venerdì 24 agosto 2018

Chi sono gli ultramaratoneti? Cosa motiva questi atleti?


ULTRAMARATONETI e GARE ESTREME di Matteo Simone

Chi sono gli ultramaratoneti? Cosa motiva questi atleti? Quali meccanismi psicologici consentono loro di affrontare gare estreme? Cosa li spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici? Questi i quesiti che si è posto l’autore Matteo Simone per stendere questo libro, si parla di ultramaratone e di gare estreme per lunghezza chilometrica, per condizioni fisiche-naturalistiche e meteorologiche nelle quali si affrontano i percorsi, per le richieste mentali poste a questi atleti.
Il testo consente di calarsi nella realtà degli ultramaratoneti, grazie all’esperienza diretta dell’autore ed al contributo di centinaia di atleti intervistati che hanno condiviso le loro esperienze di gara. Vi sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della Gestalt è nell’esperienza che risiede la conoscenza. Un libro affascinante che riporta le motivazioni di queste persone, che tratteggia le loro strutture caratteriali. Un testo che permette di avvicinarsi a questo tipo di discipline considerate estreme e impossibili

Educazione alla fiducia in sé e alla resilienza attraverso famiglia, scuola e sport


Lo sport non è solo attività fisica e fatica ma anche un’opportunità per conoscersi meglio, per comprendere come ci si relaziona con gli altri, come si apprende dalla scuola dello sport fatta di regole, di insegnamenti e apprendimenti, di gioco e agonismo, di sconfitte e vittorie, di allenamenti e gare, di incontri, confronti e scontri, di aggregazione sociale, di squadre che portano avanti ideali e decidono obiettivi e mete per le quali impegnarsi e far bene insieme con l’apporto di tutti.

Insieme si può arrivare ovunque condividendo l'esperienza di fatica

Lo sport insegna a fare squadra per condividere gioie e fatiche

Se vuoi, se ci credi, tutto passa, tutto cambia, passa la fatica, passa la salita, quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale.
Lo sport regala emozioni uniche che ripaga la fatica condivisa e dove si sperimenta un mondo partecipando a manifestazioni ed eventi; lo sport avvicina mari e montagne, persone, culture e mondi; attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti.
Insieme si può arrivare ovunque, lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, rimette al mondo facendo faticare con i più giovani, lo sport fa notare la ciclicità della vita, partenze e arrivi, fatica e poi recupero e riposo per alleviare stanchezza e fatica.

Questo istante, il presente, è proprio il più importante


La psicoterapia è andare nel passato a rivedere eventi che possono essere stati disturbanti o traumatici e fare un lavoro di elaborazione delle informazioni relative a tali eventi in modo da depotenziarli e desensibilizzarli. Così facendo il passato non influisce negativamente sul presente ma rientra a far parte della vita della persona, anzi serve per continuare verso un futuro con l’esperienza del passato, con una personalità più rafforzata, più resiliente.
Le opere d’arte stimolano curiosità e interesse sia nei confronti degli autori che sull'attualità della vita quotidiana. Un opera che mi ha suscitato interesse e curiosità e l’Allegoria della Prudenza di Tiziano. Il quadro raffigura tre teste umane, un vecchio, un uomo maturo ed un giovane, che sovrastano tre teste animali, rispettivamente un lupo, un leone ed un cane. I tre volti sono di un anziano e saggio, ossia il passato; di un uomo nel pieno della maturità, il presente e di un giovane che ancora deve scoprire il mondo, ossia il futuro.

giovedì 23 agosto 2018

Costruire ponti nuovi per camminare insieme


Il trauma lascia sempre sconforto, ferite aperte, destabilizza. Non si è mai pronti a cambiamenti di vita disastrosi, drastici. Quanto meno te lo aspetti succede l’imprevisto, l’inaspettato e non si è pronti per subire, per stare con il dolore, la sofferenza, la rabbia, la frustrazione, la vergogna, l’incredulità.
I primi momenti sono i peggiori, il panico, la confusione, il congelamento, tutte sensazioni ed emozioni terribili che nessuno vorrebbe sentire e sperimentare che spiazzano. Si rimane impotenti e sorpresi davanti inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.

I running camp in Kenya con partenza esclusiva dall’Italia

The Heart of Kenyan Running

I running camp in Kenya con partenza esclusiva dall’Italia sono organizzati dall’azienda di Aosta T.T.S.srl (Territorio Turismo Sport), in collaborazione con l’Agenzia Gattinoni (ex Valair) Viaggi di Aosta, che cura per noi gli operativi voli, e con l’HATC (High Altitude Training Centre) di Iten (Kenya), fondato dalla campionessa Lornah Kiplagat, bellissima struttura che ospiterà tutti i nostri stage di allenamento.

Quali sono le date dei running camp di The Heart of Kenyan Running?

Lo sport praticato con un’equipe multidisciplinare aiuta a rialzarsi sempre


Scuola e sport vanno a braccetto, entrambi i contesti sono educativi prima di tutto per i ragazzi; i genitori e le famiglie possono affidarsi alle scuole e alle squadre sportive per l’educazione sana dei propri figli. La scuola dà, più che altro, strumenti teorici di apprendimento e gli insegnanti diventano gli adulti di rifermento che trasmettono nozioni e insegnamenti sulle diverse materie per preparare i ragazzi al mondo, per preparare i ragazzi a relazionarsi con coetanei e adulti, per preparare i ragazzi ad entrare nel mondo del lavoro e per prepararli a costruire nuove famiglie.

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