martedì 12 maggio 2015

Manfredonia città dello sport per il benessere e la performance

Manfredonia è una cittadina della provincia di Foggia situata alle porte del Gargano. 

In questa caratteristica città spalmata per lo più lungo la costa e dove l’attività prevalente è ancora la pesca, si può riscontrare sempre più un incremento nelle persone che praticano attività fisica con diverse modalità.
Ci sono i camminatori del Lungomare, i corridori di diversi team, tra i quali “Gargano 2000 Manfredonia”, “Manfredonia Corre”, gli ultra-camminatori eco-spirituali del Team Frizzi e Lazzi che si cimentano sia in distanze brevi e facili aperte a tutti, sia in distanze più lunghe e percorsi impegnativi.
Conosci la Puglia? Il Gargano? Manfredonia? Hai già pianificato le vacanze estive? L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia, soprattutto nel Gargano per conoscere tanti atleti, nuotatori e ciclisti, runner e ultrarunner, camminatori e ultracamminatori e partecipare anche ad allenamenti di nuoto, bici, corsa e camminate mattutine e serali e perché non partecipare a gare sportive per confrontarsi con gli atleti locali? 
Ora è il momento di
informarsi, documentarsi, prenotare, iscriversi, contattare amici per pianificare una trasferta al sud, in Puglia dove c’è sempre qualcuno pronto ad accoglierti.
 
Di seguito segnalo alcuni eventi: 
41^ Edizione Gran Nuotata del Golfo in acque libere - città di Manfredonia 
Per il nuoto in acque libere sono previste le seguenti distanze: mt 400 mt - 800 mt – 2 km - 4 km per le categorie ragazzi, Juniores, Assoluti e Master. 
Sabato 24 agosto 2024 
Percorrenza 400 mt – 800 mt – 4 km: 
• Ore 16:00: Ritrovo, briefing, punzonatura, ritiro boa di gara e ritiro pacco gara; 
• Ore 17:00: Partenza 
• Premiazioni e conviviali al termine di tutte le gare della giornata. 
Domenica 25 agosto 2024 
Percorrenza 2 km: 
• Ore 08:00: Ritrovo, briefing, punzonatura, ritiro boa di gara e ritiro pacco gara;
 
• Ore 09:00: Partenza; 
• Premiazioni conviviali al termine della gara. 
Per maggiori informazioni: 
3807646581 (Orazio) 
3498011516 (Silvia) 
3357719286 (Gigi) 
Tutto quello non espressamente citato nel presente documento sarà rimandato al seguente sito: 
25 agosto, Deliceto, sesta edizione Corsa dei Santi, manifestazione podistica 11,6 chilometri. 
Organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica “I Podisti di Capitanata”, nel borgo dei Monti Dauni per la promozione di Deliceto, con il suo monumentale castello normanno svevo dell’undicesimo secolo e il santuario di Santa Maria della Consolazione, dove sono passati i santi che danno il nome alla gara, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che vi ha composto il celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle” e San Gerardo Maiella. 
Il ritrovo per la partenza sarà il piazzale Belvedere, il via verrà dato alle 18:00.
 
Confermata anche quest’anno la presenza dello speaker Gennaro Varrella.  
Oltre alla gara competitiva, sono previste anche una corsa non competitiva e una passeggiata ludico-motoria. 
29 settembre, Re Manfredi Run 2024 · – Gara Nazionale “Agonistica” – 10 km. Percorso pianeggiante unico giro omologato · – Corsa “Non Competitiva” – 10 km;  
13 ottobre, gara in salita di circa 10km organizzata da Giovanni Cotugno, pluridecorato per meriti atletici.  
Di Manfredonia è originario anche Antonio La Torre che ha contribuito a un grande salto di qualità dell’atletica italiana da quando è stato eletto tecnico degli atleti assoluti nazionali a partire dai risultati alle Olimpiadi di Tokyo e proseguendo con i mondiali e gli ultimi europei a Roma lo scorso giugno. 
Da atleta e psicologo dello sport, sono molto contento del suo approccio con gli atleti, squadre, associazioni sportive, federazioni sportive e per ciò che trasmette attraverso articoli e video, molto utili e interessanti per tutti, sia nello sport che nella vita ordinaria per il benessere e la performance. Concordo con i concetti di lavoro di gruppo, insieme, noi, lavorare duramente e scientificamente, crederci e tanto altro.
 
Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti seguendo mete e direzioni ma sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili. Questo è il vantaggio dello sport. 
Non c'è un'esatta modalità per partecipare, puoi sperimentare benessere o performance o entrambi, together is much better (insieme è molto meglio). Non restare immobile, prova ad abbandonare la tua zona di confort, now is the moment (ora è il momento) per iniziare, non aspettare il momento migliore, è sempre il momento, entra nei gruppi whatsap, facebook, mailing list, scegli il tuo sport, il tuo allenamento, la tua gara, il tuo evento, partecipa con i tuoi tempi e modalità. 
L
o Sport raccoglie gente e le porta in giro per allenamenti e gare, per faticare e divertirsi insieme, per sperimentarsi e mettersi in gioco, condividere partenze, percorsi e arrivi. Questo è lo sport che vogliamo, uno sport che rende felici nonostante la fatica.
 
Vito Rubino è un originario della città di Manfredonia, posto immerso nella natura alle porte del Gargano dove c’è l’immensa foresta Umbra, le strade ed i sentieri del promontorio del Gargano, ed i mari dove poter nuotare nell’immensità dell’Adriatico.
Ti va di raccontare un aneddoto?Quando ero adolescente uscivo con i miei amici in bici sul Gargano. Io avevo voglia di andare oltre e scoprire nuove strade. Loro invece volevano tornare a casa. Allora io dicevo di conoscere una scorciatoia e tutti mu seguivano, soprattutto quando era in discesa. Poi si rendevano conto che non era una scorciatoia e c’erano delle salite ripidissime da fare e io me la ridevo. Uso tuttora la stessa tecnica con mia moglie quando usciamo in bici o di corsa.”
Ultimamente nel Gargano si sta provando a proporre gare ultra ed estreme come la 100km del Gargano ed un Ultratrail di 77km con partenza da Mattinata.
Ma Vito rubino come tanti giovani è un ricercatore emigrato in U.S.A. ed il caso ha voluto che essendo anch’io di Manfredonia l’ho conosciuto durante un’uscita sul Gargano con il Team degli ultracamminatori ecospirituali del Gargano.
Così restando in contatto ed appassionandomi alle sue imprese e considerando che sto scrivendo proprio un libro sugli ultramaratoneti e gare estreme ho trovato proprio il pane per i miei denti.
Così posso parlare, intanto di Vito in particolare e degli ultramaratoneti in generale.
Vito sembra un cannibale, un mangiatore di sport, di chilometri, di ore a fare sport, sembra insaziabile, ma per lui vivere è questo, da molto importanza allo sport.
Ti puoi definire ultramaratoneta?Si, faccio gare ultra di corsa, bici, nuoto e gare con discipline combinate come nell’ultra-triathlon (per esempio Ultraman).
Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Fare gare che durano almeno un giorno intero (12-24h). Significa correre dall’alba al tramonto senza fermarmi; significa non dormire per correre tutta la notte, e scoprire un nuovo giorno mentre continuo a correre.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Ho cominciato facendo trekking da piccolo, con mio padre e con mia moglie dopo. La mia ispirazione era vedere posti nuovi, essere nella natura incontaminata e vedere sempre di più durante il giorno. Poi il giorno non è bastato più e ho cominciato a correre anche di notte.”

