mercoledì 12 aprile 2017

Valerio Massimo Rocchi, ultrarunner: Sopporto bene la solitudine e la fatica


Mondo fantastico, speciale e bizzarro nonché sorprendente quello degli ultrarunner, l’obiettivo principale diventa portare a termine la gara, l’impresa, dimostrare a se stessi di riuscire, senza tempi, senza competizioni.

Di seguito l’esperienza di Valerio che racconta del suo sport di endurance rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, ogni volta che taglio il traguardo, chiudendo la mia fatica.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a correre più per smaltire qualche chilo che per velleità agonistiche, col passare del tempo ho partecipato alle prime gare come sfida per vedere dove arrivavo, per trovare il mio limite ed ho continuato così nel tempo senza preoccuparmi troppo dei tempi che facevo.”

Mercoledì 12 aprile 2017: Alcohol Prevention Day 2017



E’ un campione l’alcolista che attraversa il suo percorso dei 12 passi così come il tossicodipendente che esce dalla sua dipendenza, così come il padre di famiglia che riesce attraverso grandi sacrifici a provvedere ai bisogni dei suoi cari.
Sergio Mazzei (Simone M., O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia)


L’alcol è responsabile di numerose problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio emergente rispetto a tutte le sostanze illegali per episodi o atti di violenza, criminalità, maltrattamenti familiari verso il partner o verso i minori, per perdita di produttività e di lavoro, e, non ultimo recentemente indicato come fattore concorrente alla maggiore suscettibilità all’insorgenza di malattie infettive (come per esempio la tubercolosi, l’AIDS e la polmonite). Nel Global status report on alcohol and health la World Health Organization (WHO) richiama i Governi a sostenere la prevenzione ai decessi e alle patologie alcol-correlate; per riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre gli elevati costi che la società paga alle competenti istituzioni nazionali di tutela della salute si chiede un rinnovato sforzo per incrementare i livelli di consapevolezza sui rischi legati al bere.
Programma di CONVEGNO ALCOHOL PREVENTION DAY 12 aprile 2017 MESE DI PREVENZIONE ALCOLOGICA organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' con il contributo del Ministero della Salute In collaborazione con: Società Italiana di Alcologia – SIA Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali – AICAT Eurocare Italia
Programma 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Apertura del convegno e Saluti delle Autorità Walter Ricciardi E’ stata invitata a intervenire il Ministro della Salute Introduzione alla prima sessione dei lavori Moderatore: Emanuele Scafato 10.00 Le strategie di prevenzione dell’OMS e gli sviluppi in atto Lars Moller 10.15 Ci sono “soglie” accettabili per il consumo di alcol? Jurgen Rehm
10.30 Le azioni del Ministero della Salute in attuazione del Piano nazionale della Prevenzione 2014-2018 e della Legge 125/2001” Maria Migliore, Liliana La Sala 10.45 L’alcol in Italia: i nuovi scenari, le priorità, le linee guida per la prevenzione Emanuele Scafato Discussione 11.15 Coffee break Seconda sessione Moderatore: Roberta Pacifici 11.45 Il consumo di alcol in Italia e l'incidentalità stradale alcolcorrelata dai dati Istat Emanuela Bologna, Silvia Bruzzone 12.00 Alcol e fumo nei luoghi di cura: regolamenti, culture, esperienze tra criticità e facilitatori Valentino Patussi 12.15 Alcol e giovani: educare alla salute, intervenire sugli stili di vita Gianni Testino 12.30 La prevenzione della Sindrome Fetoalcolica Simona Pichini 12:45 Il contributo del privato sociale e dell’Associazionismo come risorsa per la collettività AICAT, AA, Alanon, Rappresentanti istituzionali e di categoria Discussione 14.00 Conclusione dei lavori Emanuele Scafato

Francesca Innocenti, Vice Campionessa Italiana 12 ore corsa su strada 2017

Matteo SIMONE

Continua il tour di avvicinamento ai Mondiali da parte degli ultrarunner, gare ardue e impegnative, condite da incontri festosi con amici di fatica e di gloria. Gara dopo gara per scoprire se stessi e gli altri, per seguire la propria direzione verso il benessere e la performance senza pretese ma con serenità. Le donne sempre più motivate, determinate e resilienti.

