lunedì 17 luglio 2017

Silvia Tombolini, Oro in Europa 2017 scherma non vedenti: Bellissima soddisfazione!

Matteo SIMONE 

Lo sport ti rimette al mondo ogni volta in modo diverso, ho avuto modo di conoscere Silvia attraverso gli appuntamenti di corsa con atleti con disabilità visiva e di seguito Silvia si racconta rispondendo a un mio questionario utile per approfondire il mondo degli atleti.

Ti sei sentita campionessa nello sport?Si, per fortuna ho avuto diverse volte la possibilità di sentirmi una campionessa di scherma. Ho avuto l’opportunità di partecipare a 4 Campionati Italiani assoluti e ho portato a casa 2 bronzi e un argento. Senza contare le gare di qualificazione, che mi hanno visto quasi sempre presente sul podio. Ma l’occasione di sentirmi una campionessa è arrivata durante un torneo internazionale sperimentale di scherma per non vedenti che si è disputato a Cascais, nel 2015. Lì ho conquistato l’oro per l’Italia ed è stata una bellissima soddisfazione.”

Nicolas Forget, runner: Ho la capacità di gestire il mio dolore fisico col pensiero

J'ai une capacité à gérer mes douleurs physiques par la pensée
Matteo SIMONE

Prima o poi lo incontri lo sport che fa per te, può capitare che si inizia a praticare lo sport dei genitori ma poi prima o poi lo incontri lo sport che fa per te e allora ti immergi in questo mondo fantastico.

Di seguito l’esperienza di Nicolas attraverso risposte a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport?Non mi sento particolarmente campione nello sport, ma è vero che mi sento abitato da una forza speciale quando inizio qualsiasi sfida.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Provenendo da una famiglia di tennisti professionali, il tennis mi era predestinato. Ho anche giocato per quindici anni, ma crescendo ho variato e praticato un sacco di sport, judo, nuoto, pelota, calcio, corsa, triathlon. Oggi mi considero un amatore appassionato di corse di lunga distanza.

mercoledì 12 luglio 2017

Alejandro Sacarelli: Sono un calciatore persistente, intelligente e leader in campo

Fui un jugador perseverante, inteligente y líder en la cancha.
Matteo Simone 


Alejandro è atleta e giornalista sportivo, ha scritto il libro Capacitados en Actitud De Deporte adaptado (chicos con discapacidad).

Di seguito racconta la sua passione per lo sport rispondendo a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport?Sì, diverse volte.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho giocato a calcio, a 15 ho fatto il mio debutto in Prima Divisione a Maracay (Venezuela), continuo a giocare a calcio amatoriale, tennis, ping pong. Ho vinto alcuni tornei amatoriali.”

Monica Casiraghi, 2010 record Italiano 24h corsa su strada 231.390km

2003 record Italiano 100 km 7h28'

Monica Casiraghi ha ottenuto il record Italiano sulla 24 h di corsa su strada, 231.390 km, il 14 maggio 2010 a Brive-la-Gaillarde (FRA), conquistando anche l'Argento Mondiale ed Europeo. 

Monica vanta tutt’ora il record Italiano 100 km in 7h28' ottenuto il 21 aprile 2003 a Černogolovka, Russia diventando Campionessa Europea.
Inoltre vanta i seguenti altri titoli prestigiosi: 2003 (Taiwan) Campionessa mondiale 100 km; 2005 (Passatore Firenze-Faenza) Campionessa Europea 100 km; 2006 (Winchothen Olanda) Campionessa Europea 100 km; 2007 (Madrid) Vice Campionessa Europea 24h; 2009 (Bergamo) Bronzo Campionato del Mondo 24 h; 2010 (Seregno) Campionessa Italiana 100 km.ù

martedì 11 luglio 2017

Enrico Bonati: Ho sognato, correndo con i migliori atleti in circolazione

Matteo SIMONE 

Lo sport ti permette di sperimentare sensazioni ed emozioni uniche soprattutto se a muoverti c’è tanta passione e tanta motivazione che assieme ti portano sempre più in alto come è successo per Enrico che appassionato di corsa e di montagna è riuscito a conciliare le due passioni facendo sempre meglio e riuscendo ad ottenere un posto nella nazionale Italiana di ultra skyrunning partecipando al Campionato Europeo l’8 luglio 2017

