Approfondire
il mondo delle ultramaratone mi sta dando l’opportunità di conoscere tanta
gente, tanti atleti, tanti campioni, tante persone comuni, tra le tante persone
anche giovanni, trattasi di un operario che ha scoperto la corsa prolungata
come autoerapia, come valvola di sfogo alla quotidianità, come momento per star
bene con se stesso e sperimentare anche la prestazione sportiva.
Giovanni
sa che correre da benessere anche se i famigliari ed il medico di famiglia gli
sconsigliano di esagerare, ma lui fa tutto con pasione, dedizione, ci mette
tutta la buona volontà e vorrebbe che i propri figli seguissero il suo esempio.
Giovanni semplicemente è soddisfatto di quello che fa, di quello che è riuscito a fare e che ancora riesce a fare, appare una persona umile, modesta, rispettosa, affettuoso. Ecco come si presenta.
Cosa ti motiva ad essere ultramaratoneta? "E’ una sfida, dislivello,
discese tecniche, salite dure, alla fine di una gara pensi ammazza cosa ho
fatto."
Hai
mai pensato di smettere di essere ultramaratoneta? "No
e per adesso non mi sfiora nemmeno il pensiero."
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti aiutano a partecipare a gare
estreme? "Avere fiducia di me stesso auto
convincermi tutto si può fare con le giuste motivazioni."
Quale
è stata la tua gara più estrema o più difficile? "Il
malandrino, non l’ho affrontata con le motivazioni giuste e l’ho sofferta, ma porata
al termine."
Quale
è una gara estrema che ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine? "Tour
de geants, però mai dire mai, con la motivazione giusta posso farcela."
C’è una gara estremi che non faresti mai? "Io le farei tutte ma sono un operaio e devo conciliare lavoro, moglie e due bambini ci vuole tanto tempo e tanti sacrifici, devo adattarmi ai miei tempi."
Cosa ti spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici? "E’ solo il fatto che sto bene fisicamente e mentalmente."
Cosa
pensano i tuoi famigliari ed amici della tua partecipazione a gare estreme? "So
matto, qualcuno non sa nemmeno di cosa si sta parlando, quando dico ho fatto 50 km con ds+ 4400 in 9 ore mi guardano
come se fossi un alieno."
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel diventare ultramaratoneta? "Non
mi conoscevo cosi tenace."
Come
è cambiata la tua vita famigliare, lavorativa? "Ecco
qua si tocca un punto molto delicato mia moglie dice che tolgo tempo alla
famiglia però alla fine mi dice: ti piace, va bene ma cerca di non farti male,
nel lavoro facendo turni mi organizzo, non ho problemi."
Se
potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti? "Non
ci penso a questo, con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si fa storia, non ho niente da
cambiare del mio passato, anzi una cosa sola abbraciare mio fratello che se ne
andato nel 2011, per tempo non sono riuscito a salutarlo, lo penso sempre, lo
porto nel mio cuore."
Usi
farmaci, integratori? Per quale motivo? "Farmaci
tachipirina se ho la febbre, integratori non so nemmeno dell’esistenza il mio
integratore è acqua limone zucchero."
E’
successo che ti abbiano consigliato di ridurre la tua attività sportiva? "Basta
che si va dal medico curante, però ci ha fatto l’abitudine e non me lo dice
più."
Hai
un sogno nel cassetto? "La mia passione trasmetterla ai miei figli."
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