domenica 17 novembre 2024

Rosy Mattiello: Quando mi sentivo triste andavo a correre e mi tornava il sorriso

 Dott. Matteo Simone 21163@tiscali.it 
 

Lo sport rende felici e aiuta a pensare, riflettere, elaborare pensieri e situazioni spiacevoli e sgradevoli. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Rosa (La Michetta), attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stata la tua carriera sportiva? Ho sempre praticato sport dal nuoto allo sci e la corsa sia su strada che campestre. La corsa in particolare ha sempre fatto parte della mia vita fin da piccola, era la mia valvola di sfogo, quando mi sentivo triste per qualsiasi motivo andavo a correre e mi tornava il sorriso. Di fatto la mia carriera sportiva nell'atletica è arrivata tardi, ultraquarantenne, esattamente 15 anni fa decisi di iscrivermi ad una ASD di Atletica, da allora ho cominciato a gareggiare e non mi sono più fermata ho corso tante gare che ho perso il conto, forse un centinaio. Se pensiamo a quanti km di preparazione ci sono dietro a una gara vi lascio immaginare quanti ne ho corso, vi dico solo che fino a 2 anni fa correvo 70/80 km a settimana, oggi ho diminuito un po' e corro 30/50 km a settimana. 

Si fa sempre in tempo a salite su un treno dello sport. È sempre il momento di fare sport, lo si può praticare da piccoli, da adolescenti, da giovani, adulti e anche in età avanzata. 
Quando ti sei sentita campionessa dello sport? In molte gare mi sono distinta raggiungendo podi di categoria, sia nelle gare sui 10km che nelle mezze maratone e maratone, l'ultimo podio quest'anno è arrivato nella gara storica di Milano il Trofeo Sempione 2^ di categoria, anche se il podio più significativo per gara molto competitiva è stato il 3° posto di categoria nella storica corsa campestre i 5 Mulini di San Vittore Olona. Ho anche fatto un trail nel 2023, il 13 agosto 'Trail dell’Amiata’ arrivata 6^ assoluta e 2^ di categoria. 

Il 18 dicembre 2022 Rosy ha ottenuto il suo personal best nella mezza maratona in 1h43’23” alla mezza maratona di Pisa, vincendo la categoria SF55. 
Il 13 luglio 2024 Rosa si è classificata seconda SF60 in 50’42” al Trofeo Sempione, preceduta da Ancilla Manzini 49’20”, completa il podio SF60 Sibilla Bariani 55’33”. La prima donna è stata Milena Adelaide Muro in 3901”, precedendo Marina De Cesare 3902” e Alessia Basso 3928”. Il vincitore assoluto è stato Lorenzo Caspani 3109”, precedendo Hugo Humberto Alarcon Melara 3110” e Michele Belluschi 3156”. 
Il 15 gennaio 2023 Rosy ha corso la “5 Mulini”, 91ma edizione, in 18’54”, classificandosi al 37° posto tra le donne e al 3° posto SF55. 
Il 13 agosto 2023 Rosy si è classificata 6^ assoluta e 2^ tra le veterane alShort Trail dell’Amiata, Abbadia San Salvatore (SI), km 15 in 1h40’42”. La vincitrice assoluta è stata Giada Ridi 1h26’, precedendo Silvia Lucchetti 1h26’10” e Simona Gattobigio 1h35’27”. Il vincitore assoluto è stato Matteo Rossi 1h03’36”, precedendo Fabio Ansano 1h08’27” e Davide Nerucci 1h08’47”. 
Il podio è sempre una grande soddisfazione e gratificazione dopo sessioni, giorni e periodi di allenamento. 
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e alle tue prestazioni? Posso dire che aiuta molto a socializzare, stringere nuove amicizie che arricchiscono e ci aiutano a crescere, oltre a farti sentire parte di una comunità dove davvero non esistono differenze di età, siamo tutti atleti/te. Alle mie prestazioni contribuisce il mio coach, ho sempre avuto un allenatore che mi seguisse perché sono convinta che solo così si evitano gli infortuni come di fatto si è rivelato, a oggi saprei anche come allenarmi; nonostante questo, se decido di partecipare a una gara per raggiungere un preciso obiettivo, mi faccio seguire da un allenatore per la preparazione. 
Cosa pensano la tua famiglia, i tuoi amici e i tuoi colleghi del tuo sport? La mia famiglia, gli amici e i colleghi mi ammirano per l'impegno e la passione che ho per l'atletica e gioiscono insieme a me quando raggiungo i risultati prefissati e tutto questo mi riempie il cuore di felicità, anche la corsa di per sé rende felici per le endorfine che il nostro organismo produce in maggiore quantità, promuovendo la sensazione di benessere oltre ad aumentare l'apprendimento e la memorizzazione. 

In effetti la pratica di un sport davvero rende felici e procura benessere fisico e mentale, ma anche relazionale condividendo, fatica, allenamenti, risultati, gioendo per ciò che si riesce a fare sia in allenamento che in gara. 
Un episodio curioso, bizzarro e triste del tuo sport? Un episodio curioso è stato quando in una gara mi sono appuntata il pettorale al contrario con il numero sotto sopra mentre l'episodio più bizzarro è stato quando in una gara di 10km sono partita da sola 5 minuti dopo tutti i partenti raggiungendoli lungo il percorso poco tempo dopo, invece un triste episodio che mi ha scosso è stato quando alla Sarnico Lovere, un atleta poco dopo la partenza si è accasciato a terra per un malore proprio davanti a me. 
Quali abilità e caratteristiche possiedi nel tuo sport? La mia abilità nella corsa sta nella gestione della gara, riesco a chiuderla sempre bene senza infortunarmi, la cosa che più mi diverte è lo sprint finale per superare più atleti possibili in prossimità del traguardo. 