Di seguito ci racconta la sua esperienza e le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Enrico, che sapore ti ha lasciato questo Europeo? Soddisfatto? Avuto problemi, criticità?Questa esperienza non la scorderò mai essendo stato il mio debutto in maglia azzurra in una gara così prestigiosa. Il sapore è più dolce che amaro senz'altro: sapevo di valere 11-12 ore su un percorso così duro e di alta montagna e sono riuscito a fare 11h15m. Tuttavia, ho dovuto soffrire moltissimo per ottenerlo poiché ho patito l'altitudine nelle salite oltre i 3000 metri.”

Paolo Rovera, ultrarunner: Questo Mondiale mi ha lasciato un sapore agrodolce


Partecipare come atleta a un mondiale è sempre qualcosa di eccezionale e straordinario, essere il capitano di una squadra composta di 3 atleti dove diventa determinante l’impegno di ognuno dei tre atleti per la classifica finale di squadra diventa una bella responsabilità per il fatto di motivare ciascuno a dare il meglio di sé e vivere l’esperienza nel miglior modo possibile, di seguito Paolo racconta le sue impressioni a seguito di alcune mie domande.
Ciao Paolo, che sapore ti ha lasciato questo mondiale? Soddisfatto? Avuto problemi, criticità? “Questo Mondiale mi ha lasciato un sapore agrodolce. Ho vissuto intense ed indimenticabili emozioni, come sempre quando ho avuto la fortuna di partecipare ad eventi internazionali indossando la canotta azzurra, ma è rimasto un retrogusto amaro per il pessimo risultato chilometrico. Le incognite e le criticità sono sempre molte quando si affronta una 24 h di corsa... nel mio caso la più grossa si è manifestata con un problema biomeccanico sopraggiunto all'incirca dalla 19^ ora (era come se rimbalzassi sul posto senza riuscire a trasmettere spinta propulsiva in avanti, chi mi ha visto da fuori dice che sembravo come un video alla moviola...) che mi ha fatto perdere parecchia strada, senza contare la maggior fatica ma soprattutto la frustrazione per la sensazione di impotenza. Non posso assolutamente essere soddisfatto: quando scegli di fare sport agonistico spillandoti un pettorale e vieni chiamato dalla Federazione a rappresentare il tuo Paese in una competizione internazionale quello che conta è il risultato (purché conseguito con onestà, sia chiaro). Tutto il resto sono chiacchiere, fuffa. Posso provare a cercare lati positivi (aver dato tutto, non aver mai mollato nonostante le difficoltà, aver visto saltare atleti molto ma molto più quotati di me in una 24 h che rimane pur sempre una competizione imprevedibile... ma quello che rimane è il risultato, lontano dal personal best e al di sotto delle aspettative.”

Gli ultra-camminatori del Team frizzi e lazzi Manfredonia

Matteo SIMONE

Manfredonia sempre più città dello sport e soprattutto di camminatori grazie anche al team frizzi e lazzi walking Manfredonia, il cui ideatore è Michele Spagnuolo che riesce a coinvolgere tante persone, donne e bambini compresi a lunghe camminate con appuntamenti fissi il martedì e giovedì ore 21.00 con partenza Corso Manfredi 303.
Gli ultra-camminatori del Team Frizzi e Lazzi si cimentano sia in distanze brevi e facili aperte a tutti, sia in distanze più lunghe e percorsi impegnativi a cui ci si arriva gradualmente. Tra le ultime imprese vi sono una camminata notturna di poco più di 60km con partenza alle 20.00 da Manfredonia direzione convento di San Matteo attraversando la valle dell’inferno e la cittadina di San Giovanni Rotondo e rientro alle 09,00 del mattino, ultimissima la 100km della litoranea in autosufficienza con partenza da Manfredonia alle 18.00 e arrivo a Rodi Garganico.
Spagnuolo, ideatore del Team Frizzi e Lazzi che riesce a coinvolgere tante persone da accompagnare sia in semplici uscite sia gradualmente alla partecipazione di gare cosiddette estreme quali la 100km.

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