A volte su invito
di amici, parenti o medici ci dedichiamo ad attività per noi sconosciute o che
non abbiamo mai avuto modo o occasione di praticare o di interessarci e come
per magia gradualmente ci accorgiamo di diventare quasi dipendenti, ci
accorgiamo che tali attività, tali interessi per qualche motivo ci procurano
benessere, ci fanno sperimentare situazioni piacevoli.
Ecco le risposte
ricevute alla domanda: “Qual è stato il
tuo percorso per diventare un ultramaratoneta?”:
“Ho iniziato a corricchiare una mezzamaratona con un amico
per scommessa a 32 anni. Da lì non mi sono più fermato.”
“Il mio percorso per
diventare ultramaratoneta, è stato molto graduale. Ho iniziato oltre 15 anni
fa, spronato da un amico, a corricchiare nel parco per passare il tempo mentre
i nostri figli si allenavano alla scuola calcio. La corsa non mi diceva gran
che, ma giorno dopo giorno, km dopo km, la cosa cominciava ad intrigarmi
soprattutto perché le gambe rispondevano bene alla fatica e il fiato c’era!
Così mi sono iscritto ad una Società sportiva e ho iniziato ad allenarmi per fare qualche gara, prima da 10 km, poi la prima mezza maratona, la seconda, la terza e finalmente la voglia di provare la vera maratona: quella di Roma! E’ stato un successo personale, una grande soddisfazione per un traguardo che fino ad un anno prima neanche mi sarei sognato! E cosi con la consapevolezza di avere una capacità in tale disciplina, ho continuato e di maratone ne ho fatte in varie parti di d’ Italia. La svolta ci è stata quando ho cambiato società sportiva, iscrivendomi alla Società Villa de Santis, dove ho trovato un gruppo di veri ‘matti’ per la corsa, tanto da convincermi a fare la prima ultramaratona da 50 Km, la Pistoia Abetone, poi la 100km degli Etruschi poi la ventriquattrore, dove ho percorso 185 km, poi le Tre Cime Di Lavaredo sulle Dolomiti da 50 km circa e la Nove colli di oltre 202 km tra i colli dell’Emilia Romagna!!!! Nel giro di tre anni abbiamo partecipato a tante ultramaratone tanto da vincere per tre anni di seguito il campionato Iuta che è la formula uno degli ultramaratoneti tra società di tutta Italia”.
Così mi sono iscritto ad una Società sportiva e ho iniziato ad allenarmi per fare qualche gara, prima da 10 km, poi la prima mezza maratona, la seconda, la terza e finalmente la voglia di provare la vera maratona: quella di Roma! E’ stato un successo personale, una grande soddisfazione per un traguardo che fino ad un anno prima neanche mi sarei sognato! E cosi con la consapevolezza di avere una capacità in tale disciplina, ho continuato e di maratone ne ho fatte in varie parti di d’ Italia. La svolta ci è stata quando ho cambiato società sportiva, iscrivendomi alla Società Villa de Santis, dove ho trovato un gruppo di veri ‘matti’ per la corsa, tanto da convincermi a fare la prima ultramaratona da 50 Km, la Pistoia Abetone, poi la 100km degli Etruschi poi la ventriquattrore, dove ho percorso 185 km, poi le Tre Cime Di Lavaredo sulle Dolomiti da 50 km circa e la Nove colli di oltre 202 km tra i colli dell’Emilia Romagna!!!! Nel giro di tre anni abbiamo partecipato a tante ultramaratone tanto da vincere per tre anni di seguito il campionato Iuta che è la formula uno degli ultramaratoneti tra società di tutta Italia”.
“Dopo varie maratone, la curiosità di fare
una gara diversa, la curiosità.”
“Nel maggio 2003
ho corso la prima maratona, a novembre ne ho corso due ravvicinate con buoni
risultati acquistando consapevolezza e nel 2004 ho deciso di mettermi alla
prova e ho corso il mio primo Passatore, da lì è scoppiato l’amore per le ultra
anche se devo dire che era latente. Prima di correre andavo in bici e i miei
sogni erano i passi dolomitici, non le passeggiate in campagna.”
