domenica 21 maggio 2017

Brenda bissa la vittoria alla Nove Colli running, gara di corsa a piedi di 202,4km



Anche in questa lunga gara di corsa è una donna la vincitrice assoluta come è già successo altre volte, già un po’ di tempo fa Lorena Brusamento è stata la vincitrice assoluta di una gara di corsa della durata di 24 ore, così come Simona Morbelli è stata vincitrice assoluta di un ultratrail di 100km, e così come la stessa Brenda l’anno scorso ha vinto in assoluto la nove colli running.

Insomma, l’ultramaratona si dimostra essere lo sport delle donne, più indicato per il genere femminile disposto ad affrontare lunghe e dure fatiche, ad essere paziente fino all’arrivo gestendo momento per momento situazioni di gara, così come la donna gestisce una gravidanza per nove mesi, momento per momento, affrontando tutte le eventuali difficoltà del lungo percorso di 9 mesi.

Ecco cosa scrive Brenda sul social all’arrivo della lunga impresa: “With a time of 21:21, 1st place overall male/female for the second consecutive year. Special thanks to my Coach Amanda Mcintosh, running partner SG, and the epic crew: Alina, Sabrina and Paolo. And now I'm seated at a gelateria where I'm about to enjoy 5 flavors of gelato and prosecco. (Con un tempo di 21:21 ho finito prima assoluta, per il secondo anno e più importante con il mio cuore nelle mie mani. Un ringraziamento speciale per la mia allenatrice Amanda Mcintosh, partner in corsa SG e l'equipaggio epico: Alina, Sabrina e Paolo. Adesso sto seduta dentro un gelateria dove mangerò 5 gusti, e prosecco. Grazie dal cuore a tutti.)”

Guajardo Brenda bissa la vittoria dell'anno scorso arrivando 1° Classificato Assoluto con un tempo di 21h 21' 15'' e precede di più di due ore Placucci Nicola, 2° Classificato Assoluto con un tempo di 23h 34' 12''. Già l’anno scorso Guajardo Brenda (USA) vinse il titolo di Uomo d’acciaio, impiegando 20h 20′ 15” per percorrere 202,4 km ed arrivando al traguardo 20′ prima di Borlenghi Federico 20h 41′ 08”.

Brenda è fortissima, è una specialista, al terzo anno ce l’ha fatta ad arrivare prima ed al quarto anno ha confermato la sua performance, leggerissima, minuta, resistente, corre sempre ma ha anche tanta assistenza, in bici, in macchina, complimentissimi a lei.

sabato 20 maggio 2017

Autoefficacia e resilienza negli sport di endurance

Matteo Simone 
 

Resilienza ed autoefficacia per non arrendersi mai e per raggiungere i propri obiettivi. 

Gli atleti sperimentano sicurezza nel riuscire a portare a termine tali competizioni estenuanti, sentono di valere, di avere forza mentale, di saper prendere decisione, di sentirsi leader, aumenta autoefficacia nell’ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri, si scopre di possedere capacità insospettate.
Di seguito alcune testimonianze, per esempio Alberto Ceriani, atleta non vedente capace di portare a termine un Ironman ecco come risponde alla domanda Cosa ti spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici?La soddisfazione di vedere che nonostante i miei impedimenti fisici posso farcela.”

Si riconoscono i limiti mentali, e quindi la possibilità di andare avanti superando i blocchi mentali, e percorsi non solo lungo strade e sentieri ma anche dentro se stessi, una ricerca interiore attraverso la lunga corsa, le lunghe distanze.

Aspetto mentale in ambito sportivo: Superare limiti e raggiungere obiettivi

Matteo SIMONE 

Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l'entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche.

Gli atleti mettono in conto l’allenamento mentale soprattutto quando si tratta di raggiungere obiettivi difficili e sfidanti dove bisogna sapere osare senza strafare, bisogna andare avanti con il corpo, mente e cuore, dove bisogna fare sport sperimentando sia benessere che performance.

Nove Colli Running, una gara di corsa a piedi della distanza di 202,4 km


 
Se hai un sogno, se ti sei messo in testa degli obiettivi a cui tieni, fai di tutto per trasformare i sogni in realtà, ti documenti, ti impegni, segui gli amici più esperti, se non riesci all’inizio non molli ma ci riprovi più determinato, con più entusiasmo e sempre con il sorriso e la serenità.