Alla 12 ore dell’UltraFranciaCorta, trionfa Lorena Brusamento che totalizza 134,368 km e consegue tre traguardi: la vittoria assoluta della gara, il titolo di Campionessa Italiana di specialità, la migliore prestazione italiana. Francesca Innocenti con 121,065 km è la Vice Campionessa Italiana e al terzo posto si classifica Luisa Zecchino con 116,956 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Francesca attraverso risposte ad alcune mie domande.

martedì 11 aprile 2017

Alessandro Torchiana, Ultratrail: Il TOR... mi piacerebbe tantissimo

Matteo SIMONE

 
Approfondendo la conoscenza di ultrarunner e sperimentando personalmente il mondo dell’endurance posso dire che si tratta di un mondo fantastico, bizzarro, straordinario, sorprendente, sensibile, rilassante, eccitante, strano. Di seguito si racconta anche Alessandro Torchiana che vorrebbe partecipare al Tor, una gara di più di 300 km con dislivelli importanti che lo terrebbe occupato fisicamente e mentalmente per circa 150 ore.

Qual è stato il tuo percorso per diventare un ultramaratoneta? “La passione per la natura e per la corsa mi ha portato a scoprire questo fantastico mondo (ultratrail) che mi permette di unire le due cose.”

Hai mai pensato di smettere di essere ultramaratoneta? “No, mai.. nemmeno per un momento…. Nemmeno nei momenti più duri.”

Hai mai rischiato per infortuni o altri problemi di smettere di essere ultramaratoneta? “No, mai.. Forse perché non “tiro” mai al 100% delle mie possibilità. A me piace arrivare alla fine di una gara e dire…ecco se devo rifarla ora, ho ancora forze sufficienti.”

Cosa ti spinge a continuare ad essere ultramaratoneta? “La voglia di scoprire le possibilità, le potenzialità del mio corpo, il vivere la natura, la montagna, giorno e notte.”

Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “No, mai.. Non è qualcosa che cerco.”

Quali i meccanismi psicologici ritieni ti aiutano a partecipare a gare estreme? “La voglia di misurarsi, di capire “cosa” può darti il tuo corpo.”

Quale è stata la tua gara più estrema o più difficile? “Non c’è una gara in particolare. Ogni percorso ha le sue difficoltà e le sue bellezze.”


Barbara Maiuri: Ho appena avviato una scuola di danza e ballo e sono felice

 

E’ da un po’ di tempo che Barbara mi invita a una lezione di prova di kizomba definito “Il ballo della sensualità e dell’eleganza” con il maestro Mario Kizomba Pietracatella e Mina Salomone il Martedì dalle ore 21:30 alle ore 22:30. Ma finora non sono riuscito ancora a provare questo affascinante ballo che viene dall'Africa e ii cui corsi si svolgono presso l’associazione Flabart C/o Olimpic Gym Via Vivaro Romano 11.

Nel frattempo ho invitato Barbara a rispondere a un mio questionario dello sport per approfondire il mondo dell’esercizio fisico che sia sport o ballo, e riporto di seguito alcune sue testimonianze.

La gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle?Ginnastica ritmica.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance?La sicurezza interiore e fisica di saper fare ciò che facevo.
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance?
La carica e la dose di autostima che mi hanno dato i miei professori.

