lunedì 16 giugno 2014

Italia Spagna in bici per dire basta alle corride (bike for animals)


Giovedì 10 luglio ore 20 Cascina Roccafranca V.Rubino 45 Torino ci sarà la presentazione del “Basta Corrida Tour 2014 ”. Almeno tre ciclisti partiranno da Torino per recarsi in Spagna per dire un forte “NO” alla corrida, alla sagra dei tori, alla morte degli animali come spettacolo culturale.

Durante la serata, con un sano apericena vegano e ingresso a offerta libera, verrà proiettato il video che accompagnerà la manifestazione.

Si parlerà di un nuovo modo di portare il messaggio del rispetto per la vita, del nostro percorso e di quanto stiamo facendo per promuoverlo e finanziarlo, dei partner che credono in noi e ci sostengono e delle tante iniziative e manifestazioni cui parteciperemo durante il TOUR.

Si partirà l’11 agosto 2014 all’alba, alle ore 05.00 per raggiungere Caceres in Spagna il 26 agosto dopo aver percorso 2.500 km in 15 giorni.

venerdì 13 giugno 2014

L’utilità dell’attività fisica anche per il benessere del paese

Una modalità di fare attività fisica è partecipare alle giornate di pulizia organizzate nelle diverse località del mondo, in particolare nel periodo estivo qualcuno decide di organizzare una pulizia del mare, della spiaggia, della costa, della pineta.
Ad esempio sabato 14 giugno 2014 ore 08.30 è in programma “una costa da pulire” cioè la pulizia della costa nord della città di Manfredonia a cura dell’Associazione “L’isola che non c’è by Lucio Dalla”, e questa è un’occasione per muoversi, per fare una sorta di esercizio fisico, una possibilità di unirsi ad altre persone con un intento comune e cioè fare qualcosa per la natura ma soprattutto per se stessi e non solo per il paese.
Quindi ben vengano queste iniziative là dove non sono le istituzioni che provvedono e là dove i cittadini non fanno attenzione a lasciare i posti che frequentano più puliti di come li trovano.
L’attività fisica fa bene alle persone di ogni età: nei bambini promuove uno sviluppo fisico armonico e favorisce la socializzazione, mentre negli adulti diminuisce il rischio di malattie croniche e migliora la salute mentale. Non è mai troppo tardi per iniziare con l’attività fisica. Per gli anziani, i benefici riguardano l’autonomia funzionale, la diminuzione del rischio di cadute e di fratture e la protezione dalle malattie correlate all’invecchiamento.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata (che include ma non si limita allo sport) al giorno per gli adulti e di 60 minuti per i bambini.
Quindi, partecipa anche tu! Insieme renderemo la nostra costa più bella, portate anche i bambini per la pulizia della costa come sorta di educazione alla natura, all’esercizio fisico, allo stare in gruppo per un obiettivo comune.

mercoledì 11 giugno 2014

Passione per il calcio

L’uomo ha sempre cercato di recuperare, di trovare dei momenti, dei periodi di ozio, di riposo, di interesse che possano aiutare a ripristinare le energie spese nella vita lavorativa, nella vita a contatto con le altre persone fuori di casa.
Con il passare degli anni l’uomo ha scoperto che tirare calci a una palla poteva essere una valvola di scarico, un modo per scaricare le tensioni, un modo per giocare ma anche competere con gli altri, che permette di stancarsi, di fare sforzi con l’unico obiettivo di mettere una palla dentro la rete, di riuscire ad avanzare nonostante l’ostacolo dell’avversario.
L’uomo ha scoperto che se l’altro fa tutto questo al posto suo è ancora più riposante per lui, più rilassante, l’unico suo impegno fisico e mentale si riduce a parteggiare per una squadra, a tifare, a urlare ed evitare, quindi, anche di correre, di fare sforzi eccessivi.
Quindi comodamente l’uomo decide di godersi il gesto atletico di altri stando a casa, eventualmente con amici ed aspettando il termine del gioco che sancisce un vincitore, una squadra vincitrice da acclamare, da essere soddisfatti.

lunedì 26 maggio 2014

L’aria che si respira alla Super Ultramaratona Nove Colli Running di 202km

In seguito alla mia partecipazione ad una competizione sportiva impegnativa ed estenuante quale la Nove Colli Running, sono stato sollecitato da alcuni a scrivere qualcosa inerente gli aspetti mentali per l’approccio a questo tipo di imprese e a raccontare la mia esperienza personale.
Quello che ho riscontrato nel pregara è stata una sorta di rincontrarsi di persone che condividono una passione consistente nel cimentarsi in sfide sia personali che con altri sulle proprie forze in condizioni direi estreme. Trattasi di incontri amichevoli, nostalgici, di riconoscersi in persone al di là della normalità, mentre nella vita comune questa tipologia di sportivi è considerata al di fuori dal mondo normale, masochisti, gente che si vuole male; in questi ritrovi un po’ ci si diverte sulle proprie imprese pazze, estreme, in condizioni difficili, di sofferenza, di sperimentazione del limite della sopportazione dell’organismo.
Che dire, è anche questo un mondo interessante, di persone semplici, simpatiche, provenienti da ogni parte dell’Italia e del Mondo, ognuno con la propria cultura, con i propri sguardi, posture forse segnate dai tanti chilomentri percorsi su e giù per il mondo, ed è interessante ascoltare le loro esperienze, le loro credenze, le loro preoccupazioni, i loro traguardi, i loro consigli.
Quello che mi andrebbe di trasmettere sono alcuni consigli su come preparare questo tipo di competizione dal punto di vista mentale, di come affrontare la gara la cui durata massima è di 30 ore, e cosa ancora più importante il sano recupero a termine competizione.
Preparazione gara: raggiungere l'obiettivo, autoefficacia e risorse personali, visualizzazioni e sviluppo autoconsapevolezza.
Gara: attenzione, osservazione, respiro, allenatore interiore, come gestire eventuale crisi
Post gara: resilienza, recupero
Quindi parlerò della definizione di obiettivi seri ed importanti che prevedono investimento di tempo, di energie, di aspetti che vanno al di là dell’aspetto fisico o tecnico che è di competenza del preparatore atletico e dell’esperienza personale, di aspetti che in genere vengono tralasciatii o poco considerati dagli atleti quali il respiro, l’attenzione, l’ascolto.

