venerdì 3 gennaio 2020

Antonella Abbondanza: La gara più estrema forse la 100km del Passatore

Ho iniziato a correre per scaldarmi, da li non mi sono più fermata
Matteo Simone 

Può succedere che il bisogno o un’esigenza porti a muoversi, a mettersi in moto e a scoprire un’alternativa alla sedentarietà, alla comodità, e allora si può sperimentare benessere e sviluppare nuove consapevolezza come la pratica di uno sport.

Di seguito Antonella racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Ho iniziato molto tardi, prima correvo solo in vacanza, poi dopo la gravidanza, volendo rientrare un po' nei miei ‘panni’, ho cominciato a camminare. Una gelida mattina di dicembre, precisamente il 31 dicembre, faceva così freddo (-8°) ..che era impossibile camminare, allora ho iniziato a correre per scaldarmi un po' 200,300,500,1km ..con grande stupore ho constatato che dopo 1km c è vita! E che vita! Da li non mi. sono più fermata.”

Roberta Tecchiato, ex giocatrice di pallavolo, ora allenatrice minivolley

Ex componente Nazionale Militare Italiana Volley
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

Roberta Tecchiato, ex componente Nazionale Militare Italiana Volley, Medaglia di bronzo alle Olimpiadi Militari svoltesi a Catania periodo 1-10 dicembre 2003; 2005-06 Serie C con la Società "Volley Fuorigrotta" di Napoli; 2007-08 Firenze Serie C "Unione volley" Firenze.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Roberta attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Assolutamente si.” 
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Sin dall'età di 6 anni sono stata introdotta alla pratica del volley (nasco in un paese rurale dove gli unici due sport che si praticavano erano il volley per le bimbe e il calcio per i maschi).”

martedì 31 dicembre 2019

Sebastien Balondrade, Ironman: Essere preparati fisicamente e mentalmente

Toute course peut se finir, il faut juste se préparé physiquement et mentalement
Matteo Simone 

Più è dura la gara è più è importante l’uso della testa, Sebastien Balondrade racconta l’utilizzo degli aspetti mentali per fare cose grandi, per superare difficoltà estreme e crisi. 

Sebastien sembra essere un Ironman molto estremo che si allena nella sofferenza e nel dolore per fortificarsi nello sport e nella vita.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano a partecipare a gare estreme?Io lavoro molto sull'aspetto mentale nei miei allenamenti. Questi allenamenti sono essenziali per una performance sulla gara estrema. Mi piace fare allenamenti molto più duri rispetto alla gara. Durante alcuni allenamenti, mi provoco volontariamente alcuni problemi che potrebbero accadere in gara come ad esempio: l'ipoglicemia / ipotermia / disidratazione / ecc. Per quanto riguarda l’aspetto psicologico, creo una bolla e un mondo a parte che posso controllare durante le mie gare, mi permette di dimenticare il dolore durante la gara, ma anche fare passare il tempo più velocemente. 

venerdì 27 dicembre 2019

Massimiliano Giattini: Ora le attività che prediligo sono la corsa e l'apnea subacquea

La gara della vita? La prima vittoria sul ring di pugilato
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Praticare uno sport significa focalizzarsi e impegnarsi per un periodo per costruire una meta o un obiettivo da raggiungere apprendendo dall'esperienza e con l’aiuto di amici, familiari e figure professionali. 

Di seguito Massimiliano racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quali aspetti incidono sul tuo benessere e/o performance?Credo fermamente che all'apice del benessere ci sia il contesto in cui un atleta vive. I compagni di squadra e gli allenatori in primis, ma non meno importante gli amici, i colleghi e la famiglia. Indubbiamente un tenore di vita rilassato e piacevole, e lo stimolo da parte delle persone a cui teniamo contribuiscano a creare motivazione con conseguenti benefici anche sulle performance.”
La pratica dello sport richiede tempo e comporta fatica e l’atleta necessita di serenità e di recuperi appropriati.

mercoledì 25 dicembre 2019

Luca Bosco, runner: Campione regionale categoria. È stata un'emozione unica

Ho il sogno di continuare a divertirmi nello sport in generale
Matteo Simone 

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Daunia Running, con il Patrocinio del Comune di San Severo e con l’approvazione tecnica del Comitato Regionale FIDAL Puglia, ha organizzato il 17 novembre 2019, la gara podistica regionale denominata “XVI CorriSanSevero” valida per l’assegnazione del titolo regionale assoluto di corsa su strada 2019.

Il vincitore è stato Douglas Scarlato in 32’49” che ha preceduto Rocco Lancellotti 33’15” e Fettah Sadeq 34’15”. Tra le donne ha vinto Raffaella Filannino in 40’17” che ha preceduto Rebecca Volpe e Francesca Libera Caputo. Il vincitore della categoria SM 80 è stato Leonardo Serena in 59’47” mentre Luca Bosco si aggiudica il titolo di Campione Regionale Categoria PM in 37’47”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Luca Bosco della Vieste Runners, attraverso risposte ad alcune mie domande.

martedì 24 dicembre 2019

Elena Marocci vince il 3° StoneBrixiaMan (Triathlon 226, 3.8 – 175 – 42K)

Prossimo obbiettivo ironman extreme StoneBrixiaMan

110 i triatleti partenti al Lago d’Iseo per 3° StoneBrixiaMan, gara organizzata da TriO Events, da completare in 20 ore. Sono stati 60 i triatleti arrivati a Passo Paradiso e proclamati “StoneMan” di cui Elena Marocci che vince la prova femminile in 18h16’56” e Sara Tanghetti in 18h32’26”. Il vincitore è stato Federico Roncagliolo in 14h23’43” che ha preceduto  Paolo Acanfora in 14h33’48” e Nik Meeus 14h55’55”.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Elena attraverso risposte ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si è capitato in gare in cui riesci a dare il 100 %, raggiungendo l'obbiettivo, quindi sei soddisfatta, al di là della classifica.” Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato perché mi piaceva correre, mi dava senso di libertà, poi sono stata coinvolta da amici, iscritta in società podistica, e iniziato a fare km e gare migliorando negli anni.

Erminia Selva: Ho scoperto che sono forte.. più di quanto abbia mai creduto

Matteo SIMONE 

Nel mio libro “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida (Edizioni Psiconline) scrivo della maratone le seguenti parole:

La maratona, oltre a essere una prestazione sportiva agonistica, è un’esperienza. Percorrere una maratona non significa solamente cercare di vincere, cercare di fare la performance della vita, cercare di fare il record personale. Percorrere una maratona significa anche fare un’esperienza e cioè organizzarsi per partire, per andare in un posto, mettersi d’accordo con i compagni di viaggio, con gli eventuali amici da incontrare nel luogo della maratona. L’esperienza maratona significa sperimentare l’alimentazione pre-gara, preoccuparsi del tempo atmosferico, pensare all’abbigliamento adatto. L’esperienza maratona comprende la possibile partecipazione agli eventi collaterali, il presentarsi alla partenza, osservare e prestare attenzione al territorio che si attraversa, ai colori, alle abitazioni, ai corsi d’acqua, alla gente lungo il percorso, soprattutto ai bambini che applaudono e che aspettano che gli batti il ‘cinque’ con il palmo della mano.”

Translate