martedì 2 febbraio 2016

Matteo Chiesa, ex velocista anni 86-89: 48”0 sui 400, 21”5 sui 200, 10”8 sui 100

Matteo SIMONE 

Fare uno sport significa, oltre all’attività fisica, conoscere gente, loro storie, anche fare lo psicologo dello sport significa conoscere persone, loro storie, apprendere da loro.

A ogni gara nuove conoscenze. Ho conosciuto Matteo Chiesa, ex velocita ed appassionato di sport, alla una staffetta mappamondo, una corsa di solidarietà dove 24 elementi di una squadra corrono ciascuno mezz’ora in pista di 400 metri, per un totale di 12 ore complessive, dalle 8 di mattina alle 20 di sera e vince la squadra che totalizza più giri di pista e quindi più chilometri.
Vi presento Matteo Chiesa attraverso le risposte al questionario utile per il mio prossimo libro che parlerà del punto di vista di atleti ed allenatori, rispetto a motivazioni, loro caratteristiche, aspetti che ti fanno mollare o che ti fanno diventare campione.

sabato 30 gennaio 2016

Antonietta Giambuzzi: La corsa è fondamentale per il mio equilibrio psico-fisico

Matteo SIMONE

Aumentano le iniziative volte allo sviluppo dell’attività fisica, da praticare in qualsiasi contesto e rivolte a persone di qualsiasi età, ceto sociale o cultura.
Un bell’esempio è il gruppo 365 giorni di sport, nato su Facebook: scopo del progetto è condividere una serie di pillole di esercizio fisico a costo zero, per prevenire tristezza e insoddisfazione, agevolare il metabolismo e aumentare l’autoefficacia; si svolge tutto con gradualità e regolarità, rispettando i tempi e i ritmi dettati dal corpo.
Tra gli iscritti ed i partecipanti al gruppo ho conosciuto Antonietta Francesca Gambuzzi che si racconta attraverso le risposte ad mio questionario che ha lo scopo di monitorare l’esercizio fisico con le varie sfumature, modalità, tempi. Passioni.

Francesco Fagnani: Maratona Valencia, mi sono nutrito di amore, 2h34’41”

Psicologo dello Sport, Psicoterapeuta

Francesco Fagnani, amico, atleta, professionista nutrizionista ha presenziato con interesse alla presentazione del mio primo libro Psicologia dello sport e non solo, partecipando attivamente, ora racconta la sua passione per lo sport, per il suo lavoro, ma soprattutto per la sua donna.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo?Lavorando a stretto contatto con i veri Campioni mi resta difficile paragonarmi a loro, ma ridimensionandomi alla mia realtà amatoriale posso dirmi soddisfatto dei risultati ottenuti comunque con tanta passione e impegno.”

Tanta passione e impegno da parte di Francesco sia nella pratica del suo sport che nel suo lavoro.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport per me è una medicina, è una vacanza che mi concedo ogni giorno, un momento tutto mio che mi godo instante dopo istante e contribuisce ad alleviare le tensioni che si possono creare nella vita quotidiana dalle varie fonti di stress che possono presentarsi.”

Se c’è passione non esiste la fatica, è solo un’opportunità per sperimentare benessere.

Tiziano De Marco, ex mezzofondista A.M.: Lo sport apre la mente, rinforza il carattere

Matteo SIMONE 

Tiziano De Marco, ex mezzofondista, conosciuto alcuni anni fa, ci racconta cosa è stato e cosa è oggi lo sport per lui. 

