mercoledì 6 giugno 2018

Damiano Murolo, 100km del Passatore: Le ultra richiedono esperienza ed umiltà

Felice ed emozionato per essere riuscito nuovamente a completare una 100 km
Matteo Simone

Una gara di corsa a piedi della lunghezza di 100km è sempre una sfida, uno sforzo di lunga durata ed entrano in gioco tante varianti sia in allenamento che in gara.

Il periodo di allenamento è faticoso e impegnativo in termini di tempo da dedicare alla corsa e di sforzo da sostenere sia fisico che mentale, si tratta di allenarsi a correre per più ore, anche più di una decina di ore, cosa che sembra strano per i non addetti ai lavori.
Damiano racconta la sua esperienza alla 100km del Passatore rispondendo ad alcune mie domande.
Complimenti come stai ora?Grazie per i complimenti, mi sento felice ed emozionato per essere riuscito nuovamente a completare una 100 km.” 
Come è andata?Direi molto bene, ho migliorato la prestazione dell’anno scorso di oltre 1h20min, tagliando il traguardo in un tempo effettivo di 12h26min.”

martedì 5 giugno 2018

Barbara Moi, 100km Passatore: È stata un’esperienza fantastica sono strafelice

Era la mia prima 100 km e avevo come unico obiettivo quello di arrivare
Matteo SIMONE

Le gare di lunga distanza non solo per uomini ma anche per tante donne che riescono a barcamenarsi tra lavoro, famiglia e impegni vari trovando il tempo utile e opportuno per allenarsi e per sperimentare benessere da sole o in compagnia, su strade o su prati. 

Di seguito Barbara racconta la sua esperienza di gara di 100km del Passatore rispondendo ad alcune mie domande. Una volta stabilito cosa si vuol fare e come bisogna mettersi a tavolino e programmare un periodo di allenamento per arrivare pronti e preparati ad affrontare la gara soprattutto se si tratta di una ultramaratona di 1000km, soprattutto se si è alla prima esperienza, soprattutto se si tratta della 100km del Passatore dove è prevista una lunghissima salita fino al Passo della Colla, ma si può fare tutto, e questo è quello che sperimentano tanti atleti ultrarunner.

Alberto Cervo, 100km del Passatore 2018: Volevo arrivare al traguardo

Matteo SIMONE 

Le gare di ultramaratona mettono a dura prova soprattutto se ci si presenta alla partenza non proprio in perfetta condizione.

Nella mente dell’ultramaratoneta ci sono tanti dubbi e incertezze e anche tanta voglia di partecipare, di condividere allenamenti e gare con amici e sconosciuti, di mettersi alla prova, di provare e riprovare. 
Di seguito Alberto racconta al sua esperienza utile per approfondire il mondo bizzarro e sorprendente degli ultramaratoneti.
Ciao come stai? Come è andata? Soddisfatto? Problemi, criticità?Ciao Matteo, sto un po' acciaccato, ho preparato molto bene questa gara ma dovevo rinunciare per infortunio a tre settimane prima della gara, ma col riposo e le giuste cure sono riuscito a recuperare, il giorno della gara ha fatto abbastanza caldo e un po' perché venivo dall'infortunio un po' perché la giornata non era ideale per correre ho deciso di partire tra gli ultimi camminando, ho iniziato a correre dopo qualche km, poi pian piano ho iniziato a mettermi a passo.”

Allenamento mentale e motivazione: Più dura è la lotta, più grande il trionfo


E’ importante avere chiari gli obiettivi che devono essere difficili e sfidanti ma raggiungibili gradualmente e progressivamente. Inoltre bisogna avere una motivazione adeguata che ti permette di impegnarti con determinazione e convinzione per raggiungere l’obiettivo stabilito.
Eligio Lomuscio: Cambia qualcosa dopo questa maratona?Il traguardo di questa maratona mi ha fatto capire che con un po’ di buona volontà tutto è raggiungibile, in una maratona per me non ci vuole solo la forza delle gambe, ma ci vuole anche e soprattutto una grande forza mentale.”

lunedì 4 giugno 2018

Vincenzo Santillo: Due gare in sei giorni, la Nove Colli di 202km e il Passatore

Le immagini che mi restano sono tantissime, i colori dei colli, il tramonto, l'alba

Nella mente degli ultramaratoneti ci sono sempre sfide e chilometri da percorrere in allenamento e in gara. Esistono lunghissime gare di corsa a piedi come la classicissima classica 100km da Firenze a Faenza o anche gare della doppia distanza come la Nove Colli Running di 202,4km.

