mercoledì 13 novembre 2019

René Cunéaz, maratoneta: Sono felice per aver ottenuto il mio primo titolo italiano

In futuro chi lo sa se non proverò una 100km

Lo sport aiuta a essere determinati e a perseguire sogni finché non si realizzano, questa sembra essere l’esperienza di René che attraverso risposte ad alcune mie domande racconta la sua esperienza di Campione Italiano di Maratona 2019 presso la città di Ravenna, una città che a me sta a cuore per avere dei nipoti che ogni tanto vado a trovare.

Che intenzioni avevi solo titolo o anche personal best? Soddisfatto?  Ciao Matteo, guarda per quanto riguarda il personale sapevo, ma non ero sicuro, di non avere la condizione necessaria per correre sotto le 2h15.32 però ero partito per vincere il titolo italiano. Poi non posso nascondere che avrei voluto vincere il titolo correndo sotto le 2h18. Quindi sono soddisfatto a metà. Sono felice per aver ottenuto il mio primo titolo italiano ma deluso dalle sensazioni che ho provato in gara domenica mattina.”

Michael Zagato, runner: Altro personale questa volta sulla regina delle distanze


Correre una maratona è una grande impresa per molti runner soprattutto quando si scende sotto le 3 ore e a maggior ragione quando ci si avvicina alle 2 ore e mezza. 

Di seguito l’esperienza di Michael attraverso risposte ad alcune mie domande.
Grandissimo, altro personale?Ciao Matteo, si altro personale questa volta sulla regina delle distanze. Sono molto contento.

Il 2019 sembra essere un anno buono per Michael a seguito del suo stage running a Iten in Kenya, allenamenti dopo allenamenti, gare dopo gare, credendoci e impegnandosi con forte determinazione sta ottenendo sempre risultati prestigiosi nelle diverse distanze di fondo dell’atletica dai 5.000 metri alla maratona.
Eri consapevole di poterlo fare?Si ero consapevole di poter correre intorno a quel tempo, con il mio allenatore avevamo ipotizzato un passaggio alla mezza maratona in 1h17'30"-1h18', però la maratona ha mille variabili, e finché non sei in gara non sai come può andare. Domenica mi sentivo bene, allenato, concentrato. Sapevo che avrei potuto farcela!”

lunedì 11 novembre 2019

Magda Lena: Vorrei diventare un professionista dell'alpinismo estivo o invernale


I would like to get professional in mountaineering summer or winter

Sempre più donne si mettono alla prova in diversi campi, dal lavoro allo sport, cercando di fare le cose più difficili e impegnative come scalare montagne o arrampicarsi apprezzando i risultati ottenuti attraverso tanta fatica. Di seguito Magda Lena racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Non faccio sport professionistico. Non vengo pagato per questo, ma se sfido una nuova via difficile in arrampicata o raggiungo la cima di una montagna dura, mi sento come una campionessa.”

Luca Cappelli: La gara più difficile è stata al giro del Portogallo nel 2015

Matteo Simone 

Nella vita si fanno delle scelte, si hanno delle opportunità, passano treni che si possono prendere o perdere.

Importante è sempre la consapevolezza di quello che è meglio per noi, di quello che vogliamo fare e che vogliamo essere, delle nostre possibilità, capacità, risorse e limiti e poi diventa importante prendere direzioni, strade e percorsi per dove vogliamo andare cavalcando sempre le onde del cambiamento con impegno, motivazione, entusiasmo e tanta resilienza. 
Di seguito Luca (classe 1993) racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?No, anche se fisicamente i test dicevano che lo sarei potuto essere tranquillamente.”

Hilaj Mirela: Correrò finché il mio corpo e il mio cuore me lo permetterà

Sono solo una che ama correre e superare i propri limiti
Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Sempre più donne si avvicinano al mondo dell’ultrarunning con passione, motivazione, continuità, forte determinazione e impegno come l’ultrarunner Mirela Hilaj, dell'Asd Tapascione Running Team, vince la prima edizione della Valle d’Aosta Marathon con partenza da Pont Saint Martin Mirela Hilaj. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Mirela attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?No anche se un paio di titoli li ho vinti nelle gare IUTA, anzi a volte mi mette in disagio la parola stessa, sono solo una che ama correre e superare i propri limiti.

Gli ultrmaratoneti sono persone che fanno sport per passione e non per professione, l’intento non è di vincere e guadagnare ma di partecipare e faticare apprendendo dall’esperienza e condividendo con altri percorsi lunghissimi dio corsa.

venerdì 8 novembre 2019

Rogério Marques de Souza: Imparare la pazienza sulle lunghe distanze da percorrere

Aprender a ter paciência nas distâncias maiores a serem percorridas

Prima o poi si incontra nella vita no sport che piace e appassiona e allora si cerca di trovare sempre spazio e tempo per praticare allenandosi o facendo gare.

Di seguito, Rogério racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentito campione negli sport almeno un giorno della tua vita?Io non sono un atleta professionista - sono dilettante. Attualmente pratico corsa su strada qui nella città in cui vivo – Curitiba. Sì, mi sono sentito diverse volte campione nello sport, ho praticato le seguenti discipline: calcio a 5, pallavolo, calcio sulla sabbia, pallacanestro, atletica leggera (salto in alto e corsa) e attualmente sto praticando: calcio a 5 e corsa su strada. Ho vinto diverse medaglie.”

domenica 3 novembre 2019

World Championship 24h Albi 2019, Matteo Grassi 22° al mondo con 244,865 km

Primo degli italiani. 8a prestazione italiana all time

I Campionati Mondiali di 24 ore si sono svolti ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019 e la squadra maschile Italiana si classifica al 10° posto mentre la squadra Italiana femminile si classifica al 7° posto.

Il 1° degli italiani è Matteo Grassi (Spirito Trail) classificandosi 22° al mondo con 244,865 km, 8a prestazione italiana all time, a seguire Matteo Ceroni (Atl. Albore Martellago), 29° con 236,979 km, il terzo risultato utile per la classifica a squadre è di Paolo Rovera (Dragonero), 50° con 220,910 km. A seguire Paolo Bravi (Grottini Team Recanati), 53° con 220,196 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Matteo Grassi attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa hai lasciato ad Albi e cosa hai portato via?Ad Albi non ho lasciato nulla. Così come ci sono arrivato me ne sono tornato a casa. Con il mio bagaglio di esperienze ed emozioni. Con i miei dubbi e le mie certezze.”

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