Vito sembra un ingordo, piace fare sport sempre di più, questo perché gli permette di vedere, di conoscere, vedere cose nuove, vedere se stesso all’azione, vedere se ce la fa. E’ una scommessa continua con se stesso, una sfida continua.
Luoghi immensi naturali ma anche strade semplici o impervie, mari, acque e bici lo allettano e gli fanno sperimentare il piacere di sentire, il corpo, la fatica, il riuscire nelle sue imprese.
Dalla sua parte ha una moglie anche ultramaratoneta, mentre la mamma fa finta di non essere a conoscenza delle imprese considerate pericolose ed estenuanti di Vito.
Cosa pensano familiari e amici della tua partecipazione a gare estreme?Sono molto fortunato perché anche mia moglie è una ultramaratoneta e partecipa con me alle gare ultra. Quando non partecipa fa parte della mia squadra di supporto. Questo ci dà la possibilità di condividere momenti importanti, di superare momenti difficili insieme e attraverso questo percorso di rafforzare la nostra unione di coppia.
 Mia madre invece è un tipo pauroso, quindi le dico piuttosto cha vado a fare delle ‘passeggiate’ “all’aperto. I miei amici si sono abituati e quasi non si sorprendono più quando racconto quello che faccio.
E’ successo che ti abbiano consigliato di ridurre la tua attività sportiva?Si, mia madre, quando si accorge di quello che faccio.”
Hai un sogno nel cassetto?Il mio cassetto è pieno di sogni. Ma è come il vaso di Pandora, preferisco non aprirlo. Piuttosto lascio che i sogni escano soli uno a uno.”

