Matteo
SIMONE
Quello che ci dicono gli accompagnatori in Kenya è di vivere nel momento approfondendo al conoscenza di noi stessi, di quello che ci circonda, degli altri, di allenarci gradualmente con impegno e divertimento, di assaporare il cibo che ci preparano con cura con i prodotti della terra e degli alberi tanto profumati e colorati, di riposare e goderci le pause, di socializzare e poi se avanza tempo ci possiamo dedicare al wifi per contattare il mondo.
Di
seguito, Federica (Viola) racconta la sua esperienza di running camp in Kenya
rispondendo ad alcune mie domande.
Che sapore ti ha lasciato questo stage? “Mi ha lasciato un sapore dolce. Di
quelli che rimangono impressi e che vorresti sempre assaporare. Un sapore
soffice come una torta fatta in casa e appena sfornata che ti avvolge con il
suo profumo. Naturale, sana, di quelle che fanno bene sia al corpo che allo
spirito.”