L’ultramaratoneta ha scoperto che volendo, si può far
tutto, che la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie
occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è
una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare
l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti
e non fermati per imprevisti o crisi ma avere la capacità di gestire momento
per momento con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso
di precedenti competizioni e situazioni.
Pertanto l’ultramaratoneta è continuamente alla ricerca
di situazioni sfidanti da gestire, superare che poi facciano parte del proprio
corredo caratteriale.
Alla domanda: “Quale è una gara estrema che
ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine?” di seguito le risposte ricevute:
“Nessuna, ancora oggi ritengo che possa
arrivare in fondo a qualsiasi gara, con l’avanzare dell’età non so, i miei
prossimi obbiettivi sono UTMB e TDG e spero di riuscirci.”
“Temo il freddo, quindi ogni gara
esposta a temperature rigide mi preoccupa (il che non siginfica che prima o poi
non la proverò…)”
“Penso che con un buon allenamento mentale
si possa portare a termine qualsiasi gara. Non importa il tempo che impieghi.”
“SE CI SONO, NON NE SONO A CONOSCENZA.
PROBABILMENTE UNA GARA MOLTO LUNGA E MOLTO TECNICA.”
Ciro:
“Nessuna, se m’innamoro.”
“Ma
per ora nessuna.”
“Non lo so.”
“Non penso ci sia una gara
ultramaratona su strada dove non ci riuscirei.”