venerdì 6 aprile 2018

Nico Leonelli, 2018: Sono onorato di essere in nazionale per il terzo anno consecutivo

Matteo Simone 

I prossimi Campionati Europei di 24 ore si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018, la FIDAL ha convocato sono i seguenti atleti: 

Nicola Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico Maggiola (Podistica Fiamma Trieste), Fausto Parigi (Sanremo Runners), Paolo Rovera (ASD Dragonero), Lorena Brusamento (Gs Gabbi), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Elena Fabiani (Woman Triathlon Italia ASD), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Sara Lavarini (Atl. Leone San Marco Pordenone), Serena Natolini (ASD Valli di Lanzo).
Di seguito, Nico racconta le sue impressioni in merito ai prossimi Campionati Europei rispondendo ad alcune mie domande. 
Complimenti per la convocazione, te l’aspettavi? Come ti è stata comunicata la notizia? Innanzitutto grazie per la considerazione. Ho saputo della mia convocazione qualche settimana fa dal selezionatore della Nazionale Vito Intini e a dir il vero, mi ha colto un po' alla sprovvista, in quanto prepararsi per una gara sportiva che dura 24 ore è veramente molto impegnativo ed usurante, se poi in quella gara devi rappresentare l'Italia, immancabilmente allo stress fisico si aggiunge anche un carico mentale notevole. È per questi motivi che lo scorso anno, dopo aver coronato il sogno di partecipare ad un Mondiale, ho creduto che sarebbe stata la miglior chiusura di una bella parentesi di vita sportiva. Non immaginavo però che poteva essere così difficile rinunciare al privilegio ed alla considerazione che la IUTA (insieme alla FIDAL) mi ha concesso per il terzo anno consecutivo. Sono comunque onorato di essere ancora in nazionale per il terzo anno consecutivo.”

La maratona ti cambia la vita, fortifica, incrementa autoefficacia e resilienza


Lo sport in generale e soprattutto la maratona diventa una scuola di vita. La maratona ti cambia la vita, fortifica, incrementa autoefficacia e resilienza. La maratona è un’esperienza che ti rende forte nello sport come nella vita di tutti i giorni.

Silvia Bortolotti: “La maratona, corrine una e ti cambia la vita dico sempre io … per me nulla ti rende forte come l'esperienza della maratona … ti rende forte nello sport come nella vita di tutti i giorni.”

La maratona insegna a essere riflessivi e pacati, a non essere impulsivi.
Francesco Fagnani: “La maratona mi ha insegnato a non essere impulsivo, ma pacato e riflessivo.”

La maratona, esperienza che rende forte nello sport e nella vita di tutti i giorni


Lo sport in generale e soprattutto la maratona diventa una scuola di vita, si apprende sempre. La maratona insegna a essere riflessivi e pacati, a non essere impulsivi. 

E’ importante conoscersi bene, sviluppare consapevolezza delle proprie capacità e limiti e saper gestire le proprie forze e le proprie energie per non svuotare troppo presto i serbatoi di carburante. La maratona ti cambia la vita, fortifica, incrementa autoefficacia e resilienza.
Raffaele Luciano: Quali saranno le strategie di gara? “L'Idea è quella di partire tranquillo e poi fare la gara in progressione, cercando di evitare la sofferenza dello scorso anno, dove dal 23° al 39° ho spinto troppo e poi ho pagato nel finale.”
Francesco Fagnani: “La maratona mi ha insegnato a non essere impulsivo, ma pacato e riflessivo.”

Giornata mondiale dell’attività fisica: “Sii attivo/a ogni giorno!”



La giornata mondiale dell’attività fisica (6 aprile 2018) è promossa da diversi anni dall’Oms, dall’Organizzazione brasiliana Agita Sao Paulo e dalla Rete Agita Mundo. La partecipazione alla giornata può avvenire anche online dalle ore 10 del 6 aprile diffondendo sui propri profili social il messaggio “Be active everyday!” (Sii attivo/a ogni giorno!), messaggio scelto quest’anno per celebrare la giornata.
Il sito dedicato alla giornata è http://www.portalagita.org.br/en/
Non restare immobile, prova ad abbandonare la tua zona di confort, è sempre il momento giusto per iniziare, non aspettare il momento migliore, sali sul treno dello Sport, entra nei gruppi whatsap, facebook, mailing list, scegli il tuo sport, il tuo allenamento, la tua gara, il tuo evento, partecipa con i tuoi tempi e modalità.

giovedì 5 aprile 2018

L’Italia pronta per i Campionati Mondiali di Trail Running 2018 a Penyagolosa


Per il Campionato Mondiale di Trail Running 2018 che si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018, 85 Km (D+ 4000 mt), la FIDAL ha comunicato i seguenti nominati degli atleti selezionati: 

Stefano Fantuz, Riccardo Borgialli, Marco Zanchi, Christian Pizzatti, Simone Wegher, Andrea Macchi, Lidia Mongelli, Lisa Borzani, Chiara Bertino, Alessandra Boifava.
Di seguito riporto alcune impressioni e testimonianze di alcuni atleti che ho raccolto di recente.
Stefano Fantuz

martedì 3 aprile 2018

Alberto Di Muzio: Tante gare da affrontare spingendo i nostri amici in carrozzina

Matteo SIMONE 

Lo sport a volte aiuta ad andare a avanti, a rimettersi in gioco, a trovare un scopo nella vita. Alberto è presidente dell’associazione “Andrea e i corsari della maratona” i cui volontari spingono le carrozzine in occasione delle gare podistiche vestiti da clown.

Di seguito, Alberto racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Non certamente per i tempi ottenuti, ma per l'idea di correre al fianco di ragazzi con disabilità motorie, mi sento un atleta realizzato e felice per aver costituito un bellissimo gruppo di atleti che donano le loro gambe, i loro polmoni ed il loro cuore ad altri ragazzi, permettendo loro di vivere esperienze di sport e di vita molto intense ed emozionanti.

Alessandro Cafiero, runner: Mettersi sempre alla prova con se stessi e gli altri


Se c’è talento e passione, prima o poi ti scopri o ti scoprono e non è mai troppo tardi per salire sul treno dello sport, fare esperienza, uscire dalla zona di troppo confort. Alessandro Cafiero, Tecnico di mezzofondo con un passato di atleta di mezzofondo/fondo/maratona racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

Ti sei sentito campione nello sport?Certamente, quando riuscivo a concretizzare gli obiettivi di risultato integrandoli con ambiziose posizioni di classifica e superando atleti di fama.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?A 16 anni giocavo a basket e, per essere più lucido nella parte finale della partita, che spesso mi vedeva nel ruolo di play, sono andato al campo di atletica della mia città (Mestre) per aumentare, attraverso la corsa, le capacità di resistenza. L’allenatore della COIN Mestre vedendomi correre mi ha chiesto da quanto correvo perché dimostravo un bello stile di corsa. Quando gli ho detto che giocavo a basket mi ha detto che avrei dovuto fare un serio pensierino nel fare il mezzofondo. Cosa che dopo qualche mese ho fatto.”

Translate