A volte si dice che la vita fa brutti
scherzi, a volti dipende da noi il destino della nostra vita, sta a noi
prendere in mano le redini della nostra vita e seguire direzioni per arrivare a
destinazioni che vogliamo ottenendo successi, sperimentando benessere. Di
seguito Hannah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso nella pratica
dell'attività fisica? “Squadra di
Hockey a scuola e università / U16 e U18 regionale in Inghilterra; Squadra di
nuoto (età 10- 17 anni); equitazione competitiva; corsa campestre; triathlon (sprint/Olympic
distanze non professionista). Corsa: da sola, non professionista, poi con
squadra “Ealing Eagles” a Londra per 6 anni; pista: 1500m, 5 k, 10k, 10 miglia,
mezza maratona; surf; yoga (20 anni).”
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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giovedì 11 aprile 2019
lunedì 8 aprile 2019
Francesca Canepa, ultratrail: Il mio cervello non vede confini, il mio corpo neanche
Francesca Canepa è una donna che ama correre in natura, ama sfidare i propri limiti un po’ per volta considerando l’importanza dell’aspetto mentale che permette al corpo di fare l’impossibile, quello che si vuole.
Francesca sa che se non c’è passione, se non c’è
motivazione non si va da nessuna parte, non ha senso avere il pettorale, meglio
non presentarsi alla partenza di una competizione.
Ti puoi definire ultramaratoneta? “Mi posso definire Ultrarunner, perché principalmente corro lunghissime
distanze ma prevalentemente in natura, quindi condivido l’etichetta di Runner
ma non quella di Maratoneta.”
La mia quindicesima maratona di Roma 2019 per Sport Senza frontiere
La mia 55^ maratona/ultra per Sport Senza Frontiere
Matteo SIMONE
La mia quindicesima maratona di Roma, la prima maratona in assoluto la corsi proprio a Roma il 24/03/96. Tutto cambia, tutto passa ma sempre in gioco con lo sport, sperimentando, incontrando gente, nuovi e vecchi amici.
Ce
l’ho fatta a portare a termine la mia 55^ maratona/ultra per Sport Senza
Frontiere, il 7 aprile ho corso la mia 55^ maratona/ultra per raccogliere fondi
destinati al progetto Joy Summer Camp,
il Camp Sportivo Estivo a vocazione sociale, che oltre ad ospitare i bambini e
ragazzi vittime del terremoto del Centro Italia di quasi tre anni fa, ospiterà
anche i bambini dei quartieri di Genova colpiti dal crollo del Ponte Morandi.
Sport Senza Frontiere crede nello sport come un efficace strumento di cambiamento sociale e pertanto si adopera per garantire il diritto allo sport, renderlo accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo lì dove non c’è e diffonderne principi e valori. Cliccate qui per sostenere la mia iniziativa!
domenica 7 aprile 2019
Cosa c'è prima di una gara? Incontri, sensazioni, emozioni
Matteo SIMONE
Lo sport abbatte muri e barriere anche
generazionali, lo sport rimette al mondo facendo faticare con i più giovani.
Partecipare a una gara diventa un
progetto, uno studio del territorio, della difficoltà, delle risorse personali
possedute che ti possano permettere di portare a termine la gara.
Perché correre una maratona? Stancante? Brutto tempo? Fatica? Raffreddore?
La mia quindicesima
maratona di Roma per Sport Senza frontiere
Ma
è un giorno di festa se la prendi positivamente e resilientemente, senza
fretta, passa tutto, osservi te stesso e gli altri, incontri vecchi e nuovi
amici ma incontri anche te stesso approfondendo la conoscenza proprio nella
fatica che no ti abbandona ma ti porta fino alla fine all'arrivo per ricordarti
che c'è la puoi fare se vivi l'esperienza momento per momento senza deprimerti,
senza pretese, senza giudizi.
E
poi correre per una buona causa fa passare tutti i dolori, gli acciacchi, le
paure. Per sport senza frontiere perché i ragazzi hanno bisogno di fare
esperienza sportiva con validi progetti e validi educatori, operatori e
psicologi. La mia quindicesima maratona di Roma, la prima maratona in assoluto
la corsi proprio a Roma il 24/03/96. Tutto cambia, tutto passa ma sempre in
gioco con lo sport, sperimentando, incontrando gente, nuovi e vecchi amici.
sabato 6 aprile 2019
Percorsi sportivi per i ragazzi che vivono in condizioni di emarginazione sociale
La
mia 55^ maratona/ultra per raccogliere fondi destinati al progetto Joy Summer
Camp
Sport
Senza Frontiere sotto la guida di operatori qualificati e
in collaborazione con una rete solidale di partner e associazioni sportive,
organizza percorsi sportivi gratuiti per bambini e adolescenti che si trovano
in una situazione di grave disagio sociale. La missione è l’inclusione sociale,
attraverso lo sport, di bambini e ragazzi che vivono in condizioni socio
economiche svantaggiate.
Per
questo promuove l’inclusione, l'integrazione sociale e il benessere psicofisico
per bambini e giovani svantaggiati, progettando e organizzando percorsi
sportivi assistiti. Insieme possiamo riuscire ad aiutare i bambini e i ragazzi
che vivono in condizioni di emarginazione sociale.
venerdì 5 aprile 2019
Elisa Tempestini: Spiragli di Luce e il Cross Trofeo città di Nettuno
Ogni progetto
che realizziamo insieme a loro è un traguardo
L’Associazione “Spiragli di Luce”, operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si rivolge ai ragazzi diversamente abili e alle persone con disagi sociali promuovendo lo sviluppo e la diffusione d’attività sportive e socioculturali. Elisa descrive la sua associazione e la sua gara rispondendo ad alcune mie domande.
Come nasce l'Associazione “Spiragli
di luce” e il Cross Trofeo città di Nettuno? “Spiragli di luce nasce
perché a Nettuno e ad Anzio nessuno aveva pensato allo sport per ragazzi
disabili come integrazione e per abbattere le barriere dello Sport, e Trofeo
città di Nettuno, gara podistica di solidarietà, è l'unica risorsa economica
per continuare a finanziare i nostri progetti.”
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