È difficile in gara gestire l’andatura, il passo di gara, le energie fino alla fine; ci vuole un’elevata consapevolezza di se stessi, bisogna conoscersi bene per fare una gara con velocità più costante possibile e possibilmente in progressione con sprint finale. 
Quali sono le difficoltà e i rischi? Le difficoltà le ho incontrate quando ero preparata per un tipo di percorso e mi sono ritrovata in gara a correre percorsi di altro genere, magari misti ad asfalto, a volte quando promuovono una gara non sempre sono chiari sul tipo di percorso, in particolare per i dislivelli, ogni gara ha una specifica preparazione a seconda del percorso se campestre, su strada o di montagna oltre logicamente al numero di km da percorrere. 

È importante capire a cosa si può andare incontro in gara e prepararsi a sufficienza e in modo mirato per poter affrontare, gestire, superare ogni situazione e ogni tipo di percorso. 
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Ritengo utile lo psicologo nell'atletica per gestire le gare impegnative, maratone e ultramaratone. 
La tua situazione sportiva più difficile? Le situazioni difficili le trovo quando partecipo alle gare di velocità perché si corre alla canna del gas. 
Cosa hai scoperto di te stessa nello sport? Attraverso lo sport ho scoperto che posso superare ogni ostacolo, mi ha aiutato a sentirmi più forte. 

La pratica di uno sport risulta essere un’importante palestra di vita, mettendosi in gioco e apprendendo sempre dall’esperienza. 
Come sei cambiata attraverso lo sport? Attraverso lo sport ho imparato a controllare il mio peso corporeo attraverso un'alimentazione sane ed equilibrata. 
Quale allenamento mentale usi? Il mio allenamento mentale è spezzettare i km nelle gare, se devo correre una maratona la divido mentalmente in quattro parti, ogni 10k. Al primo 10km mi ricarico per raggiungere i secondi 10km di percorso, una volta raggiunto mi dico, sono a metà gara, al terzo 10km, nella mente comincio ad assaporare il traguardo, mancano poco più di 10 km alla fine della gara e mi dico, ce l'ho quasi fatta! Questo metodo lo adotto anche per le mezze maratone. 

Risulta importante non considerare l’intera gara, l’intera fatica ma un pezzo per volta, focalizzandosi un passo alla volta, un chilometro per volta, un ristoro alla volta e accorgendosi che il tempo passa, i chilometri passa, la fatica passa e l’arrivo si avvicina. 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati, da realizzare? I miei obiettivi oggi: ho corso molte gare la più importante della mia vita è stata la maratona di New York 2017, un'esperienza unica, mie è sembrato di essere in un film come protagonista la quale in realtà ero, attraversando i 4 quartieri di New York. Lungo il percorso ogni quartiere aveva la sua caratteristica nell'esprimere il tifo per noi atleti, dal Bronx con le band jazziste, alla litte Italy con le pizze e i colori dell'Italia, ho ancora il ricordo delle urla dei tifosi lungo il percorso: Go! Go! You are my Hero! Per tutti i 42km e 195m, questo per dire cha a oggi il mio obiettivo non è migliorare il tempo di percorrenza o allungare i km di gara, ma è riuscire a correre più anni possibili, il mio sogno è correre tutta la vita! 
Come vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? Il pre-gara: all'inizio quando ho cominciato a partecipare alle prime gare, dormivo poco e male la notte  prima della gara;  ho imparato a dormire dopo circa un anno, bevendo camomilla prima di addormentarmi, ho anche provato con un bicchiere di vino e devo dire che ha funzionato. Poi con il tempo non ho più avuto problemi nel dormire anche se qualche volta mi è successo di non dormire bene e ancora mi succede, però ho capito che non è la notte prima della gara a fare la differenza, bensì i giorni precedente, se hai riposato bene i giorni della settimana precedente alla gara, anche se non dormi la notte prima, ti svegli comunque riposato. Sulla linea di partenza della gara è sempre un'emozione di gioia e tensione contemporaneamente, la tensione svanisce dopo lo sparo, si parte e resta solo la felicità di godersi il viaggio’. 

Ogni gara è un bel gran viaggio che racchiude la sintesi di quanto sperimentato nei periodi precedenti negli allenamenti, nei pensieri, dubbi, progetti fino al giorno della gara e poi durante la gara cercando di esprimersi al meglio per godersi poi il risultato. 
Quali sono gli ingredienti per il successo? Gli ingredienti per il successo sono l'essere motivato, l'impegno nel rispettare le sessioni di allenamento e una corretta alimentazione. 

Ottima sintesi in effetti ci vuole tanta motivazione per mettersi in moto, per mobilitare energie in allenamenti e gare e tanta energia nei muscoli che possano trasportare copro e mente il più veloce possibile all’arrivo. 
Quale personaggio ti ispira? Il personaggio che più mi ha ispirato e che tutt'ora mi ispira è Orlando Pizzolato, ho comprato il suo libro e ho partecipato a un suo stage ad Asiago, mi sono divertita tanto e ho imparato molto. Un caro saluto Rosy (Rosa) Mattiello. 

Pizzolato vinse due edizioni consecutive della maratona di New York nel 1984 e nel 1985 e giunse terzo nell'edizione del 1986. Secondo agli Europei di Stoccarda 1986, alle spalle dell'altro maratoneta italiano Gelindo Bordin. Ai Campionati del mondo del 1987 di Roma Pizzolato giunse settimo, e concluse in sedicesima posizione le Olimpiadi di Seul del 1988. 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 – 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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