domenica 13 ottobre 2024

Simona Sagoni: Devi sempre avere quel mordente per arrivare ai tuoi obiettivi

 Se ti senti arrivato perdi la tua centratura 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta 
 
Nella vita bisogna avere sempre stimoli, obiettivi, mete, progetti sfidanti, difficili ma non impossibili che creano entusiasmo e le condizioni migliori per organizzarsi prepararsi, allenarsi per trasformare sogni in realtà.
 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Simona (ASD Atletica la Sbarra) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Il mio background è abbastanza lungo e posso affermare che lo sport mi ha regalato numerose skills. Ho iniziato con il pentathlon moderno dopo aver visto in TV vincere l'oro olimpico Daniele Masala a Los Angeles 1984. Ringrazio mia madre che uscita da scuola tutti i pomeriggi mi accompagnava al Centro Giulio Onesti per fare 2/3 discipline al giorno.
Poi il passo al triathlon è breve, avendo un papà che all'epoca faceva le maratone, vinco parecchie gare, mi tolgo belle soddisfazioni ma la frazione di ciclismo era il mio forte quindi mi aumenta la passione per il ciclismo tanto da provare l'ebbrezza di correre solo in bici da pro. Il disco arriva per ultimo ma non certo per importanza, anzi è una disciplina fantastica nella sua complessità. 
Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? 
Nessuno ancora mi ha redarguito. Sanno che lo sport è importante per vari aspetti, anzi ringrazio sempre i miei genitori che hanno fatto sì che crescessi con la cultura di sport e scuola (binomio ancora oggi complicato per i giovani agonisti). 

Risulta essere importante avere un percorso sportivo vaio fin da piccoli, mettendosi in gioco e scoprendo proprie caratteristiche, capacità e qualità e soprattutto apprendendo a stare con gli altri, confrontarsi, competere. Importante è anche avere persone, che siano familiari o insegnanti che agevolino una pratica sportiva e che sostengono fin da piccoli a fare sport sapendo che risulta essere una grande palestra di vita, sviluppando aspetti necessari e importanti quali la responsabilità, la fiducia, stabilire obiettivi, organizzare allenamenti. 
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? Mai, perché se ti senti arrivato perdi la tua centratura...devi sempre avere quel mordente per arrivare ai tuoi obiettivi, ma sono molte le occasioni in cui sono stata realmente fiera di me.
Una quando facevo pentathlon mi portarono a fare i Campionati Italiani di scherma nella spada, mi sembra accorpati allievi/junior. Ricordo, mi sentivo così piccola mentre vedevo divise di fiamme oro e carabinieri...ebbene io che tiravo di scherma da pentathleta, quindi meno di loro, non solo superai tutti i gironi del torneo, ma riuscii ad arrivare ai quarti di finale! 
Nel ciclismo mi ci sono sentita spesso fiera di me e della mia fatica, poiché 25 anni fa erano veramente tante le reticenze verso uno sport purtroppo considerato ancora maschile. Molti uomini non sempre accettavano il fatto che, soprattutto grazie alla mia cilindrata da passista veloce e alle leve lunghe, riuscivo a tenergli testa soprattutto in pianura viaggiando a medie importanti per molti km. Il fatto poi che non fossi pesante, brevilinea e mascolina li imbestialiva ancora di più! Quanti bocconi amari ma quante soddisfazioni prese...purtroppo ancora oggi nel ciclismo e in alcuni sport le donne sono molto penalizzate. Quanti aneddoti avrei! Nel 2024 non si può parlare ancora di quote rosa nello sport. 
La tua situazione sportiva più difficile? 
Tante, avendo fatto molte competizioni e molti sport ma ne sono uscita sempre con il giusto mix di fatica, fermezza mentale e capacità almeno di tentare di cogliere i lari positivi da ogni situazione di potenziale pericolo. Cerco di cogliere miglioramenti e insegnamenti anche se non è sempre semplice. 

