domenica 19 aprile 2020

Non molliamo, torneremo a far correre anche gli atleti con disabilità visiva


Siamo tutti coinvolti, milioni di persone e alcuni non reggono lo stress, il dolore, la privazione, la costrizione, la mancanza di libertà. 

Non molliamo, torneremo anche a far correre atleti con disabilità visiva.
Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono quasi impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per dedicarsi a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti un miglioramento della prestazione sportiva e del benessere della persona non vedente ma diventa anche una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri, provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sullo stesso respiro, sulla sua fatica, sui suoi ritmi, e la competitività e il benessere oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo, di squadra.

sabato 18 aprile 2020

Barbara Garbagnati: Mi faccio seguire da un allenatore, per la mente ci penso io

Ritengo che nello sport sia indispensabile allenare anche la mente oltre che il fisico
Matteo SIMONE

La vita è bella perché è molto ricca, complessa, complicata e attraversa tantissime fasi da quando si nasce in poi, a iniziare dal gioco, dal bisogno dell’altro, dallo sport che a volte diventa un aspetto essenziale nella vita di una persona sia come pratica, come insegnamento, come lavoro.

Barbara racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport?Sì, sia quando ero agonista sia ora che non lo sono più”.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Diploma Royal Academy di danza classica – atletica leggera a buoni livelli – calcio a 11 serie C - ora runner”.

Alex Tucci: Mentre corro sogno ad occhi aperti e con le gambe che girano

Il mio sogno più grande è quello di indossare la maglia azzurra
Matteo SIMONE 

Lo sport non è solo fatica ma tanto altro, si sperimenta libertà ed evasione soprattutto con la pratica di sport di montagna dove si è a contatto con la natura e tutto ciò che comporta dai colori ai suoni, viste mozzafiato, sensazioni incredibili e straordinarie che fanno apprezzare appieno la vita. 

Di seguito Alex, dell’ASD Gruppo Podistico Il Crampo, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, mi capita spesso, negli allenamenti, quando mentre corro sogno ad occhi aperti e con le gambe che girano. Mi assento nei miei pensieri immaginando trionfi e grandi emozioni. Sono momenti davvero speciali. Se dovessi fare riferimento ad un unico evento, mi verrebbe da dire quando ho corso la mia prima Ultra Trail nel 2016 al Trail Sacred Forest 80km 4500 mt D+. Arrivai sorprendentemente 2° assoluto e quel giorno, è stato per me davvero speciale”.

venerdì 17 aprile 2020

Ilaria Tersigni: Fin da subito ho iniziato ad amare lo sport, la corsa e le gare

Le donne sono creature dalla forza di volontà incredibile
Matteo SIMONE 

Lo sport si può scoprire in tenera età ma poi non si sa se la passione e la motivazione restano costanti, aumentano o diminuiscono. 

E' importante fare quello che si sente di fare senza imposizioni, senza pressioni ma con la libertà di mettersi in gioco, di sperimentarsi e di crearsi un proprio futuro.
Ilaria, mezzofondista dell’Asd Romatletica Footworks, di seguito racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a vivere nel mondo della corsa che ero piccolissima, seguivo i miei genitori atleti in giro per l’Italia che conquistavano i titoli italiani Master di atletica e non vedevo l’ora di poter seguire le loro orme perciò fin da subito ho iniziato ad amare lo sport, la corsa e le gare. Mia madre è stata la mia prima allenatrice ed ero iscritta alla società di atletica fondata da mio padre: Atletica Castello Sora. Dopo pochi anni però ho lasciato tutto in quanto lo stress delle gare era diventato per me insostenibile. 

Rosita Rella: Ho iniziato a fare sport per perdere peso, sono partita da 120kg

Lo sport mi ha cambiata totalmente la vita, fisicamente ma soprattutto psicologicamente
 Matteo SIMONE

Si fa sempre in tempo a cambiare stile di vita e abbracciare uno sport che cambia la vita, fa rinascere, fa apprezzare ogni giorno e ogni fatica che porta al traguardo, diventando sempre più convinti e performanti. 

Di seguito l’esperienza di Rosita attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a fare sport per perdere peso, sono partita da 120kg verso i 48,3kg di oggi”.

Possiamo dire che Rosita, attraverso lo sport, ha tirato fuori da sé 2 terzi di sé superfluo, trasformandosi in un’atleta che ama la vita e la fatica che trasforma sogni in realtà raggiungendo mete e obiettivi prestigiosi.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?Lavoro nello sport e ai miei allievi e ai miei clienti dico sempre ‘Che lo sport va di pari passo con la vita’”. 

giovedì 16 aprile 2020

L’attività fisica quale fattore trainante per il benessere e la salute delle popolazioni

Matteo SIMONE - Psicologo, Psicoterapeuta

L’attività fisica promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.

Benessere significa sentirsi bene, stare in forma, sapersi relazionare. Si tratta di una salute fisica e mentale, perché fisico e mente sono in relazione, corpo e mente funzionano insieme, sono alleati, se sta bene l’uno l’altro sta meglio, le due parti hanno bisogno di sperimentare benessere insieme, se sei disposto a metterti in movimento sei più propenso ad affrontare problemi, situazioni, persone. Ti senti più sicuro, coraggioso, fiducioso.

mercoledì 15 aprile 2020

Per mantenersi in buona salute con l’attività fisica basta poco


Bisogna andare avanti con coraggio, fiducia, speranza e resilienza. Abbiamo tanti progetti, sogni, mete, da portare a compimento. 

La vita può durare 100 anni ma anche un attimo, come un sorriso, un pianto, una caduta. Accorgiamoci di essere vivi, di essere sopravvissuti notando il nostro respiro, il cuore che palpita, la nostra pelle.
È dura davvero facciamo del nostro meglio e seminiamo bene, creiamo comunità resilienti che diano buoni esempi e buone prassi. Bisogna essere pazienti e fiduciosi e aspettare tempi migliori per potersi allenare e scegliere una prossima gara, c’è tempo per tutto, ora la priorità è sopravvivere e vivere nel miglior modo possibile, poi si vedrà.

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