venerdì 3 luglio 2015

Festival del Calcio: passione, cultura, emozione, spettacolo

Ogni occasione è buona per sedersi, mettersi comodo, ed osservare il gioco del pallone, notando chi fa bene e chi fa male, è un’occasione, anche, per avere un argomento di discussione da affrontare con gli amici il giorno successivo, per mostrare la propria competenza in questo sport di palla, le proprie ragioni, il proprio expertise.
Festival del Calcio - Football Fest, una manifestazione dedicata al racconto del calcio, alle storie, alle persone che hanno creato l'epica del calcio, al calcio come passione, come cultura, che si terrà nel centro storico di Perugia dal 2 al 5 luglio con un programma ricchissimo di eventi.
FOOTBALL FEST racconta il calcio non solo come fenomeno sportivo o come fenomeno sociale, ma anche come emozione, spettacolo.
Festival del Calcio, il primo ed unico festival al mondo dedicato al racconto, al mito, alle storie, alla cultura, ai protagonisti, alle persone che hanno creato l’epica del calcio che si svolge a Perugia dal 2 al 5 luglio. Perugia ospita questa sfida, un’avventura ambiziosa, prima nel suo genere in Italia ma anche nel mondo, con un calendario ricco di appuntamenti in cui i protagonisti sono i campioni di calcio di oggi e di ieri, readings e concerti, street food, videogames, biliardini e il biliardo umano.
Il Festival del Calcio è realizzato da team di 11 esperti composto da Angelo Guglielmi, Bruno Voglino, Enrico Ghezzi, Piero Chiambretti, Luca De Biase, Roberto Renga, Serse Cosmi, Paolo Riccini Ricci, Paolo Maggioni, Daniele Sborzacchi, Alessandro Riccini Ricci.
PROGRAMMA VENERDÌ 3 LUGLIO
 ore 16:30 – BLITZ CAFÈ –  DONNE IN CAMPO

FlashMob Purosangue Roma, il Parco della Caffarella in una corsa di notte

PurosangueRUN / FlashRome - Parco della Caffarella è un evento organizzato da Purosangue Project il 9 luglio a Roma che ti farà scoprire un angolo di Roma unico al mondo, il Parco della Caffarella in una corsa di notte di circa 6 km.
Purosangue Athletics Club nasce dall’idea di Nico Pannevis, cresciuto in Kenya e proprietario del Sant’Antonio Country Resort a Montepulciano (SI), e Max Monteforte.
Purosangue Athletics Club nasce con l’obiettivo di offrire a dei giovani atleti una vera e propria scuola di vita basata sui valori sani dello sport pulito. Una squadra di campioni dove la vittoria è intesa come traguardo da raggiungere nello sport così come nella vita.
Si tratta di un’associazione sportiva che ha come fulcro il messaggio NO DOPING, a sostegno della vision di Purosangue Athletics Club è stato girato il Film Purosangue, miglior cortometraggio allo Sport Film Festival di Palermo, in cui viene espressamente condannato il doping.
L'iscrizione è gratuita, basterà registrarsi attraverso questa pagina:

mercoledì 1 luglio 2015

Football Fest, sport come valore da tutelare e promuovere

Con il passare degli anni l’uomo ha scoperto che tirare calci a una palla poteva essere una valvola di scarico, un modo per scaricare le tensioni, un modo per giocare ma anche competere con gli altri, che permette di stancarsi, di fare sforzi con l’unico obiettivo di mettere una palla dentro la rete, di riuscire ad avanzare nonostante l’ostacolo dell’avversario.
L’uomo ha scoperto che se l’altro fa tutto questo al posto suo è ancora più riposante per lui, più rilassante, l’unico suo impegno fisico e mentale si riduce a parteggiare per una squadra, a tifare, a urlare ed evitare, quindi, anche di correre, di fare sforzi eccessivi.
Quindi comodamente l’uomo decide di godersi il gesto atletico di altri stando a casa, eventualmente con amici ed aspettando il termine del gioco che sancisce un vincitore, una squadra vincitrice da acclamare, da essere soddisfatti.
Ogni occasione è buona per sedersi, mettersi comodo, ed osservare il gioco del pallone, notando chi fa bene e chi fa male, chi giudica bene e chi no, è un’occasione, anche, per avere un argomento di discussione da affrontare con gli amici il giorno successivo, per mostrare la propria competenza in questo sport di palla, le proprie ragioni, il proprio expertise.

venerdì 26 giugno 2015

L’ultramaratona permette scoprire risorse interne insospettabili

L
a passione e la pratica dell’ultramaratona permette di conoscere e scoprire delle risorse interne che in situazioni ordinarie sono insospettabili. 

