Matteo SIMONE
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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lunedì 1 agosto 2016
venerdì 29 luglio 2016
NEWSLETTER 29 LUGLIO 2016 Atletica e ROMA Achilles International
Stefano
Severoni
ESTATE
E VACANZE Siamo in piena
estate. Per molti è tempo di vacanze
e l’opportunità di trascorrere un periodo senza i consueti impegni di lavoro.
Per parecchi l’estate offre l’opportunità di dedicarsi ad attività sportive. Per
gli amanti della corsa che si allenano durante l’anno e partecipano a gare, il
mese di agosto offre l’opportunità di “staccare” anche da questi impegni. Per
quanti hanno in programma delle gare già a settembre o comunque nel primo
autunno, è opportuno non abbandonare gli allenamenti per non scendere troppo di
condizione. Si potrà così correre mezz’ora/un’ora tranquilla di corsa, eseguire
magari un fartlek e praticare con
tranquillità un po’ di stretching e
ginnastica, ovviamente non sotto il sole, ma in luogo ombreggiato, magari nelle
ore più fresche della giornata. E a settembre si ripartirà con il proprio
programma. Ma nelle varie città e paesi del nostro Paese non mancano le gare podistiche
anche in notturna.
Nel
Lazio si ricorda la tradizionale corsa in salita La Speata di circa 12 km a Subiaco (Roma) il 7 agosto e la Roma By Night Run il 26 agosto alle ore 21.00 sulla distanza classica di
21,097 km nella Capitale.
giovedì 28 luglio 2016
6 Ore di Barletta: circa 200 Ultramaratoneti giunti da ogni parte d'Italia
La "Sicurala 6 Ore di Barletta" ha ricevuto il Patrocinio istituzionale del Comune di Barletta, della Provincia Bat, ed inoltre del Coni Bat, la Fidal, la Uisp e naturalmente della IUTA: Associazione Italiana di ultranaratona; la decisiva collaborazione tecnica dell'Ufficio Traffico e della Polizia Municipale; la rinnovata preziosissima collaborazione delle seguenti associazioni del volontariato: l'Associazione Barletta sui pedali, l'Avser, l'Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Soddisfatto
Enzo Cascella, Presidente dell’Asd Barletta Sportiva: “Il 23 luglio scorso si è conclusa splendidamente la
seconda edizione della ‘Sicurala 6 Ore di Barletta’ con ampi consensi da parte
di addetti ai lavori e non; una gara podistica sulla distanza temporale delle 6
ore svoltasi nella città della disfida. La Barletta Sportiva si conferma società
leader nel campo delle ultramatone, anche nella organizzazione, è stata una
manifestazione impeccabile, con un bellissimo percorso gara che
circumnavigava il maestoso Castello Svevo di Barletta, completamente
blindato al traffico, con una postazione ristoro molto ricca di liquidi e
alimenti tenuti sempre freschi per contrastare l'altissima temperatura, con
premiazioni perfette che hanno premiato i primi tre di tutte le categorie
femminili e maschili. La perfetta organizzazione della gara è il risultato di
anni di esperienza organizzativa su tutte le distanze kilometri che la Asd
Barletta Sportiva oramai ha acquisito, dove il gruppo associativo forte e
collaudato fa la differenza, ed è per questo motivo che uno speciale
ringraziamento va rivolto a tutti i volontari della Barletta Sportiva. In
particolare dobbiamo ringraziare i circa 200 Ultramaratoneti giunti da ogni
parte d'Italia, sono da considerare tutti degli eroi perché hanno corso decine
di km nonostante la caldissima temperatura, la nostra speranza è quella di averli
fatti correre in sicurezza.”
mercoledì 27 luglio 2016
Staffetta 12xmezzora 4 giugno 2016 Questionario Andrea Di Somma
Stefano Severoni
1)
Una gara ‒ la Staffetta 12xmezzora ‒ all’interno di
una manifestazione culturale Sport
Against Violence. Raccontaci la tua esperienza personale.
È il quarto anno che
partecipo alla manifestazione organizzata da SAV. Trovo la sua finalità (sport
come veicolo di promozione sociale e culturale dedicata alla cittadinanza)
molto costruttiva e in linea con i principi miei e della mia squadra. Nicola
Visconti e tutti i suoi collaboratori/collaboratrici sono organizzatori molto
scrupolosi e attenti alle esigenze dei partecipanti, il principale successo di
SAV sta proprio nel dialogo che Nicola ha saputo costruire in questi anni con
le squadre di atletica e con le onlus. Sono forse troppo di parte, non posso
che parlare bene di SAV. Quest’anno come Atletica La Sbarra siamo riusciti a
comporre tre squadre molto competitive, di cui una interamente femminile.
Sportivamente parlando siamo molto soddisfatti poiché abbiamo ottenuto con le
due squadre maschili un terzo (quarto podio consecutivo) e un ventesimo posto
finale e soprattutto la vittoria con quella femminile, che si è ripetuta dopo
il successo del 2014.
2)
Cosa hai pensato durante la
gara? Hai prestato attenzione al tuo corpo, al ritmo di corsa, all’ambiente o
agli altri?