“E’ stata
un’evoluzione mentale...E’ stato andare oltre.”
“Un bel po’ di
esperienza in maratona e poi il grande salto oltre il 42° Km.”
“Ho
iniziato a correre da bambina, prima gare veloci poi mezze maratone e maratone
cercando sempre di migliorare poi sono passata alle ultra, perché sentivo che
quella era la mia strada; alla fine di ogni maratona potevo continuare ancora
per km e perché il mondo del ultramaratona è affascinante! La mia prima ultra è
stato un mondiale di 100km, una sfida con me stessa!!!”
“Dopo un breve
periodo di atletica durante la prima adolescenza, dovetti smettere a causa di
infortunio, ma rimase sempre dentro di me la voglia di correre. Quando più
tardi cominciai a fare snowboard e a trovarmi più volte a percorrere la strada
che porta all'Abetone, stavo tutto il tempo appiccicata al finestrino,
affascinata dal pensiero che tanti la percorrevano a corsa...mi è sempre
sembrato più “etico” raggiungere i luoghi a piedi anzi che in auto, comunque.
Tanti anni dopo ancora, per l'esattezza 4 anni fa, ripresi a correre con
l'obbiettivo, che allora mi sembrava quasi impossibile, di fare la Pistoia
Abetone...poi in realtà è stato tutto veloce e naturale. All'arrivo della mia
prima maratona, Firenze 2011, la sensazione fu: ‘già finita?’ Quindi il passo
fu corto verso la Pistoia Abetone, poi le 6 h, infine le 24 h, le 100 km ecc.”
“Dopo aver corso
per una decina di anni maratone, ho provato a correre distanze più lunghe. Ho
provato le 50 km, le 50 km in salita, le 60 km ed infine le 100 km.”
“In realtà ho
iniziato subito a prediligere le lunghe distanze e dopo le prime tre maratone
mi sono iscritto alla 100 km del Passatore.”
“Ho iniziato per caso, quando un
settantenne di disse che avrebbe partecipato ad una 100km, io non avevo fatto
alcuna gara ufficiale fino allora, ma dissi tra me e me: - se la termina lui perché
non posso farlo io. Dopo qualche anno ho cercato di arrivare più preparato a
queste gare e ho iniziato a soffrirle un po’ meno.”
“Sono partita dalle gare su strada e
dalla maratona corse per le prime volte per seguire le ‘orme’ di mio padre,
anche lui maratoneta. Poi con il tempo mi è venuta voglia di provare una 50km e
poi il mitico Passatore di 100km. Infine, grazie al mio compagno Paolo amante
della montagna, ho scoperto l’ultratrail.”
“Diciamo che mi
sono avvicinato quasi subito all'ultra, questo mondo l'ho scoperto grazie ad un
amico che mi raccontava di queste fantastiche gare, ho fatto una follia prima
della maratona ho corso la Pistoia Abetone.”
“Non ho avuto un percorso, ho
semplicemente provato a sfidare me stessa allungando sempre più i tempi di
sforzo!”
“Vengo dalle gare
di mezzofondo fatte in gioventù poi c’è stato uno stop di 10 anni ripresa con
una bella maratona preparata con tutti i criteri 2h.48 per la cronaca poi hanno
incominciato ad incuriosirmi ed affascinarmi queste distanze.”
“Nel 2010 dopo una
granfondo con gli sci ho capito di non faticare su distanze da molti ritenute
già ‘lunghe’, lì erano 45 km. Così qualche settimana dopo ho provato un trail
di 26 km e la settimana seguente ho provato una maratona vera, chiusa in 3.29
senza essere stanca.”
“E’ avvenuto
naturalmente allungando la distanza percorsa.”
“Fare il primo
passo, il più difficile.”
