La dedico a due persone
speciali, Antonio Rubino e Rosa Balzamo, i miei genitori
Matteo SIMONE
L'estate
sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,
soprattutto nel Gargano per conoscere tanti atleti, nuotatori e ciclisti,
runner e ultrarunner, camminatori e ultracamminatori e partecipare ad
allenamenti di nuoto, bici, corsa e camminate mattutine e serali, confrontandosi
anche con gli atleti locali.
Attraverso
risposte ad alcune mie domande, approfondiamo l’esperienza di Vito Rubino, un
super ultra triatleta.
Complimenti per il tuo triathlon “estremo” anomalo, com’è
nata l’idea? Volevo fare una traversata a nuoto da Baia delle Zagare a Manfredonia in
solitaria e senza alcun aiuto al seguito. Inoltre, non volevo coinvolgere
nessun mezzo motorizzato nell’impresa, neanche per raggiungere il punto di
partenza. Così ho pensato di andare in bici fino a Baia delle Zagare, la sera prima
della traversata, dormire sotto le stelle, e poi dopo la traversata a nuoto di
25km fino a Manfredonia, tornare correndo a Baia delle Zagare il giorno dopo,
per riprendere la bici. Quindi, il “triathlon” è nato in modo spontaneo.