Intanto il suo prossimo impegno è in bici coast to coast degli U.S.A., per altri impegni non potrò far parte del suo equipaggio (crew), si tratta di pedalare per 12 giorni potendo dormire solamente da 1 a 4 ore al giorno. Che dire un uomo extraterrestre.
Da alcuni anni si apprezzano le notevoli prestazioni di Alessandro Tomaiuolo atleta FISDR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) e FIDAL in forza alla “Gargano 2000 Manfredonia”, il cui Presidente è Giovanni Cotugno,.
Alessandro Tomaiuolo parteciperà ai Campionati Mondiali di Mezza Maratona km 21,095 INAS in Portogallo (Douro Valley) il prossimo 17 maggio, unico atleta italiano dello sport Paralimpico e non solo.      
Per sensibilizzare l'opinione pubblica c’è stata una cerimonia di presentazione dell'atleta e del progetto "Adotta un atleta" il giorno 14 aprile 2015 presso il Laboratorio Urbano Culturale in Lungomare Nazario Sauro in Manfredonia.      
L’Associazione Sportiva di Manfredonia “Gargano 2000 Onlus”, da diversi anni punta a sviluppare l’educazione attraverso lo sport. Notevoli sono i risvolti positivi dello sport e il pieno recupero dei giovani diversamente abili o disagiati sociali attraverso lo sport.
E’ importante dare merito soprattutto al presidente dell’associazione, tecnico nazionale FISDIR, Giovanni Cotugno che utilizza i valori trasmessi dall’attività sportiva per sviluppare conoscenze e competenze oltre che le capacità fisica, insegnando ai ragazzi a compiere sforzi per realizzare i propri progetti. Notevoli, inoltre, sono i riscontri a livello personale e sociale, promuovendo anche la solidarietà, la tolleranza e il fair play in un ambito multiculturale.
Tutto ciò Giovanni Cotugno lo fa con passione e abnegazione, favorendo la promozione dello sport per diversamente abili. Gli atleti della ASD Gargano sono considerati come fratelli minori e gli viene dato in dotazione divise, scarpe, materiale vario grazie alla costituzione di un fondo economico dell’Associazione costituito da quote sociali e elargizioni pubbliche e private.
Il Presidente della “Gargano 2000 Manfredonia” Giovanni Cotugno ha alle spalle una carriera importante nell’ambito dell’atletica leggera in qualità di atleta e successivamente in qualità di allenatore, lui stesso ha contribuito all’eccellenza dell’atleta Sipontino Matteo Palumbo che in passato ha fatto parte del Gruppo sportivo dei Carabinieri.
Il team Frizzi e Lazzi Manfredonia ha aderito alla campagna "adotta un atleta" per permettere all'atleta Alessandro Tomaiuolo di partecipare ai Campionati Mondiali di mezza maratona in Portogallo il prossimo 17 maggio, unico rappresentante italiano. 
Michele Spagnuolo, ideatore del Team Frizzi e Lazzi riesce a coinvolgere tante persone da accompagnare sia in semplici uscite sia gradualmente alla partecipazione di gare cosiddette estreme quali la 100km, per non parlare della sua impresa che vorrebbe compiere partecipando ad una gara di 48 ore.
Lui stesso si definisce il Bruce Chatwin della corsa e può condurvi in un’uscita a contatto con la natura raggiungendo l'Abbazia di Santa Maria di Pulsano o la Grotta di San Michele Arcangelo sita in Monte Sant’Angelo.
Il segreto per allenarsi a gare così impegnative è partire per mete particolari, allettanti, distraenti, interessanti, a contatto della natura e il territorio del Gargano è ricco, per esempio sono diventate tappe fisse il raggiungimento dell'Abbazia di Santa Maria di Pulsano attraverso percorsi misti comprendenti asfalto, sterrato, tratturi, roccia, prato e la Grotta di San Michele Arcangelo sita in Monte Sant’Angelo.
Quando raggiunge queste località per Michele è sempre una scoperta di nuove emozioni, coloro che porta con lui restano sorpresi di quello che sono riusciti a fare e restano incantati dalle bellezze naturali del territorio e dalle viste panoramiche del Golfo di Manfredonia e lo ringraziano per averli condotti in questi posti, questi luoghi mete di pellegrinaggi.
I suoi obiettivi generali sono portare sempre più persone a camminare a contatto con la natura ed in particolare a farli fare le maratone e le ultra maratone. Il massimo degli obiettivi è percorrere la Spartathlon, Atene-Sparta, 246 Km, 3800mt di dislivello positivo, 36 ore di tempo massimo.
Le sue risorse sono la forza mentale, la tranquillità, la serenità, il coraggio.
Il suo negozio è diventato un ritrovo, è situato al centro della cittadina di Manfredonia, tra la villa comunale, il campo sportivo, ha una vista sul mare, sempre baciato dal sole, gli amici e altre persone passano dal suo negozio per conoscere gli appuntamenti delle prossime eco-escursioni, eco-pellegrinaggi, eco-camminate, per salutarlo, per ascoltare le sue ultime imprese o quelle che dovrà affrontare, vengono a vedere le sue medaglie, attestati, fotografie e chiedono consigli sulle scarpe da usare che vende.
Un suo modello è Marco Olmo che superati i sessant'anni è lo specialista italiano più accreditato dell'ultratrail e delle corse estreme. Vegetariano, quasi vegano, da oltre 20 anni, è stato campione del Mondo vincendo l'Ultratrail del Mont Blanc.
Michele con il suo coinvolgimento fa un’attività che considero socialmente utile; coinvolgendo persone a fare attività fisica, fornisce un servizio di prevenzione e benessere per la collettività.
Per concludere non posso che augurare a tutti gli atleti e gli organizzatori di continuare a promuovere un sano esercizio fisico per tutte le età e con qualsiasi modalità e sviluppare sempre nuovi percorsi naturali e consultare libri sulla psicologia dello sport e del benessere
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Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380.4337230 - 21163@tiscali.it

lunedì 11 maggio 2015

Valentina Spano: L'ultramaratona è un modo per prolungare la gioia della corsa

Matteo Simone 

Non è da tutti essere ultramaratoneti, anche volendo non tutti posso riuscire perché sono tante le componenti in campo che ti permettono di correre per un lungo periodo di tempo per la percorrenza di chilometri che supera la distanza della maratona che è di 42km195metri. 