“Ho iniziato a
correre nel 2004, prima di quello ero sportivo ma non facevo gare, poi quasi
per caso mi sono trovato a fare una 10km e poi subito la maratona di Bangkok,
tornati in Italia e guardando un calendario di gare ho visto una 24 ore e ho
detto perché no? non e andata molto bene ma almeno e stato un inizio.”
“Dopo aver iniziato con corse su strada
(fino alla maratona) e corse brevi in montagna, cercavo nuove motivazioni. Dopo
il primo trail di 60 km ho pensato ‘mai più’ dopo essere arrivato strisciando.
Invece ho riprovato con altri 60 km un mese dopo, e ho visto come mi ero già
adattato bene a livello psicofisico.”
“HO COMINCIATO CON
LE 10 KM. POI LE MEZZE MARATONE. SENZA ALCUNA PRETESA PARTECIPAI ALLA ‘6 ORE
DEI TEMPLARI’ CHE SI SVOLGE A BANZI (PZ), RIUSCII A PRECORRERE 54 KM NONOSTANTE
AVESSI A MALAPENA NELLE GAMBE NON PIU’ DI 20 KM.”
“Non proprio un percorso,
ho molti amici ultramaratoneti, di cui un biologo nutrizionista e dentro di me
mi sono chiesto se ce la fanno loro ce la farò anch’io, dal momento che
all’attivo avevo molte maratone.”
“Sono diventato
ultramaratoneta con molta gradualità, quindi non me ne sono quasi accorto, dopo
aver corso decine di maratone è stato per me normale e semplice superare la
distanza.”
“Dal mezzo fondo
in età giovanile alla maratona da adulto per poi praticare, intorno ai 40 anni,
duathlon, triathlon lungo e MTB lunghe distanze, poi ritorno al trailrunning e
ultramaratone e 6 giorni di corsa non stop.”
“E’ stato un percorso
graduale con la voglia di aumentare a mano a mano i miei km percorsi.”
“Corro da oramai 15 anni, tutto cominciato
per dimagrire, dopo pochi anni ho intrapreso la strada delle gare, un vizio che
avevo già quando correvo in moto di trasformare la passione in competizione.
Ho cominciato a correre anche in montagna skyrace e skymarathon, poi con il passare degli anni ho aumentato le distanze quando nel 2010 ho affrontato la mia prima Ultratrail la Lavaredo di 90km dove ho concluso al 2° posto e da allora ho intrapreso questa strada delle ultra distanze che in Italia non avevano ancora successo.”
Ho cominciato a correre anche in montagna skyrace e skymarathon, poi con il passare degli anni ho aumentato le distanze quando nel 2010 ho affrontato la mia prima Ultratrail la Lavaredo di 90km dove ho concluso al 2° posto e da allora ho intrapreso questa strada delle ultra distanze che in Italia non avevano ancora successo.”
“Per puro caso. Ho
cominciato a praticare sport a 12 anni, nel lontano 1969- Ho giocato per 15
anni a basket in Serie C/B. Il 25 aprile del 1978, invitata da un amico, ho
partecipato alla mia prima gara podistica, in provincia di Torino, di circa 15
km. Correndo abbastanza bene, stanca ma soddisfatta. La mia prima maratona la
ricordo molto bene, fu il 12 ottobre 1980, 1° Campionato Italiano di maratona
femminile a Rieti. Arrivai 6- in h 3,25. Per me fu come se avessi vinto la
maratona, in quanto partecipai invitata da Elena Dugongo, grande maratoneta
italiana. Io non volevo neanche partecipare, in quanto non preparata e poi la
settimana dopo la maratona iniziava il campionato di basket di serie C- Il mio
allenamento di preparazione della maratona fu che la settimana prima, ossia il
lunedì e il mercoledì feci circa 20 km in h 1,30 –il martedì-giovedì e venerdì
allenamento di basket- partenza sabato mattina per Rieti e domenica maratona.”
Da queste risposte emerge
che le potenzialità dell’essere umano sono inimmaginabili, si scopre per caso
di essere portati per qualcosa per la quale siamo disposti ad investire in
tempo, fatica o danaro.
380-4337230
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