Tanti gli ultramaratoneti nelle Puglie, tra i tanti interessanti mi è capitato di incontrare Michele Belnome durante la 100 km del Gargano.
In queste competizioni si ha modo di soffrire
per la fatica, ma anche di scherzare, di conoscere gente, di sostenere persone
oppure di essere sostenuti. Si fanno dei tratti di strada assieme, si
condividono dei momenti presso un ristoro, insomma è una competizione anomala,
poca ansia ma tanta fatica e resistenza e voglia di arrivare al traguardo.
Ecco di seguito cosa ci dice
Michele Belnome della sua esperienza di ultramaratoneta.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? Esserlo significa fare ciò che per gli altri è ritenuto impossibile.
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta? Ho cominciato con le 10 km. Poi le mezze maratone. Senza alcuna pretesa partecipai alla "6 Ore dei Templari" che si svolge a Banzi (PZ), riuscii a percorrere 54 km nonostante avessi a malapena nelle gambe non più di 2o km.