mercoledì 16 dicembre 2020

Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia

 Matteo Simone 


Cosa spinge le persone a fare sport condividendo fatica, impegno ma anche sano divertimento? 

Semplice la risposta per chi lo sperimenta direttamente: lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in sé stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà. 

sabato 12 dicembre 2020

Domenico Anzini: Nel 1995 la 1^ maratona di Roma e non mi sono più fermato

Senatore maratone di Roma e Decano dei podisti abruzzesi 
Matteo SIMONE 

Non c’è un’età per iniziare a fare sport e non c’è un’età per smettere di fare sport. Si fa sempre in tempo per iniziare sperimentando benessere, gioia, fatica e a volte anche performance centrando obiettivi e raggiungendo mete e traguardi considerati sfidanti, difficili ma non impossibili se c’è impegno, costanza, fiducia in sé e soprattutto se si è resilienti e pronti ad affrontare, gestire e superare crisi, fatica, sofferenza. 

Di seguito Domenico, che ho conosciuto al Parco di Tor Tre Teste, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? “Il mio primo ricordo sportivo risale a quando avevo 12 anni e mi trovavo nel mio paese nativo abruzzese, Poggio Filippo di Tagliacozzo in provincia di L’Aquila. Volevo correre, con i grandi, 4 km durante la festa del paese. Allora mi accorsi che mi piaceva fare sport. 

Leonardo Mutti, Tennistavolo: Sogno realizzato oro ai campionati europei

Sogno da realizzare è diventare campione del mondo 
Matteo SIMONE 

Leonardo Mutti (Gruppo Sportivo Aeronautica Militare) ha vinto consecutivamente dall'anno 2005 all'anno 2013 il titolo di Campione d'Italia Giovanili nel singolo.

Ha partecipato ai Campionati Europei e Mondiali giovanili e assoluti, ha partecipato alle Olimpiadi Giovanili di Singapore, Campione d'Europa Istambul 2010 categoria Cadet, medaglia d'Oro Youth Top 10 Junior 2012 Bazau (Romania). 
Ha fatto parte delle rappresentative del Resto del Mondo contro la Cina e di quella Europea al Global Cadet Challenge.  2 Medaglia D'oro ai Campionati Italiani Assoluti Singolo (2016; 2015), Medaglia d'Argento al World Tour Belarus Open Minsk (Bielorussia) 2015, Medaglia di Bronzo ITTF WORLD TOUR QATAR OPEN DOHA (Qatar) 2016.  

Cosa c'è dietro una maratona? Un gran bel lavoro mentale

Matteo Simone


Il primo avversario da battere è se stessi, a volte ci si sente insicuri, non si crede sufficientemente in  stessi, si pensa che l’obiettivo sia irraggiungibile, ed allora il primo lavoro da fare è mentale, vedersi vincitore, sconfiggere le credenze negative, e poi la strada diventa più percorribile. 

Di seguito la testimonianza di Elena Casaro in risposta ad alcune mie domande:  Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Il giorno che ricordo come il più bello (fino ad ora…) della mia vita sportiva: nel 2013, quando sono arrivata 3.a assoluta alla maratona di Torino, facendo il personale di più di 4'. È stato un obiettivo sognato per 4 mesi e mezzo e voluto con tutta me stessa, e quel giorno è stato tutto perfetto, tutto ha girato come doveva girare e viverlo è stato pura magia oltre che sorpresa”. 

giovedì 10 dicembre 2020

Pablo Barnes: La gara più bella? La prima volta che vinsi il Cromagnon

Matteo SIMONE 

Pablo Barnes è un atleta Argentino che ha partecipato ai Campionati Mondiali di Ultra Trail, 85 km e 4.800 m di dislivello, che hanno avuto luogo in Portogallo nel 2016. 

In questo sport considerato anche estremo e non alla portata di tutti, bisogna essere cauti, è importante essere in contatto con il proprio corpo e le sensazioni corporee, ed è fondamentale approcciarsi con umiltà e gradualità. 
Di seguito Pablo ci racconta della sua gara e della sua passione per le lunghe distanze. 

Ciao Pablo, com'è stata la gara, hai avuto crisi? Eri riposato prima della gara? "La gara è andata bene, io ero un po’ stanco per i tanti chilometri fatti in tante gare quest’anno, però mi sentivo abbastanza bene, sono partito con calma ma più di quello non potevo anche se avessi voluto". 

Pietro Camporesi, canoa: Ho realizzato il sogno di partecipare a un'olimpiade

 La fatica fatta poi appaga sempre, soprattutto a livello mentale 
Matteo SIMONE 

Psicologo, Psicoterapeuta 
 

Pietro Camporesi (Società Aeronautica Militare) nel 2003, a 16 anni, ottiene la prima convocazione per gli Europei Junior. 
Dal 2007 gareggia nella Canoa Canadese biposto con Niccoló Ferrari. 
Nel 2012 conquista la Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani Valstagna (VI) 2012 C2-Slalom e partecipa alle Olimpiadi di Londra, in equipaggio con Niccolò Ferrari.  
Nel 2014 ottiene la Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani a Mezzana (TN) C2-Slalom. 
Nel 2015 si classifica al 6° posto ai Campionati Europei di Markleeberg (GER) C2-Slalom e Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani Valstagna (VI) C2-Slalom. 

lunedì 7 dicembre 2020

Orlando Pizzolato (1° New York Marathon 1984 e 1985) allena podisti amatori

Matteo SIMONE 

Più di 30 anni fa Orlando Pizzolato era un fortissimo maratoneta di livello internazionale e vinse per ben due volte consecutive la maratona di New York negli anni 1984 e 1985, vinse le Universiadi a Kobenel 1985 e la Venice Marathon nel 1988. 

Inoltre il 1986 arrivò 2° ai Campionati Europei di Stoccarda e 3° alla Boston Marathon. Arrivò 6° ai Campionati Mondiali di Roma nel 1987. 
Nel 1992, finita la carriera di maratoneta, ha iniziato ad allenare podisti amatori ed è rimasto nel mondo dello sport anche quale direttore responsabile della rivista mensile Correre, commentatore tecnico RAISPORT, giornalista collaboratore di diverse testate, consulente sportivo di aziende, consulente sportivo di Terramia Viaggi.
In questo periodo di incertezza e preoccupazione, dovute al COVID 19, ho fatto alcune domande a Orlando relativamente alla sua esperienza di atleta e allenatore.
Cosa toglie e cosa dà lo sport?Lo sport che io pratico ed ho praticato, la corsa di resistenza, dà maggior efficienza fisica ed anche una sorta di euforia mentale per il piacere di sentire il corpo in forma. A me non ha tolto nulla perché l'ho sempre praticato con piacere. In qualche occasione ho avvertito un senso di impegno mentale quando però non era solo uno sport amatoriale ma la mia professione”. 

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