Matteo Simone
Senza fretta, avanza sempre con attenzione e distrazione, recupera ogni tanto soprattutto ai ristori approfitta a camminare ingurgita sempre qualcosa, gioca di anticipo nel conservare energie fino alla fine, nota e osserva respiro e sensazioni corporee dentro e fuori di te, metro per metro, chilometro per chilometro, ristoro per ristoro, avanza sempre, non pensare alla fine, vivi ora-
La
100km del Passatore da Firenze a Faenza diventa sempre più una gara obiettivo
di tanti runner e ultrarunner. Si corre ogni anno l’ultimo fine settimana di
maggio da oltre 40 anni, decine di anni fa i protagonisti erano i fratelli
Gennari che arrivavano sempre a podio e Vito Melito che l’ha vinta.
Ultimamente
protagonista indiscusso è Giorgio Calcaterra il Re della 100km, pluricampione
al mondo di 100km, vinicitore delle ultime 11 edizioni consecutive.
Il
pensiero di fare una 100km si innesta in alcuni atleti come un virus anche se
gli allenatori li scoraggiano perché lapreparazione è lunga, dura e faticosa e dispiace
vederli rallentare i ritmi di corsa, i ritmi per forza di cosa devono
rallentare. Ma l’essere umano è strano cerca sfide con se stesso, vuole
esplorare il mondo che lo circonda ma anche il suo mondo interno.