A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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martedì 15 settembre 2020
Sofiia Yaremchuk, runner: Non mollare mai, tutti i sogni diventano realtà
Stefano Bonazzoli, basket: Giocare sempre utilizzando la testa
A volte lo sport diventa un ingrediente indispensabile nella vita della persona, come il pane, l'acqua, la pasta. di seguito Stefano, della Gamma Basket Segrate, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
giovedì 10 settembre 2020
Daniele Cappelletti: Corsa in salita in 24 ore, Monte di Mezzocorona
La data è stata fissata per il 17- 18 ottobre
Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net
Lo sport è una grande passione che permette di avere sempre allenati corpo e testa per focalizzarsi su obiettivi da raggiungere preparandosi e impegnandosi duramente imparando a convivere con la fatica e a gestire situazioni anche avverse e straordinarie. Di seguito Daniele racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
martedì 8 settembre 2020
Filippo Castriotta, secondo alla 100km Etna Extreme
Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net
Missione compiuta per Filippo Castriotta, podio all'Etna Extreme 100km. Seconda posizione conquistata in rimonta gli ultimi 7-8 km trail, era come correre il sentiero di scannamugliera dichiara all'arrivo dopo poco 10 ore.
Un obiettivo dichiarato e prefissato tempo fa. Nella mente questo suo obiettivo che dichiara è come una vittoria non solo sua ma anche della sua moglie Caterina Di Candia che era con lui alla partenza e dopo aver riposato in auto lo ha accolto al traguardo con emozioni forti e intense da parte di entrambi senza risparmiare lacrime di gioia e di fatica.
Un secondo posto che Filippo considera una vittoria, una promessa alla sua famiglia e ai suoi amici che lui dichiara portava tutti con se nella sua mente e nella sua testa che gli davano tanta forza ed energie per arrivare al traguardo e spingere gli ultimi chilometri.
domenica 30 agosto 2020
Hannah Copeland, runner: Soffro di non potere correre per quanto vorrei
Mi piace allenarmi, ho bisogno di muovermi
Psicologo, Psicoterapeuta
È importante e necessario accettare e sapersi organizzare quando succede qualcosa di improvviso e non controllabile che può destabilizzare la persona apportando dei cambiamenti importanti e a volte catastrofici. Di seguito Hannah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai gestito il periodo del COVID? “Mi dispiace tantissimo per le persone che hanno perso i cari a causa del virus e chi si è ammalata😔. Ho lasciato in fretta la mia camera affittata a Londra, i miei amici, il lavoro, tutto e sono venuta in Francia per essere con i miei genitori perché ero preoccupata per loro. Un viaggio strano, arrivata dovevo fare la ‘quarantena’, da sola per 2 settimane con gli uccelli! Ed eccomi qui, sono molto grata per l’opportunità di essere qui, ho potuto aiutare i miei, stare nella campagna, ma sono stata isolata - come molti, senza potermi allenare con amici e infortunata ancora (😖), quindi senza la possibilità di correre. Ho riscoperto lo yoga, 1 km per ripetute in collina con la bici, il silenzio e la musica della natura, gli uccellini, l’insegnamento online, comunicazione online con amici e (mal di testa 🧠 Zoom!) e la chiesa online! Ho parlato tantissimo con amici per telefono, soprattutto un’amica assistente sanitaria a Londra che aveva paura e ansia per il suo lavoro; ho provato a rassicurarla e pregare con lei. Mi sembrava così ingiusto che io ero al sicuro, tranquilla e lontana dalla città ma ho dovuto rispondere al mio cuore”.