Di seguito, Vincenzo racconta la sua esperienza sulla doppia distanza rispondendo ad alcune mie domande.
Le ultramaratone fanno sperimentare tanta fatica nella percorrenza dei tantissimi chilometri soprattutto se si tratta di percorsi in salita con distanze lunghissime in cui bisogna correre giorno e notte e sperimentare l’escursione termica giornaliera con l’eventuale caldo intenso e notturna soprattutto se si è in cima a un alto colle. Ma la cosa importante è portare a termine la gara, l’impresa che diventa una grande sfida personale.

Silvano Beatrici (Gs Fraveggio) sfiora il podio alla 100 km del Passatore 2018

Posizione su posizione sono risalito fino al quarto

La 46^ edizione della 100 km del Passatore è stata vinta da Andrea Zambelli in 6h54'34” che ha preceduto il tedesco Benedikt Hoffmann e Giorgio Calcaterra mentre Silvano Beatrici è arrivato 4° restando giù dal podio. 

La gara femminile è stata vinta da Nikolina Sustic che si classifica 5^ assoluta 7h53'55 precedendo Marija Vraijic ed Elisa Zannoni.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Silvano attraverso risposte ad alcune mie domande.
Le gare di ultramaratona mettono alla prova fisico e mente, si tratta di fare attenzione a se stessi e agli altri, un’osservazione dentro se stessi e anche agli altri soprattutto i diretti avversari, soprattutto se si ambisce a salire sul podio.
Ciao Silvano com’è andata? Soddisfatto? Ci hai creduto fino all'ultimo di salire sul podio?Ciao Matteo!! Soddisfatto!! Soffro il caldo, sono partito molto piano, poi in progressione facendo più gara sulla posizione che sul tempo...mi aggiornavano in corsa sulle difficoltà di quelli davanti, e piano piano, posizione su posizione sono risalito fino al quarto, e poi quarto assoluto passando la prima donna...il podio no, sapevo che Giorgio era in difficoltà, ma era troppo avanti.

Si tratta di partecipare a competizioni che prevedono diverse ore di gara per percorrere decine di chilometri di corsa a piedi e a volte i percorsi sono impegnativi con salite lunghe e ripide e condizioni meteo avverse come il troppo caldo.
Problemi, criticità? Alimenti particolari? Problema il caldo, non ho preso gel per evitare di bloccare lo stomaco, bevuto solo acqua ed Enervit e già così era difficile assorbire.

Nelle gare di ultramaratona ci si mette alla prova, si fa del proprio meglio, ma comunque vada si porta a casa sempre qualcosa soprattutto se si tratta di lunghi percorsi o comunque tante ore con se stessi e con gli altri per approfondire la propria conoscenza e apprendere dall’esperienza. 

Educare alla consapevolezza, fiducia in sé e resilienza

Matteo Simone 

E’ sempre più chiaro che per stare bene e sperimentare benessere occorre sviluppare autoconsapevolezza, cioè la propria personale consapevolezza di come ci si sente, come si sta, cosa si vuole, dove si vuole andare, e anche consapevolezza delle proprie possibilità, capacità, risorse e anche dei propri limiti.

Di fondamentale importanza risulta essere la fiducia in sé che si costruisce fin da piccoli nelle mura domestiche o comunque nella propria famiglia di appartenenza con la presenza dei famigliari ad iniziare dai genitori, nonni, zii, fratelli, cugini e altre persone di riferimento della propria famiglia più o meno allargata.
E’ sempre più importante affrontare, superare, gestire i cambiamenti che, a volte, risultano stabilizzanti. Questa attitudine e capacità, che possiamo chiamare anche resilienza, si sviluppa dalla più tenera età. 

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