sabato 25 gennaio 2020

Ruth Croft, vice campionessa del mondo trail running 2019

Mi concentro sull'essere presente in quello che sto facendo in quel momento.

Ruth Croft è una fortissima atleta di corsa di lunghe distanze, soprattutto ultratrail, già a 14 anni ha ottenuti eccellenti risultati indossando la maglia della nazionale della Nuova Zelanda partecipando a gare di atletica, cross e corsa in montagna. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Ruth attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a correre seriamente quando avevo 14 anni. Dai 14 ai 18 anni ho rappresentato la Nuova Zelanda nei Campionati Mondiali Juniores di atletica, Campionati del mondo di corsa campestre e Mondiali di corsa in montagna (3x). Dopo il liceo ho iniziato a studiare a una scuola per atleti all'Università di Portland negli Stati Uniti. Dopo quattro anni di infortuni e performance deludenti ho smesso di correre non appena mi sono laureata. Mi sono trasferita a Taipei, in Taiwan, per lavorare e dopo 6 mesi di feste e bevande ho ricominciato a correre per mantenermi in salute. Ho quindi iniziato a partecipare alle gare di trail e dopo aver ottenuto alcuni buoni risultati ho ottenuto la sponsorizzazione ed è stato un progresso da lì.”

A volte si dice che il buon giorno si vede dal mattino, possiamo dire che Ruth già da ragazza ha fatto intravedere il suo talento nello sport, anche se poi si è persa per strada fortunatamente solo per un periodo, questo può succedere per la compagnia, perché si perde la motivazione, per tanti altri motivi-
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere o performance?Per quanto riguarda le prestazioni, avere una buona comunità di persone. Dai partner di allenamento, Physio, massaggiatore, allenatori. Tornare in Nuova Zelanda e finalmente vivere in un ambiente favorevole all'allenamento di trail running mi ha aiutato di più con i miei più recenti successi. Credo che benessere e prestazioni siano intrecciati. A parte ciò, mi sento molto più felice e contenta di vivere in Nuova Zelanda. Ho un senso di appartenenza e connessione con la comunità in cui vivo, questo emerge dalle mie performance.”

Come spiega Roth per raggiungere la performance sarebbe meglio che la pratica dello sport procuri innanzitutto benessere fisico e mentale e poi è importante tanta serenità e una comunità con cui allenarsi e confrontarsi.
Quali sono le sensazioni ed emozioni prima, durante e dopo una gara?
"Nervosismo, eccitazione, fiducia, gratitudine." 
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o alle tue prestazioni? "Coach, il mio compagno e me stessa." 
La gara in cui hai vissuto le emozioni più belle? "CCC nel 2015."

La CCC è una corsa di circa 101 km per 6.100 m D+, con partenza da Courmayeur, in regime di semi-autosufficienza, in un tempo limite di 26:30 ore. Nel 2015 Ruth si è classificata all’8° posto assoluto e prima delle donne con il crono di 12h54’53”.
Cosa hai scoperto del tuo carattere e della tua personalità facendo sport?È più quello che imparo sulla mia mente. I momenti di debolezza che ha, ma anche i momenti di forza che mostro.” 
Quali sono le abilità e le capacità che hai scoperto e dimostrato nello sport?
"Ho impulso, ossessività e duro lavoro quando si tratta di sport/allenamento."

Lo pratica dell’ultrarunning fa scoprire punti di forza e criticità sia dal punto di vista fisico che mentale, il perdurare della fatica per tante ora può far cedere l’atleta a livello fisico o mentale, quindi bisogna allenare fisico e mente ad attraversare crisi e difficoltà non mollando ma cercando di trovare soluzioni e strategie per continuare.
Cosa significa per te partecipare a una gara?La gratitudine che posso essere sulla linea di partenza di una gara e farlo da viva. Il fatto che posso schierarmi con alcuni dei migliori trail runner del mondo e vedere come posso esibirmi.

L’ultrarunning fa sentire davvero vivi soprattutto quando si tratta di essere sulla linea di partenza di una gara impegnativa e imprevedibile per la distanza molto lunga, per il percorso difficile, per le condizioni climatiche avverse.
Quali sono le tue sensazioni durante lo sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara? "Nervosismo, eccitazione, fiducia, gratitudine, sollievo, concentrazione." 
Cosa pensi durante l'allenamento e la competizione?
Mi concentro sull'essere presente in quello che sto facendo in quel momento. Accettare il dolore e sapere che non durerà per sempre."

Questa è una bellissima e importante dichiarazione, aiuta a superare momenti difficili sia nello sport che nella vita quotidiana, focalizzarsi sul momento presente ed essere presenti a se stessi considerando che si attraversa tutto e si può superare tutto con tanta fiducia.
Prossimi obiettivi? Quali sogni sei riuscita a realizzare? Trovare gare che mi motivano ad allenarmi. Forse la maratona su strada in 2-3 anni.
Può essere utile lo psicologo dello sport? "Decisamente." 
Cosa diresti ai bambini per farli fare sport?
Trova uno sport che ti piace o di cui sei appassionato. Non prendere troppo sul serio lo sport (soprattutto quando sei giovane)."

