giovedì 11 aprile 2019

Hannah Copeland: Ho imparato di nuovo a correre e a vivere pienamente


A volte si dice che la vita fa brutti scherzi, a volti dipende da noi il destino della nostra vita, sta a noi prendere in mano le redini della nostra vita e seguire direzioni per arrivare a destinazioni che vogliamo ottenendo successi, sperimentando benessere. Di seguito Hannah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Squadra di Hockey a scuola e università / U16 e U18 regionale in Inghilterra; Squadra di nuoto (età 10- 17 anni); equitazione competitiva; corsa campestre; triathlon (sprint/Olympic distanze non professionista). Corsa: da sola, non professionista, poi con squadra “Ealing Eagles” a Londra per 6 anni; pista: 1500m, 5 k, 10k, 10 miglia, mezza maratona; surf; yoga (20 anni).”

lunedì 8 aprile 2019

Francesca Canepa, ultratrail: Il mio cervello non vede confini, il mio corpo neanche


Francesca Canepa è una donna che ama correre in natura, ama sfidare i propri limiti un po’ per volta considerando l’importanza dell’aspetto mentale che permette al corpo di fare l’impossibile, quello che si vuole. 

Francesca sa che se non c’è passione, se non c’è motivazione non si va da nessuna parte, non ha senso avere il pettorale, meglio non presentarsi alla partenza di una competizione.
Ti puoi definire ultramaratoneta?Mi posso definire Ultrarunner, perché principalmente corro lunghissime distanze ma prevalentemente in natura, quindi condivido l’etichetta di Runner ma non quella di Maratoneta.” 

La mia quindicesima maratona di Roma 2019 per Sport Senza frontiere

La mia 55^ maratona/ultra per Sport Senza Frontiere
Matteo SIMONE

La mia quindicesima maratona di Roma, la prima maratona in assoluto la corsi proprio a Roma il 24/03/96. Tutto cambia, tutto passa ma sempre in gioco con lo sport, sperimentando, incontrando gente, nuovi e vecchi amici.

Ce l’ho fatta a portare a termine la mia 55^ maratona/ultra per Sport Senza Frontiere, il 7 aprile ho corso la mia 55^ maratona/ultra per raccogliere fondi destinati al progetto Joy Summer Camp, il Camp Sportivo Estivo a vocazione sociale, che oltre ad ospitare i bambini e ragazzi vittime del terremoto del Centro Italia di quasi tre anni fa, ospiterà anche i bambini dei quartieri di Genova colpiti dal crollo del Ponte Morandi.
Sport Senza Frontiere crede nello sport come un efficace strumento di cambiamento sociale e pertanto si adopera per garantire il diritto allo sport, renderlo accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo lì dove non c’è e diffonderne principi e valori. Cliccate qui per sostenere la mia iniziativa!

domenica 7 aprile 2019

Cosa c'è prima di una gara? Incontri, sensazioni, emozioni

 Matteo SIMONE


Lo sport regala emozioni uniche che ripagano la fatica condivisa partecipando a manifestazioni ed eventi; lo sport avvicina persone, culture e mondi; attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti. 

Lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, lo sport rimette al mondo facendo faticare con i più giovani.
Partecipare a una gara diventa un progetto, uno studio del territorio, della difficoltà, delle risorse personali possedute che ti possano permettere di portare a termine la gara.

Perché correre una maratona? Stancante? Brutto tempo? Fatica? Raffreddore?

La mia quindicesima maratona di Roma per Sport Senza frontiere

Ma è un giorno di festa se la prendi positivamente e resilientemente, senza fretta, passa tutto, osservi te stesso e gli altri, incontri vecchi e nuovi amici ma incontri anche te stesso approfondendo la conoscenza proprio nella fatica che no ti abbandona ma ti porta fino alla fine all'arrivo per ricordarti che c'è la puoi fare se vivi l'esperienza momento per momento senza deprimerti, senza pretese, senza giudizi.

E poi correre per una buona causa fa passare tutti i dolori, gli acciacchi, le paure. Per sport senza frontiere perché i ragazzi hanno bisogno di fare esperienza sportiva con validi progetti e validi educatori, operatori e psicologi. La mia quindicesima maratona di Roma, la prima maratona in assoluto la corsi proprio a Roma il 24/03/96. Tutto cambia, tutto passa ma sempre in gioco con lo sport, sperimentando, incontrando gente, nuovi e vecchi amici.

sabato 6 aprile 2019

Percorsi sportivi per i ragazzi che vivono in condizioni di emarginazione sociale

La mia 55^ maratona/ultra per raccogliere fondi destinati al progetto Joy Summer Camp

Sport Senza Frontiere sotto la guida di operatori qualificati e in collaborazione con una rete solidale di partner e associazioni sportive, organizza percorsi sportivi gratuiti per bambini e adolescenti che si trovano in una situazione di grave disagio sociale. La missione è l’inclusione sociale, attraverso lo sport, di bambini e ragazzi che vivono in condizioni socio economiche svantaggiate.

Per questo promuove l’inclusione, l'integrazione sociale e il benessere psicofisico per bambini e giovani svantaggiati, progettando e organizzando percorsi sportivi assistiti. Insieme possiamo riuscire ad aiutare i bambini e i ragazzi che vivono in condizioni di emarginazione sociale.


venerdì 5 aprile 2019

Elisa Tempestini: Spiragli di Luce e il Cross Trofeo città di Nettuno

Ogni progetto che realizziamo insieme a loro è un traguardo

L’Associazione “Spiragli di Luce”, operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si rivolge ai ragazzi diversamente abili e alle persone con disagi sociali promuovendo lo sviluppo e la diffusione d’attività sportive e socioculturali. Elisa descrive la sua associazione e la sua gara rispondendo ad alcune mie domande.

Come nasce l'Associazione “Spiragli di luce” e il Cross Trofeo città di Nettuno?Spiragli di luce nasce perché a Nettuno e ad Anzio nessuno aveva pensato allo sport per ragazzi disabili come integrazione e per abbattere le barriere dello Sport, e Trofeo città di Nettuno, gara podistica di solidarietà, è l'unica risorsa economica per continuare a finanziare i nostri progetti.” 

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