martedì 8 ottobre 2024

Grégoire Chevignard: La tua gara più estrema o più dura? Tor des Géants

 Votre course la plus extrême ou la plus dure? Tor des Géants
Matteo Simone
 

Il Tor des Géants è una gara di endurance trail di 330 km e 24.000 m D+. Tempo massimo: 150 ore. Partenza e arrivo: Courmayeur - Valle d’Aosta.

Tra l’11 e il 18 settembre 2016, Grégoire ha portato a termine il Tor des Géants in 6 giorni 3h19’09”. Il vincitore fu Oliviero Bosatelli 3 giorni 3h10’22”, precedendo i due spagnoli Oscar Perez Lopez  3 giorni 9h14’50” e Pablo Criado Toca 3 giorni 11h40’10”. Tra le donne vinse Lisa Borzani (settima assoluta)  3 giorni 19h09’44”, precedendo la canadese Stephaine Case  4 giorni 2h15’27” e la francese Maria Semerjian 4 giorni 4h18’42”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Grégoire attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come ti definisci nello sport? Amatore senza illusioni sul suo livello (finisher, concorrente non serio).
La gara in cui hai vissuto le emozioni più belle? Tor des Géants.
La tua gara più estrema o più dura?
Tor des Géants.
Hai sperimentato il limite nelle tue gare? Ho scoperto limiti fisiologici che nessun'altra attività mi aveva permesso di toccare. Esempio, le allucinazioni legate alla privazione del sonno.

Certe gare sono davvero dure e impegnative, della durata di più giorni con poche ore di sonno e a volte entrano in gioco le allucinazioni che fanno immaginare di vedere, sentire ciò di cui si ha bisogno e bisogna essere molto attenti a essere focalizzati sul percorso, cercando di non perdersi, continuando ad andare sulla retta via, nutrendosi e utilizzando attrezzatura adeguata.
Pensi che lo psicologo sia utile nello sport? Sì, per qualcuno che si definisce almeno in parte per i suoi risultati sportivi e che è psicologicamente coinvolto nelle sue prestazioni. Non per un amatore che ha un approccio più sport-tempo libero.
Sogni realizzati e da realizzare? Da realizzare: attraversare a nuoto la Manica; attraversare l'Atlantico a remi.

La disciplina di endurance mette a dura prova l’atleta che diventa sempre più consapevole, auto efficace e resiliente al punto di cercare sfide sempre più difficili e sfidanti ma non impossibili da portare a termine.
Prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine?
Campionati mondiali di corsa di 6 giorni a medio termine (maggio 2025).
Ti ispiri a qualcuno? Sempre meno.
Cosa dicono la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi colleghi di lavoro, i tuoi fan? Che la mia pratica sportiva è straordinaria. Poi li chiedo su quale sia la norma: la media delle pratiche della popolazione o un ideale di comportamento. E poi di collocare la mia e la loro pratica sportiva su ciascuna delle due scale ‘normali’.

Gli ultramaratoneti fanno davvero cose straordinarie al di là anche dell’immaginazione , ore e ore di corsa ma anche giorni e giorni da percorrere a piedi partecipando a gare molto bizzarre.
Cosa offre e cosa toglie lo sport? Porta serenità. Toglie tempo da trascorrere con gli altri.
Quali sono gli ingredienti per il successo? Disponibilità psicologica per poter praticare sport.
Segui un piano di allenamento, programmi gli allenamenti? A volte.
Gli allenamenti più importanti? I miei preferiti: le uscite lunghe e a bassa intensità.

Per preparare gare di ultramaratona bisogna abituarsi e adattarsi a correre per tanti chilometri a un’andatura costante ma non veloce, importante è che si avanza sempre fino alla fine, fino all’arrivo, fino al termine di una competizione.
Cosa hai scoperto del tuo personaggio praticando sport? Che mi è possibile smettere di pensare e coltivare una certa serenità.

Segnalo due link Amazon a libri che Grégoire Chevignard ha scritto sulla corsa (di cui uno sul Tor):
Tor des Géants: Trail Ultime – 1 febbraio 2017.
De mon canapé à la course la plus dure au monde (Dal mio divano alla corsa più dura del mondo), 28 marzo 2018.

Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
 
Grégoire Chevignard: Votre course la plus extrême? Tor des Géants
La tua gara più estrema o più dura? Tor des Géants
Matteo Simone
 
Comment vous définissez-vous sportivement?
Amateur sans illusion sur son niveau (finisher, pas concurrent sérieux).
La course où vous avez vécu les plus belles émotions? Tor des Géants.
Avez-vous connu la limite dans vos courses? J’ai découvert des limites physiologiques qu’aucune autre activité ne m’avait permis de toucher. Par exemple les hallucinations liées à la privation de sommeil.
Votre course la plus extrême ou la plus dure? Tor des Géants.
Pensez-vous que le psychologue est utile dans le sport? Oui pour quelqu’un qui se définit au moins en partie par ses réalisations sportives et qui s’investit psychologiquement dans ses performances. Non pour un amateur qui a plus une approche sport loisir.
Des rêves réalisés et à réaliser? À réaliser: traversée de la Manche à la nage; traversée de l’Atlantique à la rame.
Quels sont les prochains objectifs à court, moyen, long terme? À moyen terme championnats du monde de 6 jours de course à pied (mai 2025).
Êtes-vous inspiré par quelqu’un?
De moins en moins.
Que disent votre famille, vos amis, vos collègues de travail, vos fans? Que ma pratique sportive est hors norme. Je les interroge alors sur ce qu’est la norme: la moyenne des pratiques de la population ou un idéal de comportement. Et ensuite de placer ma pratique sportive et la leur sur chacune des deux échelles «normales».
Qu’est-ce que le sport apporte et qu’est-ce qu’il enlève? Il apporte de la sérénité. Il enlève du temps à consacrer aux autres.
Quels sont les ingrédients du succès? La disponibilité psychologique pour pouvoir s’adonner au sport.
Suivez-vous un plan d’entraînement, planifiez-vous des entraînements? Parfois.
Les entraînements les plus importants? Ceux que je préfère: les sorties longues à faible intensité.
Qu’avez-vous découvert sur votre personnage en faisant du sport? Qu’il m’est possible de cesser de penser et de cultiver une certaine sérénité.
Je partage deux liens Amazon vers des livres que Grégoire Chevignard a écrit
sur la course à pied (dont un sur le Tor):
Tor des Géants: Trail Ultime – 1 février 2017.
De mon canapé à la course la plus dure au monde, 28 mars 2018.

Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

 

Nessun commento:

Translate