Mi piace correre e
sfidare i miei limiti sempre di più
Si è svolta domenica 19 gennaio 2020 la Corsa di Miguel che ha visto alla partenza delle varie manifestazioni podistiche circa 10.000 atleti tra i quali si aggiudica la vittoria della prova competitiva di 10km Luca Parisi (Acsi Campidoglio Palatino) con l’ottimo crono di 30’03” precedendo Francesco Bona (Aeronautica Militare) 30’23” e Tommaso Crivellaro (Atletica Roata Chiusani) 30’33”.
Tra le donne, ha vinto Sara Brogiato (Aeronautica Militare) in 33’33” precedendo le due atlete dell’Esercito
Italiano Veronica Inglese 33’42” e Laila Soufyane 34’15”.
Il vincitore della
categoria SM85 è stato il grandissimo Aldo Zaino, classe ’35, sempre presente. Inoltre
al via erano presenti ben 17 joelette schierate dalla Sod Italia Running Team e
spinte da gruppi di atleti che si alternavano davanti e dietro l’atleta
occupante la joelette.
Di seguito approfondiamo la conoscenza del vincitore attraverso risposte ad alcune mie domande.
Di seguito approfondiamo la conoscenza del vincitore attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quale avversario ti ha preoccupato? “La corsa di Miguel da sempre schiera al via i migliori rappresentati del mezzofondo Italiano e sapevo che erano presenti alcuni atleti di grande caratura, come Francesco Bona che era l’atleta che temevo di più in quanto ha personali nettamente migliori dei miei. Senza temere nessun avversario ho semplicemente messo in atto la tattica precedentemente concordata con il mio tecnico Massimo Fucili, ovvero partire subito a un ritmo elevato e tenerlo cercando di fare più selezione possibile, in quanto provenendo dalla maratona temevo un eventuale arrivo in volata.”
In diverse gare si sono affrontati Francesco
Bona e Luca Parisi, sia su distanze di 10km come la Corsa di Miguel che in
Maratona come il campionato Italiano di Maratona presso Ravenna, ma pur essendo
più forte Francesco Bona, ultimamente Luca sta dimostrando una crescita di
performance sorprendente sulle diverse distanze continuando a fare Personal
Best sia in Italia che all’estero e riuscendo anche a far migliorare gli atleti
che allena come Chicca Falvo e Fabrizio Spadaro.
Cosa pensavi in gara?
“Ho affrontato la gara consapevole nei miei mezzi, e che l’allenamento
svolto nelle settimane dopo la maratona di Valencia fossero andate nel migliore
dei modi.”
C’è poco da pensare in gara, c’è solamente
la resa dei conti, si tratta di applicarsi al meglio con convinzione e fiducia
tenendo il ritmo di gara il più veloce possibile senza tentennamenti fino alla
fine e senza perdere di vista l’obiettivo prefissato e su cui si è lavorato
duramente e con impegno da soli e con l’aiuto di persone in gamba.
Avuto
dubbi, criticità? “Ho corso preoccupandomi principalmente di tenere
sotto controllo la respirazione e l’azione di corsa cercando di non esagerare
nei primi 5km, che sono passati velocissimi in meno di 15’, verso il 6° km
l’unico atleta che è riuscito a rimanere con me è stato proprio Francesco Bona,
poco dopo Ponte Milvio ho notato che quest’ultimo era in difficoltà e ho quindi
preso la decisione molto rischiosa di incrementare ancora di più il ritmo per
generare un minimo di distacco da amministrare in seguito. Circa un km e mezzo
dopo eccola Franca Falvo (Chicca) che urla a squarciagola di continuare a
tenere il ritmo elevato, che il secondo è ben distante!”
Una vera gara di squadra con un atleta in
campo contro tutti che ha gestito al meglio le sue forze in ascolto delle sue
sensazioni corporee e sapendo di poter osare meritandosi la vittoria grazie
anche a chi lo sostiene in gara e duranti gli allenamenti.
A chi la dedichi? “Chicca
mi dà una carica enorme! Lei ha un diabete che non la molla mai e non le
permette di correre come vorrebbe, le ho quindi promesso che ci avrei pensato
io a fare ciò che lei non poteva! Lei per certi versi ha una motivazione ben
più grande della mia, ma non avendo i mezzi fisici per realizzare ciò che
vorrebbe, e io provo una grande rabbia per questo, quando attacco il pettorale
alla canotta non lo faccio solo per me, ma anche per lei!”
Questa sembra essere una bella storia di
due persone umili e modeste che attraverso lo sport si conoscono e si aiutano
ognuno con le proprie risorse condividendo fatiche e gioie, partenze e arrivi,
allenamenti e momenti anche sereni.
Cosa cambia ora? “Cosa cambia
dopo la vittoria alla Corsa di Miguel? Assolutamente nulla, rimango il Luca che
tutti conoscono, disponibile, cordiale e alla mano che tutti conoscono, come lo
è il grande Giorgio Calcaterra, che prima di me ha vinto la corsa di Miguel nel
2001 come primo Romano.”
Questi sono gli atleti che vogliamo
tifare, semplici e vincenti, che trasmettono passione e serenità e anche
insegnamenti importanti senza darsi arie, atleti che sono performanti su gare
di 10km, maratone e anche ultramaratone.
A Londra cosa vuoi ottenere? “A
Londra voglio andarci per fare qualcosa di molto importante che lascerà tutti
senza parole.”
Sembra che non ti basta mai? “Mi piace correre e
sfidare i miei limiti sempre di più e aiutare gli altri con i miei consigli a
raggiungere i loro sogni.”
Da un po’ che seguo le gesta di Luca e oramai
non mi sorprendo più, so che non è un chiacchierone ma uno che sa quello che
fa, mette in pratica i suoi propositi e riesce a trasformare i suoi sogni in
realtà, uno alla volta, obiettivo dopo obiettivo.
Sembra che sei sempre nel
flow, in trance? In che modo ti aiuta Chicca Flavio? “Con la corsa non
ci vivo dato che non faccio parte di un gruppo militare e non ho nessuno
sponsor, corro solo perché mi piace farlo e delle volte mi chiedo chi me lo
faccia fare, e poi ripenso a Chicca, lei che vorrebbe correre veloce come me… a
Massimo Fucili, il mio coach che in me ci crede e spera che un giorno il mio
nome possa essere tra i maratoneti più forti in Italia, poi Paolo Perniciano il
mio fisioterapista anche lui ha tante speranze per me, poi tutte le persone che
in me vedono una fonte di ispirazione. Quindi i pensieri negativi se ne vanno e
cambio idea, infilo le scarpe da corsa per un altro allenamento e un’altra gara
e corro più veloce che posso!
Ed ecco che vinco la 21° corsa di Miguel!”
Grandissima testimonianza di un appassionato
di sport, corsa e fatica che riesce a emergere gara dopo gara rosicchiando
sempre più il suo personale avvicinandosi sempre più ai tempi dei più forti
maratoneti italiani, vedremo che riuscirà a fare nei prossimi mesi, lui e si
suoi allievi.
Un’intervista
a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di
correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo
Simone.
Editore:
Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data
di Pubblicazione: novembre 2022.
21163@tiscali.it +393804337230
Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta
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