Nella vita si fanno delle scelte ma bisogna essere sempre pronti al cambiamento, a rimodulare i propri obiettivi sportivi, lavorativi e di vita.
Tiziano, allenato dal Prof. Romano Tordelli, dopo un periodo di eccellenza sportiva nel un Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, si è rimesso in gioco dal punto di vista lavorativo ed ora riesce ad eccellere anche se non sportivamente, l’importante è sperimentare benessere e voglia di progredire nella propria carriera lavorativa e formazione personale e professionale.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Ha contribuito in maniera positiva sia sulla mente che sul corpo in quanto mi ha fatto prender cura del fisico ascoltandolo e curandolo nel miglior modo stando inoltre alla lontano da ciò che di sbagliato è talune volte nei divertimenti di alcuni giovani e non, cioè alcol, alimentazione errata e droghe.

venerdì 29 gennaio 2016

“CORRICAPITANATA 2015”: I PODISTI MANFREDONIANI TRIONFANO !


Pierfrancesco Gallifuoco (A.S.D. Gargano 2000)

Mercoledì 27 gennaio, presso la splendida cornice del Teatro “Giuseppe Verdi” di San Severo (FG), si è tenuta la cerimonia di premiazione del circuito provinciale su strada “CorriCapitanata 2015”. Numerosissimi sono stati gli atleti sipontini premiati! A loro va il merito di aver conquistato i vertici delle classifiche individuali e di squadra.

Nel corso della manifestazione, denominata “Festa dell’Atletica Leggera”, ha ricevuto l’ennesimo meritatissimo riconoscimento anche il Manfredoniano D.O.C. Dario Santoro, attuale Campione Italiano di Maratona!

Questa volta però vogliamo celebrare soprattutto gli atleti amatori delle due locali A.S.D., cioè quelli della “Gargano 2000” e della “Manfredonia Corre”, i quali, ancora una volta, sono riusciti a distinguersi!

Cogliamo pertanto l’occasione per ricordare che l’amatore, come dice la parola stessa, non è un professionista, bensì una persona comune che, nel nome di una passione pura, incontaminata e cristallina, scevra da logiche di tornaconto, si allena e si sacrifica pressoché quotidianamente autofinanziandosi.


mercoledì 27 gennaio 2016

Silvio Trivelloni, maratoneta: La testa è il vero motore del nostro corpo

Matteo SIMONE 

Silvio Trivelloni sceglie l’Atletica Leggera alla scuola media con il “Concorso Esercito Scuola” e poi diventa un Atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.

In occasione della Maratona di Venezia 2005, essendo valida come Campionato Mondiale Militare si classifica 6° militare con il tempo di 2h16’57” stabilendo il record di tutta la storia dell’Aeronautica Militare Italiana durato per qualche anno.
Di seguito, Silvio riporta la sua esperienza ed il suo pensiero sportivo, nonché la forte passione per lo sport con tutti gli insegnamenti che ne derivano.

martedì 26 gennaio 2016

Michele Moretti, ex atleta: La gioia del risultato è superiore a qualsiasi sacrificio

Matteo Simone 

Alcuni anni fa ho fatto uno stage di Psicologia dello sport presso il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare e in quell’occasione ho avuto modo di conoscere Michele Moretti che era il preparatore atletico di Nicola Cascella Campione Italiano 400 metri ostacoli.

Pertanto, scrivendo ed interessandomi di psicologia dello sport ho pensato di chiedere a Michele di rispondere al mio questionario per approfondire la sua conoscenza come ex atleta nonché di preparatore atletico di atleti professionisti. Di seguito riporto le sue testimonianze.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi sono sentito campione ogni qual volta raggiungevo un risultato, sia solo un miglioramento della prestazione, sia una vittoria o un piazzamento in una gara importante.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Il primo sport che hai praticato? Com’è stato il passaggio agli altri sport? Ho iniziato a giocare a calcio per strada come tutti i bambini, poi crescendo ho conosciuto il basket e infine alle scuole superiori l’incontro con l’atletica. Ho giocato a buoni livelli giovanili sia a calcio che a basket, per un anno ho praticato contemporaneamente le due discipline ma a 16 anni quando ho visto che in atletica ero protagonista ho lasciato anche il basket per fare dell’atletica inizialmente il mio sport poi il mio lavoro.”

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