con un linguaggio semplice e moderno le violazioni dei
diritti che subiscono i bambini nel mondo: la vicenda dei bambini soldato in
Colombia, lo sfruttamento del lavoro minorile, la povertà infantile, solo per
citarne alcune. Storie e immagini che descrivono e fotografano una quotidianità che sembra
tanto lontana da noi, ma che in realtà viviamo anche noi tutti i giorni, se
solo pensiamo che i compagni di scuola dei nostri figli sono anche bambini
colombiani, indiani e africani”.
”È importante ripensare il ruolo del genitore oggi – conclude
Giuseppe Meffe, che oltre ai suoi due figli da sei anni è anche padre
affidatario di una ragazza di 14 anni – nella sua responsabilità individuale e collettiva. Il Libro
che abbiamo realizzato vuole in qualche modo fornire un contributo importante
in questo senso, perché ‘in gioco’ non è solo la vita dei bambini protagonisti
loro malgrado di queste storie, ma ‘in gioco’ dobbiamo necessariamente metterci
anche noi genitori per far emergere quella responsabilità che abbiamo
nell’educazione dei figli e quel ruolo attivo che ricopriamo nella società”.
Sabato 19 settembre Biblioteca Elsa Morante a Ostia ore
11 SIETE INVITATI TUTTI A PARTECIPARE E A FAR PARTECIPARE.
Psicologo
dello sport, Psicoterapeuta
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