Anche in questa lunga gara di corsa è una donna la vincitrice assoluta con un tempo di 21h 21' 15'' e precede di più di due ore Placucci Nicola, 2° Classificato Assoluto con un tempo di 23h 34' 12''. Già l’anno scorso Guajardo Brenda (USA) vinse il titolo di Uomo d’acciaio, impiegando 20h 20′ 15” per percorrere 202,4 km ed arrivando al traguardo 20′ prima di Borlenghi Federico 20h 41′ 08”.

Insomma, l’ultramaratona si dimostra essere lo sport delle donne, già un po’ di tempo fa Lorena Brusamento è stata la vincitrice assoluta di una gara di corsa della durata di 24 ore, così come Simona Morbelli è stata vincitrice assoluta di un ultratrail di 100km, e così come la stessa Brenda l’anno scorso ha vinto in assoluto la nove colli running.
 

Ada Nardin, non vedente: Spero di arrivare a correre 10 km senza fermarmi



Gli obiettivi si costruiscono partendo da una passione e una motivazione, ma a volte si costruiscono partendo dall’essere coinvolti da qualcuno in un’attivtà. Per costruire l’obiettivo dopo una prima fase di conoscenza e sperimentazione dell’attività si scopre se piace, se è qualcosa da poterci dedicare tempo e poi bisogna impegnarsi per raggiungere l’obiettivo che ti porta a sperimentare, una volta raggiunto, gioia e soddisfazione, sorpresa e tanto altro.

Di seguito Ada Nardin ci racconta la sua esperienza di praticante di diversi sport tra i quali anche la corsa con il progetto Achilles International.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Quando raggiungo un obiettivo mi sento molto soddisfatta ma non ho mai pensato di sentirmi una campionessa!”

Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “A scuola ed in palestra all’inizio, soprattutto per migliorare la forma fisica in generale, e poi la pratica di alcune discipline sportive specifiche: Oltre alla corsa, ho sempre nuotato e pattinato ma sono anche stata velista ed da qualche anno gioco a baseball.”

Quali sono i fattori e le persone che hanno contribuito al benessere e performance nello sport? “Chiaramente i miei insegnanti, la personal trainer, e gli allenatori. I fattori sono stati il dinamismo e la voglia di sperimentarmi anche se ammetto di non essere un’agonista.”

C’è sempre un incontro tra chi propone e coinvolge e chi è disposto a sperimentarsi, in genere sono gli educatori, genitori, allenatori che propongono e i ragazzi o gli adulti possono essere disponibili a mettersi in gioco, provare, sperimentare e notare se si tratta di qualcosa di accattivante da poter continuare a pratica e appassionarsi per costruire una meta o obiettivo da raggiungere che può essere anche semplicemente il dimagrire o mantenersi in forma o partecipare a qualche competizione sportiva.

giovedì 18 maggio 2017

E’ sempre il momento per iniziare, non aspettare il momento migliore

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

ORA è il momento per salire sul treno dell'attività fisica, è sempre il momento per iniziare, non aspettare il momento migliore. Sport è anche solidarietà, inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo sport che dà ma a volte toglie, lo sport come rete sociale, fidarsi è affidarsi.

Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l'entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche.

Simona Morbelli vince la 100km del Tor des Chateaux 2017

Matteo Simone 

Alla 100km del Tor des Chateaux non è un atleta di sesso maschile a vincere la gara ma la signora Simona Morbelli, e questo è successo in occasione della festa della mamma. 

L’unico avversario che poteva impensierirla era Giuliano Cavallo che si è dovuto fermare quando mancavano meno di 20 km per problemi di crampi.
Di seguito la classifica femminile e maschile della 100km. 1° Simona Morbelli (1° Assoluta), 2° Annalisa Faravelli, 3° Alessandra Joly, 4° Enrica Bosonin, 5° Alide Foudon, 6° Carmela Vergura, 7° Benedetta Grisone,  8° Federique Trumeau, 9° Rina Gemelli, 10° Lolita Bizzarri.
Il vincitore tra gli uomini è Nicolas Statti che precede 2° Maxim Neganov, 3° Fabrizio Fiorito & Ugo Perucca, 5° Angelo Ferrari, 6° Rudi Perruquet, 7° Sergio Minoggio, 8° Gian Andrea Schiavi, 9° Enrico Colajanni, 10° Fabrizio Galloni.

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