mercoledì 9 aprile 2014

Sognare di diventare un campione dal sangue puro

Nel libro Doping. Il cancro dello sport vi è il Capitolo 4 dedicato ai Messaggi contro il doping, tra i quali il Progetto “Purosangue” per dire un NO forte al doping.
Il cortometraggio PUROSANGUE, La pellicola appena nata sarà solo la prima pietra di un progetto con al centro l’atletica vera, quella pulita.
Un grande evento di una persona speciale che ha fatto dello sport uno stile di vita sana.
Il grande Max Monteforte che ha all’attivo tanti obiettivi già raggiunti ma che ha tanta voglia di fare per se stesso ma anche per gli altri. Un ragazzo educatissimo, sensibile e pulito nei modi e nelle attività che svolge, ha deciso di cimentarsi in qualcosa di impegnativo ma fattibile per lo più con il sostegno di altri.
L’intento di Max e del suo prodotto è un chiaro messaggio contro il doping ed a favore della fatica, dell’impegno, della fiducia in se stessi, di una forte motivazione in quello che si vuole raggiungere ma non a tutti i costi quindi essendo disposti anche a rinunciare.

martedì 1 aprile 2014

Tornare dai momenti difficili, dalle sconfitte e dagli infortuni

Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo diverso.
William Hart  (1)

 Lo dice anche SHARAPOVA: “E’ facile avere solo successo, ma in realtà è quante volte sei in grado di tornare dai momenti difficili, dalle sconfitte e dagli infortuni che definiscono l’atleta che sei”. (2)
Se un atleta è fortemente motivato nel voler praticare il suo sport che comporta lavori, sacrifici, rinunce, affronterà le sconfitte a testa alta, complimentandosi con se stesso per quello di buono che è riuscito a fare finora, complementandosi con l’avversario per la bravura dimostrata in quell’occasione, anche perché prima o poi lo trovi uno più forte o che comunque riesce a batterti; in questo caso un aspetto importante del vero campione è la resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo”, che sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia riscattarsi, di far meglio, di migliorare gli aspetti, le aree in cui ha mostrato carenza; il concetto di resilienza è presente anche nelle persone che subiscono traumi, quelli che possiedono questa caratteristica non vanno incontro a stress acuti, o disturbi post traumatici di stress, ma ne escono più forti, con un valore aggiunto.
L’atleta può sentirsi soggetto attivo nel definire un piano di ripresa, di ripartenza, sviluppare un piano per un’azione futura efficace può individuare le risorse occorrenti da pontenziare, sia personali che esterne, allenatore, fisioterapista, psicologo, medico.

Meditare per arrivare a grandi traguardi, nella vita e nello sport

La maratona è una prestazione sportiva di lunga durata, in genere i campioni impiegano poco più di due ore di tempo, mentre il tempo massimo può essere anche di 7-8 ore.
Ogni concorrente deve sapere come gestire le proprie energie per portare a termine la competizione nei tempi prefissati.
Tanti sono i fattori che possono influenzare l’atleta nella sua prestazione. E’ difficile gestire la gara in quanto può accadere che prima di arrivare al traguardo si può incontrare il cosiddetto “muro” che consiste in un punto dove l’atleta sente di non avere più le energie per continuare la sua prestazione all’andatura prefissata.
In questi casi come si può fare a superare il muro. Ci si può avvalere della meditazione, di un allenatore interno, di un riesame di un precedente successo.
Come utilizzare la meditazione?

lunedì 31 marzo 2014

Presso Libreria assaggi si presenterà il libro “O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia”

Mercoledì 23 Aprile 2014, alle ore 19:30
Libreria Assaggi Via degli Etruschi, 4 Roma - zona Via Tiburtina

“O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport”, Aras Edizioni, 2014.

Modera Erika Graci, psicologa

Intervengono
Alessandra Penna , Ingegnere , responsabile dell'associazione Astrambiente Sport e responsabile sport dell'istituto universitario SSML San Domenico. http://astrambientesport.blogspot.it 

Prepararsi al cambiamento

Per decidere di fare dei cambiamenti nella propria vita è importante consierare di essere disposti a rispondere affermativamente a quattro domande ed a illustrare le motivazioni a tali risposte considerando anche il “come” e non solo il “perché”.
Quindi, passando alla fase delle domande, la prima affermazione da considerare è:  “desidero cambiare”. E’ importante farsi carico di questa decisione, farsela propria, assumersi la responsabilità e considerare di essere giunti a questa decisione per una serie di motivazioni valide per un sano benessere personale.
La seconda affermazione da fare è la seguente: “me la sento”.
Infatti cambiare significa fare qualcosa che comporta un impegno, una fatica, una difficoltà, affrontare qualcosa di nuovo, di insolito e, quindi, per scegliere di fare qualcosa di diverso è importante sentire di volerlo e poterlo fare. Quindi essere consapevoli di cosa si va incontro in termini di difficoltà, disagio, ma anche essere consapevoli  in che modo questo poi si traduce in benessere.

giovedì 6 marzo 2014

Libro “O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia” presso Libreria Koob


Mercoledì 26 marzo 2014, alle ore 18:00 

Libreria Koob via Luigi Poletti 2, Roma - quartiere Flaminio,  di fronte all’entrata del Museo MaXXi (via Masaccio) Tel. 06.45425109 info@koob.it www.koob.it


Si presenterà il libro: O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Aras Edizioni, 2014.


Modera
 
Erika GRACI, psicologa


Intervengono

Giuseppe Meffe, psicologo, ideatore sia del gruppo degli aiutatori podistici che di un CD di

audiofavole “la vita è in gioco” all’interno una storia di 42 km per cambiare il mondo, volontario  attivista di Amnesty International

http://lavitaeingioco.wordpress.com,                                          http://aiutatoripodistici.wordpress.com,

lunedì 3 marzo 2014

Il sentiero del qui e ora, della consapevolezza del momento presente

La meditazione consiste nel riportare la mente al momento presente, nel qui-e-ora. Aiuta a sviluppare calma, a relazionarsi, ad affrontare la sofferenza esistenziale e fisica, a gestire il dolore.
La morfina o altri antidolorifici riducono in media il dolore del 25%, la meditazione riduce il dolore del 40%.
Anche gli sciamani ci illustrano l’importanza del respiro, nel libro di Castaneda “Tensegrità” viene riportato che: “Secondo Don Juan, il respiro e la respirazione rivestivano una notevole importanza per gli stregoni, che distinguevano la respirazione con la parte superiore dei polmoni, quella con la parte mediana e infine quella con l’addome. La respirazione che comporta l’estensione del diaframma è il respiro animale, che essi praticavano con regolarità per assicurarsi longevità e salute.
Don Juan credeva che molti problemi di salute dell’uomo moderno si possano risolvere con la respirazione profonda; al giorno d’oggi le persone tendono ad avere la respirazione superficiale, mentre invece gli antichi stregoni ricorrevano ai passi magici per insegnare al proprio corpo a inspirare ed espirare con la massima profondità.” (1)

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