Un obiettivo chiaro e sfidante è sempre un buon punto di partenza per impegnarsi e allenarsi a dovere migliorando giorno per giorno e seguendo un percorso che può portare a trasformare propri songi in realtà.
Come hai affrontato eventuali infortuni o difficoltà, crisi?Durante il college in cui ho corso in pista e sul campo di cross country ho avuto quasi quattro anni di fratture da stress. Durante questo periodo, ho rivalutato la mia vita e mi sono resa conto che correre è solo correre. Ci saranno sempre alti e bassi nella vita, può essere un infortunio o qualche altra cosa. Tutto quello che puoi fare al momento è sfruttare al meglio la situazione. Se mi sono infortunata, scopro perché è successo e poi sposto la mia attenzione sulla riabilitazione e faccio tutto il possibile per migliorare.”

E’ interessante e utile la testimonianza di Ruth, bisogna accettare, affrontare, risolvere qualsiasi situazione spiacevole considerando quello che è successo e approfondendo come si può fare meglio la prossima volta senza demoralizzarsi troppo ma mettendosi all’opera per ricominciare sempre in modo diverso e con entusiasmo rinnovato.
La tua gara più estrema o più dura? "Ho fatto una gara in Cina dove abbiamo corso fino a 6.200 metri." 
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? "Burnout e allenamento eccessivo."

Ci si abitua a tutto, si riescono a fare cose straordinarie con l’impegno costante e la gradualità nella progressione delle difficoltà sempre con attenzione alla motivazione e passione che devono essere abbastanza elevate.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno causato prestazioni non ottimali? Ho vissuto a Taipei e ho sempre sentito che non era l'ambiente giusto per allenarsi per gare di trail montane in Europa. Cattive prestazioni si sono verificate anche quando non ho studiato abbastanza bene il profilo del percorso e ho fatto una svolta sbagliata durante la gara o quando non mi sono allenato abbastanza specifico per il percorso di gara."

Ringrazio Philipp Reiter per la bellissima foto
http://www.philipp-reiter.de/

380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

Ruth Croft: I focus on being present in what I am doing at that moment
Mi concentro sull'essere presente in quello che sto facendo in quel momento.

What was your path to become an athlete?I started running seriously when I was 14. From 14-18 I represented NZ at the world junior athletic champs, world cross country champs, and world mountain running champs (3x). After high school I took up at athletic scholarship at the University of Portland OR USA. After four years of injury and disappointing performances I gave up running as soon as I graduated college. I moved to Taipei Taiwan to work and after 6 months of partying and drinking I started running again just as a way to stay healthy. I then started entering trail races and after getting some good results I got sponsorship and it has been a progression from there.”
What are the factors that have contributed to your well-being or to your performance?
In regards to performance - having a good community of people. From training partners, Physio, massage therapist, coaches. Moving back to NZ and finally living in an environment that is conducive to trail running training has helped me the most with my most recent success. I believe well-being and performance are intertwined. For example. Running aside I overall feel a lot happier and content living back in NZ. I have a sense of belonging and connection to the community I live in therefore this comes out in my performances.”
What are your feelings and emotions before, during and after a race?Nervousness, excitement, confidence, gratitude.”
Who has contributed to your well-being in the sport or to your performance?Coach, my partner, and myself.”
What was the race where you have experienced the most beautiful emotions?CCC in 2015.”
What did you find out about your character and personality doing sports?
It is more what I learn about my mind. The moments of weaknesses that it has, but also the moments of strength that it displays.”
What are the skills and capabilities that you have discovered and demonstrated in sport?I have a drive, obsessiveness and hardworking when it comes to sport/training.
What does it mean for you to participate in a race?Gratitude that I can be on the start line of a race and do this as a living. Stoked that I get to line up against some of the best trail runners in the world and see how I can perform.”
What are your feelings during sport: training, pre-race, race, post -race?Nervousness, excitement, confidence, gratitude, relief, focus.
What do you think during training and during the competition?
I focus on being present in what I am doing at that moment. Accepting the pain and knowing that it won’t last forever.”
What are your next goals and what dreams you managed to achieve?To find races that motivate me to train. Possibly road marathon in 2-3 years.
You think might be useful in sports psychologist?Definitely.”
What would you say to the kids to get them to play sports? Find a sport you enjoy or that you are passionate about. Don’t take sport too seriously (especially when you are young).”
How did you approach any injury or difficulty, crisis?During college where I ran on the university track and field/cross country team I had nearly four years of stress fractures. During this time, it made me reassess my life and realize that running is just running. There are always going to be up and downs in life weather it is an injury or some other matter. All you can do at the time is make the best of the situation. If I am injured I find out why it happened and then shift my focus to rehabilitation and do everything I can to get better.”
What was your most extreme race or harder?
I did a race in China where we raced up to 6,200m.”
What are the difficulties, the risks, what you have to be careful in your sport?Burnout and over training.
What are the physical or environmental conditions that caused you to make a bad performance?I lived in Taipei and I always felt that it was not the right environment to train for mountainous trail races in Europe. Bad performances have also come about when I have not studied the course profile well enough and taken a wrong turn during the race. Or when I have not trained specific enough to the race course.”

Ringrazio Philipp Reiter per la bellissima foto http://www.philipp-reiter.de/

380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

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