Dice bene Barbara, ai professori, agli istruttori viene affidato un compito importante e cioè la cura e l’addestramento di persone non solo dal punto di vista atletico o di insegnamento di passi di danza, ma anche la trasmissione di sani principi, valori, regole, di consolidamento e incremento di motivazione, insegnamento di esercizi fisici in modo progressivo per sviluppare gradualmente l’autoefficacia nell’allievo, l’orientamento verso obiettivi e mete sfidanti ma raggiungibili.
La tua gara più difficile?Pallacanestro.”

lunedì 10 aprile 2017

Roma Marathon: E’ possibile ancora donare per l’Associazione Spiragli di Luce


 
Io ci ho messo corpo, testa e cuore per percorrere non i 42,195km della maratona di Roma come mi ero prefissato ma la stracittadina run fun di 4,5 km e ora è possibile ancora donare per l’Associazione Spiragli di Luce, fino al 17 aprile 2017.
https://www.retedeldono.it/it/iniziative/a.p.s-spiragli-di-luce/matteo.simone/di-corsa-per-spiragli-di-luce
Lo scopo dell’associazione è la diffusione e la propaganda di attività sportive e socioculturali, in tutte le sue componenti: agonistiche, amatoriali, didattiche, scientifiche ad esse connesse. “Spiragli di Luce” vuole aiutare i diversamente abili e le persone meno abbienti alla riabilitazione fisica e psicologica per un inserimento nella società e nel mondo del lavoro con uno strumento che li favorisca nello sport competitivo e non, nel mondo artistico, storico e in quello turistico.

L’Associazione “Spiragli di Luce”, operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si rivolge ai ragazzi diversamente abili e alle persone con disagi sociali promuovendo lo sviluppo e la diffusione d’attività sportive e socioculturali.

Le attività promosse prendono vita grazie al sostegno di iniziative culturali e manifestazioni sportive, ne è un esempio il Trofeo Città di Nettuno, Memorial "B. Macagnano": i fondi raccolti hanno consentito infatti di organizzare centri estivi per i ragazzi diversamente abili. Questa è la dimostrazione di quanto possa essere vincente il connubio tra sport, impegno sociale e solidarietà!

L'Associazione al fine di reperire i fondi necessari ha scelto di aderire al Program Charity della Maratona di Roma 2016 chiedendo il supporto di amici runner interessati a sostenere questo nuovo importantissimo progetto.

Di seguito approfondiamo la conoscenza dell’associazione e della sua presidente.


Matteo Colombo: La mia prima 12 ore conquistando il titolo italiano assoluto


 
Alla 12 ore dell’UltraFranciaCorta, Matteo Colombo totalizza 132,297 km conseguendo il titolo di Campione Italiano di 12 ore di corsa su strada, ma a vincere la gara è la fortissima ed espertissima Lorena Brusamento che totalizza in 12 ore 134,368 km, conseguendo anche lei il titolo di Campionessa Italiana di specialità e stabilendo la migliore prestazione italiana detenuta dal 2008 da Monica Casiraghi di 131,000 km.

Marco Ghilardelli con 123,897 km si classifica terzo ma diventa Vice Campione Italiano di specialità e al quarto posto si classifica Fabio Costi con 121,542 salendo sul terzo gradino del podio.

Per quanto riguarda le donne, la vice Campionessa Italiana di specialità è Francesca Innocenti con 121,065 km e al terzo posto si classifica Luisa Zecchino con 116,956 km. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Matteo Colombo attraverso risposte ad alcune mie domande. Per approfondimenti è possibile leggere un’intervista di un paio di anni fa sul libro Ultramaratoneti e gare estreme.

Ciao Matteo, complimentissimi per la tua vittoria, com'è andata? “Ciao Matteo! Rispondo molto volentieri. Direi che è andata "troppo" bene, la mia prima 12 ore ufficiale (senza contare i passaggi alla 12esima ora delle 24 ore di Montecarlo e Cesano) conquistando il titolo italiano assoluto e di categoria maschile, ma soprattutto esser stato da contributo a Lorena per aver stabilito il nuovo record del mondo in campo femminile di specialità.”

Translate