Avrei dovuto correre la
nona frazione (20.00-20.30) ma Giuseppe D’Antone, il nostro atleta più
rappresentativo che era schierato in prima frazione (16.00-16.30) ha avuto un
contrattempo lavorativo e ho dovuto sostituirlo all’ultimo minuto. Non ho avuto
molto tempo a disposizione per riscaldarmi e per prepararmi all’idea di correre
con il caldo che c’era sabato pomeriggio perciò durante la gara ho cercato di
rimanere concentrato il più possibile sulle mie sensazioni e sulla tabella
mentale che mi ero prefissato: correre a 4.00 min/km per venti minuti e poi
provare ad aumentare. La prima è sempre una frazione molto competitiva e anche
stavolta c’erano diversi atleti forti, ho cercato di non farmi condizionare
dalla loro partenza sparata e di restare sui miei ritmi. La tattica è stata
buona perché sono riuscito a finire la gara in progressione, sotto i 4,00
min/km superando anche nel finale l’atleta della squadra rivale con cui ci
siamo contesi fino alla fine il terzo posto. A differenza delle gare su strada
e dei trail faccio più fatica a concentrarmi sull’ambiente, proprio a causa delle
tattiche da seguire in base a come stanno andando gli avversari e alla loro
posizione di classifica, però nel nostro angolo il tifo era molto caloroso, si
faceva sentire e questo mi ha dato parecchio conforto.
Intervista a Carlo Ascoli
Stefano Severoni
SCHEDA ATLETA
|
||
NOME Carlo COGNOME Ascoli DATA DI NASCITA 12/04/1979
CATEGORIA SM35
ALTEZZA MT 1.78 PESO KG 70 FREQ. CARD. A RIP 43 ALLENATORE
Ivan Cudin
SOCIETÀ Asd Villa de Sanctis e Podistica Casalotti SPECIALITÀ corsa su strada
MEDICO Del Vecchio TITOLO DI STUDIO diploma PROFESS. studente STATO CIVILE celibe
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RECORD PERSONALI
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DISTANZA
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TEMPO
|
ANNO
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10˙000 m
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36’07’’
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2010
|
21,097 km
|
1h20’55’’
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2010
|
42,195 km
|
2h51’31’’
|
2010
|
100 km
|
8h05’
|
2012
|
ATLETICA LEGGERA
Quando hai cominciato a praticare l’atletica leggera? Ho iniziato a correre al parco a 18 anni, con la Stracittadina
Roma 2003, prima gara ufficiale Corri
alla Garbatella 2003.
Quali
motivazioni ti hanno spinto a iniziare? Pesavo
100 kg.
L’allenamento che preferisci e perché. Il lungo perché mi piace tantissimo correre e questo è
l’allenamento che mi permette di farlo per più tempo.
Quante volti ti alleni a settimana? 6 volte, di solito mi riposo il sabato.
Quanti chilometri percorri a settimana? Dipende dalla preparazione delle gara dai 70 ai 160 km (se
capita nella settimana di un’ultramaratona).
Quante gare fai ogni anno?
Quando ho iniziato correvo praticamente tutte le domeniche, poi una trentina
l’anno, negli ultimi tre anni causa infortuni e problemi allergici poche, spero
di tornare a farne di più.
Esegui esercizi di stretching,
ginnastica, circuit training, yoga o altro e con quale frequenza? Faccio stretching,
esercizi di Core stability e da
qualche anno faccio esercizi di ginnastica propriocettiva tutti i giorni.
lunedì 25 luglio 2016
Søren Nissen: La mia prima vittoria nel 2006 al Giro di Slovacchia
My first professional victory on the road in 2006 in Tour of Slovakia
Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Søren Nissen ha iniziato a vincere in bici su strada ed ha continuato poi in Mountain Bike.
Una delle recenti vittorie è la Roc d’Ardenne di Houffalize, in Belgio,
gara valevole come tappa delle Uci Marathon Series sulla distanza di 83
chilometri, con 2650 metri di dislivello resi ancora più impegnativi dal fango,
freddo e un percorso particolarmente tecnico e selettivo.
Ordine
d’arrivo: 1. Soren Nissen (Dan) 3h51’51”, 2. Sascha Weber (Ger) 3h54’34”, 3.
Tim Böhme (Ger) 3h55’58”, 4. Frans Claes (Bel) 3h57’44”, 5. Markus Kauffmann
(Ger) 3h58’39”, 6. Daniel Geismayr (Aut) 3h58’57”, 7. Tony Longo (Ita, Wilier
Force) 3h59’07”, 8. Johnny Cattaneo (Ita, Wilier Force) 3h59’56”.
venerdì 22 luglio 2016
Sono riuscita a rompere il record maschile di scalinata di un edificio
Matteo SIMONE
Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si spesso nonostante abbia avuto una carriera amatoriale.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Sono stata sempre un atleta amante
di sport “estremi” (Facevo immersioni in apnea in Sardegna da ragazza). Dopo il mio trasferimento negli USA, stato
necessario per me ritornare all'attività fisica per motivi di salute sia fisica
che mentale (stavo ingrassando tantissimo)."
Quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo
benessere o alla tua performance? “Il
benessere psicologico viene raggiunto attraverso la conquista delle mete che si
pone un individuo. Per me queste mete sono
state raggiunte in modo progressivo.
Iniziai a correre a ‘tarda’ età` (avevo 28 anni) e avendo sempre
detestato la corsa, i miei goal erano di natura molto semplicistica, per
esempio, riuscire a correre mezzo Km il lunedì aumentare in progressione ed
eventualmente raggiungere una meta realistica di 5km in due settimane. Questi primi passi che io chiamo ‘baby steps’
sono essenziali per lo sviluppo dell'atleta sono un poco come l' ABC.”
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