L’adattamento graduale a situazioni di estremo stress psicofisico permettono di esprimere delle caratteristiche che hanno a che fare con la tenacia, la determinazione, la resilienza, che accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il duro percorso.
Ecco perché queste persone non si fermano mai, più corrono e più sperimentano, più sperimentano più si emozionano, più si emozionano e più si sentono vivi, sentono che la loro vita ha un senso per loro anche se gli altri li giudicano matti da legare, o suicidi o masochisti, ma per loro l’essenza della vita è sperimentare le proprie capacità personali, misurarsi con limpossibile, l’incerto, sfide continue per conoscere se stessi, per entrare dentro se stessi e fare un viaggio interiore alla ricerca di se stessi e delle proprie possibilità, capacità di affrontare e ritornare sempre a rialzarsi quando si casca, ci si infortuna.

mercoledì 24 giugno 2015

Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare

Per comprendere appieno la dimensione e la diffusione di comportamenti negli adolescenti è attivo dal 1982 lo studio internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), cui l’Italia partecipa dal 2001. Tale studio è promosso dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e coinvolge ogni 4 anni, nei 44 paesi aderenti, un campione di studenti di 11, 13 e 15 anni.
Partecipando all’indagine, i giovani intervistati hanno descritto il proprio contesto sociale (relazioni familiari, con i pari e con la scuola), la propria salute fisica e la soddisfazione della propria vita, gli stili di vita (attività fisica, alimentazione) e i comportamenti a rischio (uso di tabacco, alcol, cannabis, comportamenti sessuali, bullismo). L’indagine in generale, e le singole nazionali, vogliono, infatti, essere un supporto di informazioni valide e aggiornate sui comportamenti dei ragazzi in modo da orientare nel modo migliore le scelte dei decisori, dei professionisti, degli operatori.
Nel 2010 le classi su cui svolgere l’indagine sono state prima e terza media della scuola secondaria inferiore e seconda della secondaria superiore. A tutti i soggetti delle classi campionate è stato somministrato un questionario anonimo per indagare i comportamenti correlati alla salute, il rapporto con la scuola, i genitori e i pari e informazioni generali che ne definissero condizione anagrafica e livello sociale.

Hai mai pensato di smettere di essere ultramaratoneta?

Matteo SIMONE


Chi sceglie di essere ultramaratoneta e di partecipare a gare estreme sembra che non abbia limiti, vuole andare avanti, vuole cercare competizioni sempre più dure, difficili, e solo l’infortunio, l’incidente, un malessere può fermarli.

Ecco le risposte alla domanda: “Hai mai pensato di smettere di essere ultramaratoneta?”,:
Angelo Fiorini: Non ho mai pensato di smettere ma nel momento di massino entusiasmo e di ottima forma fisica, ho dovuto fermarmi a causa di gravi problemi fisici dovuti alla gara più estrema alla quale ho partecipato, la Sparta Atene di 245 km, nell’ottobre del 2011. Dopo 172 km, sono stato costretto a fermarmi e lo sono fino a tutt’oggi!

Partecipare a gare podistiche di distanza superiore alla maratona

Per approfondire il mondo degli ultramaratoneti e delle gare estreme ho costruito un questionario ed ho raccolto alcune risposte che ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo dii discipline considerate estreme. Sono stati contattati atleti che hanno percorso competizioni sportive della distanza superiore alla maratona.
Alla domanda “Ti puoi definire ultramaratoneta?” ecco alcune risposte:
Vincenzo Luciani: Una premessa è doverosa. Sono stato ultramaratoneta fino al 2007, anno in cui ho corso il Giro del Lago Trasimeno, la 50 km di Romagna e la Pistoia-Abetone. Da allora mi sono limitato a fare delle maratone di 42 km. Perciò le mie risposte saranno rivolte al passato. Penso proprio di sì. Il totale delle ultramaratone da me corse è di 56 gare per km complessivi 3.841 km. E questo è il dettaglio: 100 km del Passatore Firenze-Faenza (n. 16 dal 1990 al 2005 – record 12h33’), 100 km del Gladiatore, Santa Maria Capua Vetere (93, 94),    100 km Torino-Saint Vincent (97), 60 km Giro del Lago Trasimeno (02, 03, 06, 07), Pistoia-Abetone (dal 90 al 2003 e 05, 06, 07), 50 km di Romagna (92,93, 95, 96, 97, 98, 00, 01, 02, 03, 04, 05, 06, 07) , 50 km Bologna-Zocca (00, 01).”

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