Ex componente Nazionale Militare
Italiana Volley
Roberta Tecchiato, ex componente Nazionale Militare Italiana Volley, Medaglia di bronzo alle Olimpiadi Militari svoltesi a Catania periodo 1-10 dicembre 2003; 2005-06 Serie C con la Società "Volley Fuorigrotta" di Napoli; 2007-08 Firenze Serie C "Unione volley" Firenze.
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Roberta attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?
“Assolutamente si.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica
dell'attività fisica? “Sin dall'età di 6 anni sono stata introdotta alla pratica del volley (nasco in un paese
rurale dove gli unici due sport che si praticavano erano il volley per le bimbe
e il calcio per i maschi).”
E’ importante incontrare uno sport nella
vita per dedicarsi da piccoli per gioco e poi con la passione si riesce a
impegnarsi e a fare sempre meglio fino a poter sperimentare performance.
Quali fattori e persone contribuiscono al
benessere e performance nello sport? “Le
persone che si incontrano hanno un ruolo chiave al benessere dell’atleta, in
particolare allenatori e fisioterapisti.”
Quale esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare
nello sport e nella vita? “Essere
riuscita a diventare pilota militare nonostante non sono figlia d’arte e donna.”
Diventano importanti le figure
professionali di riferimento per il benessere e la performance dell’atleta,
soprattutto l’allenatore che indirizza e consiglia l’atleta in base alle
risorse, qualità e capacità che riesce a intravedere ed è altrettanto
importante il fisioterapista che provvede a recuperare infortuni e a far
ristabilire l’atleta per il proseguo della carriera sportiva.
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “I miei familiari
non hanno mai creduto allo sport, ma solo al lavoro. Non hanno mai concepito lo
sport come lavoro.”
A volte viene trascurato il valore e
l’importanza dello sport per formare la persona e addestrarla al successo e al
benessere attraverso allenamenti costanti e motivazione forte nel raggiungere
mete e trasformare sogni in realtà.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
“In india, durante i campionati mondiali
militari, ci rubarono le magliette da gioco che avevamo steso dopo averle
lavate. Anche le altre squadre avevano steso le divise da gioco ma la nostra
divisa ricalcava lo stile italiano, era la più bella. Le magliette non le
ritrovammo mai.”
Lo sport permette di viaggiare e
conoscere persone e culture notando e apprezzando le diversità e apprendendo
sempre dall’esperienze:.
Che significa
per te praticare sport? “Scaricarmi.”
Quali sensazioni sperimenti facendo
sport? “Adrenalina e senso di
appartenenza.”
Quali sono le
difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo
sport? “La paura è stata sempre
quella di farmi male e inficiare il mio lavoro attuale.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti
ostacolano nella pratica dell'attività fisica? “Soprattutto fisiche, mi ricordo il troppo carico di lavoro in
determinati periodi di campionato.”
Lo sport come dà così toglie, permette
di svagarsi e scaricarsi, ma a volte è richiesto un impegno notevole di tempo e
di fatica.
Hai rischiato di mollare?
“Ho mollato quando ho avuto mia figlia, all'età di 28 anni. Tra lavoro e famiglia non ce la facevo più.”
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?
“Penso che lo psicologo possa essere un
elemento chiave nella riuscita di ogni atleta.”
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “A 13 anni per la prima volta giocai a
Salsomaggiore Terme nel campionato giovanile della nazionale. Arrivammo quarte.
Fu bellissimo. La prima trasferta di quattro giorni con le mie compagne di
squadra, senza genitori.”
Nella vita si fanno scelte, si hanno
delle priorità, si coltivano interessi e passioni, lo sport può diventare un
grande orto da coltivare che fa sperimentare benessere e performance ma è
importante anche non trascurare altri ambiti quali quello familiare e
lavorativo altrettanti importanti.
La
tua gara più difficile? “Corea del
Nord 2006.”
Quali caratteristiche possiedi nella pratica del tuo sport? “Testardaggine.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Diciamo che ce l’ho sempre fatta da sola
perché ho la testa dura e quando mi pongo un obiettivo cerco di fare di tutto per raggiungerlo e se
trovo un ostacolo cerco di superarlo.”
Roberta sembra essere alquanto
resiliente, se vuole qualcosa riesce ad ottenerla con impegno e costanza
continuando nonostante imprevisti.
Un
messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo sport? “Uno sport per tutte le tasche che aiuta a
socializzare.”
C'è stato il rischio
di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso? “Mai in assoluto. Sapevo che mi sarei
rovinata la vita.”
Cosa hai scoperto
di te stessa nel praticare attività fisica? “Che è l’unica cosa che mi permette di socializzare e non parlare di
lavoro.”
Lo sport permette ad avere amici e
gruppo o squadra di riferimento, per confrontarsi, per allenarsi e faticare
insieme, per competere e fare sogni da trasformare in realtà.
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a
qualcuno? “Mi ispiravo a Giani,
giocatore della Nazionale Italiana.”
Una parola o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? “Di solito le persone dicono ‘ce la puoi fare’.
Questo è sbagliato, a una atleta va detto ‘ce la devi fare’, ‘non devi mollare’.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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