Performance lavorative migliori con la pratica dell’esercizio fisico

La Randstad Holding, gruppo internazionale specializzato in risorse umane, ha condotto un’indagine  relativa al primo trimestre del 2014 realizzata in 33 Paesi del mondo. Al sondaggio hanno partecipato anche lavoratori italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, impiegati per un minimo di 24 ore a settimana. Gli italiani risulterebbero in particolare i più attenti al benessere psicofisico: per il 91% dei partecipanti all’indagine, infatti, la formula giusta per ottenere uno stile di vita salutare è data, oltre che dal corretto equilibrio tra vita professionale e personale, anche dalla pratica costante di attività fisica. E ben il 78% dei dipendenti italiani, contro il 70% della media globale, rende di più in ufficio proprio grazie allo sport.
Inoltre, è emerso che il 63% dei datori di lavoro italiani supporta lo stile di vita salutare dei propri dipendenti, proponendo cibo sano nella mensa aziendale o assicurando l’affiancamento di un job coach, per mantenere in forma anche la mente. (1)
Quindi da questo studio emerge un invito ai Governi, alle Istituzioni, a incentivare e sensibilizzare il mondo del lavoro nel facilitare la pratica dell’esercizio fisico sia durante l’orario di lavoro allestendo luoghi adatti quali palestre, convenzionandosi con strutture sportive nelle vicinanze del luogo di lavoro, là dove è possibile concendendo ai dipendenti una flessibilità dell’orario di lavoro.
Da tutto ciò ne deriverebbe maggior salute per il lavoratore che si prende cura della propria persona conducendo uno stile di vita teso al benessere, e ad una maggior produttività lavorativa per i seguenti motivi: sentire che le proprie esigenze sono riconosciute dai datori di lavoro o superiori permette al dipendente di lavorare con più entusiasmo e più tranquillità; inoltre diminuiscono i giorni di malattia e quindi di assenza dal lavoro; il benessere del singolo lavoratore è contagioso verso i propri colleghi e clienti.

venerdì 18 aprile 2014

Presentazione libro - IL CONTRATTO IN TERAPIA

 
 
 
Venerdì 02 Maggio 2014 si terrà a Roma, presso Piazza Ragusa n,5 Roma (RM) , la conferenza dal titolo "Il contratto in psicoterapia".

Interverranno:
Gaetano Buonaiuto, Psicologo e Psicoterapeuta
Dott. Matteo Simone. Psicologo, Psicoterapeuta, abilitato all’approccio E.M.D.R.
 
 Il tema della conferenza verterà sull'alleanza terapeutica e sui primi passi da muovere nei contesti di cura. Verrà esplicitato il metodo del Contratto in Terapia e la teoria sulla quale si regge questo potente strumento. 

Per info e prenotazione GRATUITA E NON VINCOLANTE:

lunedì 14 aprile 2014

Essere campioni nella nostra vita

Sergio Mazzei, Direttore dell’Istituto Gestalt e Body Work di Cagliari, nella prefazione al mio libro “O.R.A.: Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport.”, spiega cosa significa essere campioni: “A mio avviso, l’essere campioni non significa necessariamente ed esclusivamente primeggiare nelle pratiche sportive ma soprattutto riuscire a realizzare ciò che serve attraverso un processo irto di difficoltà. E’ un campione l’alcolista che attraversa il suo percorso dei 12 passi così come il tossicodipendente che esce dalla sua dipendenza, così come il padre di famiglia che riesce attraverso grandi sacrifici a provvedere ai bisogni dei suoi cari. E’ un campione lo studente che supera gli esami del suo corso di studi o il timido e imbranato ragazzo che riesce a dichiararsi alla ragazza sognata nonostante la paura del rifiuto. Altrettanto è un campione colui che perseverando attraversa tutti gli ostacoli che si presentano nel suo cammino verso la realizzazione dei suoi obiettivi. Anche dal punto di vista della pratica psicoterapeutica è un campione il paziente che ha il coraggio di osservare se stesso e la propria vita e che impara a usare propria consapevolezza. In fondo il campione è colui che spinto dalla propria autoregolazione organismica, che è la funzione che permette agli esseri viventi di raggiungere la salute e la libertà, è capace di assecondarla e favorirla tollerando sofferenza e frustrazione allo scopo di realizzare il proprio obiettivo: esprimere se stesso.” (1)

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