L’ultramaratoneta ha scoperto che
volendo, si può far tutto, che la passione è un motore potente che riesce a
mobilitare le energie occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con
qualsiasi condizione, è una sorta di adattamento graduale che ti permette
gradualmente di incrementare l’autoefficacia personale e sviluppare la
resilienza che ti permette di andare avanti e non fermati per imprevisti o
crisi ma avere la capacità di gestire momento per momento con tutte le proprie
risorse, capacità personali scoperte nel corso di precedenti competizioni e
situazioni.
Pertanto l’ultramaratoneta è
continuamente alla ricerca di situazioni sfidanti da gestire, superare che poi
facciano parte del proprio corredo caratteriale.
Infatti molti degli intervistati
alla domanda: “Quale
è una gara estrema che ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine?”,
rispondono con determinazione e sicurezza di non avere problemi ad affrontare
qualsiasi tipo di competizione:
“Nessuna,
ancora oggi ritengo che possa arrivare in fondo a qualsiasi gara, con
l’avanzare dell’età non so, i miei prossimi obbiettivi sono UTMB e TDG e spero
di riuscirci.”
“Temo il freddo, quindi ogni gara esposta a temperature
rigide mi preoccupa (il che non significa che prima o poi non la proverò…)”
“Penso che con un
buon allenamento mentale si possa portare a termine qualsiasi gara. Non importa
il tempo che impieghi.”