Grandissima esperienza sportiva per Simona che inizia a giocare e competere già da piccola con i giganti dei Gruppi Sportivi militari facendo del suo meglio e ottenendo risultati prestigiosi e spesso tra le prime classificate ma anche tante vittorie, bellissime soddisfazioni che restano in memoria, nel cuore, nella mente, su eventuali foto o articoli e riviste. 
Un episodio curioso, divertente, triste del tuo sport? Sono numerosi avendo praticato molti sport. Forse uno eccolo...gara di gran fondo di ciclismo, 140 km su e giù per la Ciociaria con partenza unica uomini e donne. Arrivo prima tra le donne al traguardo insieme a un folto gruppo di uomini...beh superato l'arrivo alcuni di loro hanno cominciato a insinuare che io per essere arrivata con quel gruppo non avessi fatto tutto il percorso. Per fortuna alcuni che si allenavamo con me e mi conoscevano bene, sono intervenuti prima che me li divorassi, estremamente triste come atteggiamento. Alla premiazione il primo premio per primo uomo e prima donna era previsto uguale, ossia un piccolo televisore e una coppia di cerchi in alluminio. Chiaramente mi hanno premiato con una targa. Che dire, triste? No, squallido. 
Quali capacità e caratteristiche possiedi nel tuo sport? 
Il lancio del disco è disciplina estremamente complessa e tecnica. Caratteristiche che mi aiutano sono la testardaggine, passione, voglia di imparare sempre e una buona intelligenza motoria che mi permette di focalizzarmi sulla tecnica e applicare le correzioni (escludendo quest'anno in cui mille peripezie mi hanno fatto saltare i piani, ma va bene così lo stesso). 
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Si in alcuni casi può essere una chiave di sblocco utilissima. D'altronde gli atleti d'élite hanno una squadra dietro composta da osteopati, fisioterapisti, ecc. diciamo che anche la mente va curata e preservata come qualsiasi altro muscolo. 
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Gli infortuni e gli stop fanno parte del gioco. L'esperienza è la consapevolezza di poter dare il meglio di me in quel preciso contesto e in quel preciso istante. Il resto lo fa il divertimento e la passione. 
Cosa hai scoperto di te stessa nello sport? La disciplina e il rispetto per i sacrifici. 

Per eccellere nella vita e nello sport è importante avere tantissima motivazione e passione elevata per quello che si fa, impegnarsi duramente, costantemente con fiducia, con la consapevolezza che la fatica paga e che si apprende da ogni situazione che sia di vittoria o di sconfitta, serve tutto per conoscersi meglio e migliorare sempre di più. 
Quali allenamenti mentali utilizzi?
 
Il disco è estremamente difficile. È un gesto atletico che dura circa 2sec e mezzo, per cui: 'o sei dentro o sei fuori, o indovini o non indovini'. Se sbagli non hai nessuna possibilità di recuperare l'errore o aggiustare il tiro. In quei 2 secondi devi essere rilassato ma concentrato al massimo (ed è un mix non sempre gestibile). Io cerco solo di concentrarmi sul gesto tecnico ma nel contempo avere la leggerezza per godermi un bel lancio lungo e divertente. 

Molto interessante e utile la testimonianza di Simona, bella la sua definizione: ‘rilassata ma concentrata’, in effetti sarebbe opportuno avere un approccio meditativo nelle cose che si fanno, con fiducia, leggerezza, ma allo stesso tempo con intenzione, focalizzazione, concentrazione, centrati proprio in quel momento. 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? Divertirmi, migliorare ancora la tecnica e riprendere un buon ritmo di allenamenti che quest'anno non ho avuto. Ho ancora margini tecnici da limare e non vedo l'ora. Spero di ripetere insieme a mio padre Roberto i 5 titoli italiani del 2022 …sarebbe di nuovo divertente e singolare, stesse gare e stesso metallo vinto. 

Non si finisce mai di imparare, si può sempre migliorare curando altri aspetti che non si è considerato prima, ma soprattutto oltre alla fatica e ai sacrifici è indispensabile
divertirsi anche in ogni cosa che si fa, qualsiasi progetto che si porta vanti. E Simona ha dalla sua parte il papà meno giovane di lei ma altrettanto atletico, competitivo, resiliente e pluricampione italiano come lei stessa, e insieme possono ancora dire la loro. 
Come vivi il pre-gara, gara e post-gara? Quali sono gli ingredienti del successo?  Con il giusto equilibrio, esperienza e voglia di mettersi in gioco prima di tutto con se stessi. Ritengo che sia importante a tutte le età. 
A quale personaggio ti ispiri? In realtà a nessuno. Penso a prendere il buono da ogni esperienza e poi penso a me perché sono molto pretenziosa con me stessa ...è sempre stato il mio difetto e il mio pregio. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 – 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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