Già la maratona da sempre è stata considerata una gara estrema da prepararla atleticamente e mentalmente con criterio e non trascurando nessun aspetto, quindi superare tale distanza comporta un notevole impegno di tempo e tanta fatica sulle gambe, ma tanto più importante è la passione, la voglia ed il piacere che la corsa comporta per tanti ultramaratoneti.
E’ quello che Valentina, per gli amici UltraVale, spiega quando gli si chiede.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Far parte di un gruppo di privilegiati. Sono una persona che ama correre alla follia, l'ultramaratona è solo il mezzo per raggiungere la felicità, l'ultramaratoneta secondo me dimentica l'orologio, non pensa più i km uno ad uno. L'ultramaratona è un modo per prolungare la gioia della corsa.

Racconti di gare estreme

Dalle risposte alla domanda “Quale è stata la tua gara più estrema o più difficile?” emerge da un lato una sorta di dipendenza dal ricercare il limite, quasi una sorta di inconsapevolezza e di perdita di controllo, infatti in qualche modo si cerca aiuto a famigliari di intervenire per farsi legare e non osare troppo.
Racconti di gare estreme, dove si arriva al punto di rischiare di morire o comunque dove si sperimentano condizioni estreme di fatica fisica o atmosferica, oppure si rischia di perdersi o precipitare. Difficili sono considerate anche le gare dove si ripete un breve circuito per tantissime ore. Ma tutto ciò non basta per limitare il rischio, si arriva al punto di chiedere di essere incatenati. Alcuni atleti sono abbastanza resistenti alle gare estreme superano tutte le difficoltà e i rischi e si proiettano su nuove sfide da affrontare serenamente con sicurezza. Estreme e difficili sono considerate anche quelle dove non vi è motivazione, si corre con svogliatezza, quindi è importante credere in quello che si fa ed avere la passione che ti sostiene.
Angelo: “La gara più estrema e difficile per me, si è capito, è stata proprio la Sparta Atene, ed è quella che sicuramente non porterò mai a termine proprio perché essendo fermo già da tre anni, e mai decidessi di riprendere un percorso di gare, sarà quasi impossibile ritornare ad avere la preparazione per tornare a pensare a rifarla!”
Pasquale: “La 100km del Passatore ed il Gargano Raid di 77km e 3000mt D+, corso per metà in solitario.”

Se c’è motivazione puoi portare a termine qualsiasi impresa

L’ultramaratoneta ha scoperto che volendo, si può far tutto, che la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti e non fermati per imprevisti o crisi ma avere la capacità di gestire momento per momento con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso di precedenti competizioni e situazioni.
Pertanto l’ultramaratoneta è continuamente alla ricerca di situazioni sfidanti da gestire, superare che poi facciano parte del proprio corredo caratteriale.
Alla domanda: “Quale è una gara estrema che ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine?” di seguito le risposte ricevute:
“Nessuna, ancora oggi ritengo che possa arrivare in fondo a qualsiasi gara, con l’avanzare dell’età non so, i miei prossimi obbiettivi sono UTMB e TDG e spero di riuscirci.”
“Temo il freddo, quindi ogni gara esposta a temperature rigide mi preoccupa (il che non siginfica che prima o poi non la proverò…)”
“Penso che con un buon allenamento mentale si possa portare a termine qualsiasi gara. Non importa il tempo che impieghi.”
“SE CI SONO, NON NE SONO A CONOSCENZA. PROBABILMENTE UNA GARA MOLTO LUNGA E MOLTO TECNICA.”
Ciro: “Nessuna, se m’innamoro.”
“Ma per ora nessuna.”
“Non lo so.”
“Non penso ci sia una gara ultramaratona su strada dove non ci riuscirei.”

venerdì 8 maggio 2015

Gianluca Di Meo: Ultramaratoneta è uno stato mentale al di là dei km, è un avventuriero del limite

Gianluca Di Meo è un ultramaratoneta che ne ha sperimentato tante di gare, con condizioni atmosferiche più estreme, infatti allo scorso raduno italiano ultratrail premondiale raccontava la sua ultima esperienza durante la corsa bianca della quale ne va orgoglioso per averla terminata

Per Gianluca Ultramaratoneta non significa superare solamente i 42km, ultramaratoneta è uno stato mentale aldilà dei km. Ultramaratoneta è un avventuriero del limite.

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