L'obiettivo del 2020 sarà sicuramente
il passatore
Matteo SIMONE
Domenica 19 gennaio ha avuto luogo a Grosseto la 1^ edizione della 6 Ore della Maremma – Memorial Walter Baldini.
Il
vincitore è stato Romualdo Pisano che ha totalizzato 75,179 km, precedendo
Marco Lombardi 73,926 km e Maurizio Di Paolo 72,595km. La gara femminile è
stata vinta da Alina Teodora Muntean che ha totalizzato 69,717km, precedendo
l’azzurra Francesca Innocenti 67,241km ed Elisa Bellagamba 66,778km.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza
del vincitore attraverso risposte ad alcune mie domande: Quale avversario ti ha preoccupato? “Ciao Matteo, il giorno dopo un successo di questa portata per me non è
ancora chiaro cosa è accaduto realmente ieri. Qualcuno dirà ‘hai solo vinto una
6 ore’...vero, ho solo vinto una 6 ore ma questa era la gara che mi doveva far
bene capire che le fondamenta per il Passatore sono pronte. In gara
sinceramente non ho temuto nessuno...sulla linea di partenza ho sciolto
l'ultimo dubbio e mi son detto: ‘Romualdo ce la giochiamo? ’ Ok, allora
proviamoci...partito primo e arrivato primo.”
Ne sta facendo tanta di strada Romualdo,
da quando si è affacciato nel mondo ultra della corsa, iniziando a
sperimentarsi con le prime gare lunghe e poi lunghissime e cercando di curare
anche la qualità delle sue prestazioni grazie a persone che lo affiancano, lo
aiutano, lo sostengono ma soprattutto grazie a lui stesso per la sua grande
fiducia crescente gara dopo gara.
Vincere una 6 ore è un grande risultato
soprattutto se si superano i 70 chilometri totalizzati, soprattutto se i
partecipanti sono circa 150, soprattutto se tra i partecipanti ci sono atleti
del calibro di Marco Lombardi. Una vera grande prestazione da memorizzare e da
ricordare per continuare a far bene, anzi a far meglio le prossime volte.
Cosa pensavi in gara? “Durante la gara ho solo pensato a correre
seppure sentivo tanti amici in gara che tifavano per me...è sempre bello sapere
che ci sono persone e amici che credono in te, ma il mio grazie stavolta lo
faccio a mio suocero Roberto, fedele assistente che non ha sbagliato un colpo
passandomi l'occorrente che serve per nutrirsi durante una gara di endurance. Solo a mezz'ora dalla fine mi sono davvero reso conto di cosa stava per
accadere perché Roberto mi ha detto: ‘non mollare adesso’.”
Una grande gara grazie alla consapevolezza
delle proprie potenzialità e fiducia in sé e grazie a persone che tifano
soprattutto nei momenti cruciali della gara dove si tratta di non mollare e di
continuare a essere performanti fino alla fine.
Ora cosa vuoi ottenere? “L'obiettivo
del 2020 sarà sicuramente il Passatore verso il quale ormai posso dire di
dirigermi con la consapevolezza di poter magari ambire anche a un buon Crono.”
Avuto dubbi, criticità? “Parlando della gara devo dire che tutto è
stato ben organizzato nei minimi particolari, ma soprattutto ripensando al
percorso devo dire che il tracciato di gara non proprio scorrevole mi ha
permesso comunque di fare un buon chilometraggio, quindi...che Passatore
sia...nei prossimi mesi avrò altre gare di avvicinamento, ma per questo ci
aggiorneremo.”
Un intervista a Romualdo è
riportata nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti
psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Romualdo è menzionato nel libro “Cosa spinge le persone a fare sport?” di Matteo Simone.
Editore: Aracne. Collana: Saggistica. Data di Pubblicazione: 2020.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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