A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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mercoledì 2 marzo 2016
Vivicittà negli istituti penitenziari per minorenni e per adulti
L’Uisp ha un rapporto molto proficuo
con l’amministrazione della giustizia e realizza da decenni attività sportive
all’interno degli istituti del nostro paese. Vivicittà affianca alle corse
nelle città italiane e straniere il “Vivicittà Porte Aperte”, eventi
podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari italiani, per adulti
e minorili.
Dall’esperienza di Vivicittà nelle
carceri nascono storie straordinarie di amicizia, collaborazione fra gli
operatori, sensibilizzazione e partecipazione da parte delle comunità dove sono
insediati gli istituti di pena. Da queste esperienze talvolta nascono progetti
ponte tra dentro e fuori, che possono sostenere la riabilitazione e
l’inclusione dei detenuti nella società civile.
Ecco il calendario di Vivicittà “Porte
Aperte” 2016:
ALESSANDRIA, istituto penitenziario
San Michele 12 aprile
AOSTA, casa circondariale di Brissogne
Aosta (data da definire)
BARI, istituto Fornelli, (data da
definire)
BIELLA, casa circondariale di Biella
2 aprile
BRESCIA, casa di reclusione di
Verziano 9 aprile
CAGLIARI, istituto minorile
Quartucciu 9 aprile
CASSINO (FR), casa circondariale di
Cassino (data da definire)
CATANZARO, istituto penale minorile
Silvio Paternostro 3 aprile
CIVITAVECCHIA, casa di reclusione di
Civitavecchia (aprile)
domenica 28 febbraio 2016
Gabriele Frasconà: Gare estreme e triathlon, il mio pane quotidiano
Matteo SIMONE
Lo sport diventa una palestra di vita, si impara a resistere ed andare avanti, lottare con il tempo cronologico ed atmosferico, con se stessi, con i conflitti interni, a volte sei tentato a fermarti, a recuperare, a riposare, a rinunciare. Importante è amare sempre se stessi, la vita, ed avere una elevata passione e forte motivazione in quello che si fa.
Si impara a superare gli ostacoli, gli imprevisti e tollerare le
sofferenze. Di seguito Gabriele ci racconta la sua
pratica e passione di sport estremo.
Ti sei sentito
campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo?
“Sono particolarmente stregato e affascinato dai posti dove vivo che mi
permettono di vivere lo sport in modo profondo e a contatto con la natura,
quando gareggio do il meglio di me, mi ritengo un campione di grinta e
determinazione, le mie performance sono molto buone!”.
sabato 27 febbraio 2016
Cercansi sponsor che forniscano palloni da basket alla maratona Rimini
Si raddoppia due palloni basker palleggiati per i 42km maratona
Rimini. Cercansi sponsor che forniscano palloni da basket alla prossima impresa
da Guinness. A daje!!!!
Ecco cosa ne pensa Marinella Satta, l’atleta protagonista del
prossimo evento da guinness dei primati in occasione della prossima maratonad i
Rimini: “Non male l'idea dello sponsor dei palloni, non è da tutti poterli testare
per tanti km, ed eventualmente comunicarne i difetti. La 1^ maratona che feci,
quella di Torino, sotto la pioggia, comprai un pallone, costava poco e
palleggiava bene nell'asfalto, però, dopo circa 35-36 km, cominciò a
deformarsi, diventando leggermente ovale, mi venne il panico, dopo tanti km il
traguardo si avvicinava, non volevo farmi fregare dal pallone, con un pò di
difficoltà raggiunsi il traguardo in 4h38 minuti, neanche tanto, tutto sommato.”
Si è dimostrata resiliente Marinella al contrario dei palloni da
basket poco efficienti nel suo uso prolungato fino al traguarda.
Marinella
Satta alla maratona di
Rimini tenterà un’ impresa da guiness dei primati e cioè correre la maratona con 2 palloni da
basket. Saranno coinvolte anche tutte le squadre di minibasket di Rimini,
Sant'Argangelo e Bellaria, circa 300-400 bambini che dovranno correre a
staffetta la maratona con Marinella.
Grande merito a Giuseppe D’Antone over 60 dell’Atletica La Sbarra
La maggior parte degli atleti dell’Atletica La Sbarra, squadra di podismo di Roma, si allenano nell’immenso Parco Tor Tre Teste - Alessandrino, uno dei tanti polmoni verdi di Roma, situato tra il lungo Viale Palmiro Togliatti, la via di Tor Tre Teste e le due vie consolari Prenestina e Casilina.
Molti altri atleti si allenano nel parco di Villa De Santis, sulla
via Casilina dove vi è illuminazione anche di sera.
Grande merito, per i
prestigiosi risultati, va riconosciuto in particolare
agli atleti più esperti per l’esperienza maturata. Giuseppe
D’Antone, nonostante abbia superato i 60 anni, è ancora uno degli atleti più forti della squadra e riesce a
competere con gli atleti più giovani vincendo, a ritmi elevatissimi sempre la sua categoria, e competendo anche con i più giovani per i primi piazzamenti
assoluti.
L’esperienza di corsa con l'atleta non vedente Ada Ammirata permette ad alcuni atleti guida della squadra di scoprire cosa significa correre con una disabilità come la vista che
diventa un’altra abilità straordinaria ed ognuno di noi si sperimenta come
accompagnatore negli allenamenti ed in gara, mettendo da parte qualsiasi forma
di competizione estrema e dedicandosi all’altro con generosità. Anche il forte
Giuseppe D’Antone vorrebbe sperimentarsi e mettersi in gioco come
accompagnatore di Ada.
mercoledì 24 febbraio 2016
Manfredonia un passo in avanti con il Team dei camminatori frizzi e lazzi
Il Team dei camminatori frizzi e lazzi è diventato un
precursore di benessere attraverso l’organizzare uscite di camminate all’alba, notturne,
feriali, festivi, prefestivi e coinvolgendo sempre più persone delle diverse
età alla scoperta del territorio ed alla scoperta delle proprie capacità di
camminare e fare escursione.
Ora il Team è una realtà nel territorio
del Gargano e dell’intera Puglia ed un riferimento per tante persone che
vogliono cercare di trovare tempi e modi di fare una modalità di attività
fisica. Per andare incontro ai bisogni di tanti il Team ha istituito anche
l’uscita serale del giovedì, 12-15km da diluire in quasi 2 ore di cammino a
passo veloce.......ritrovo e partenza ore 21.00 davanti alla statua di Re Manfredi
di fronte al castello
L’OMS raccomanda un minimo di 30 minuti di
attività fisica moderata (che include ma non si limita allo sport) al giorno
per gli adulti e di 60 minuti per i bambini.
Nell’infanzia e nell’adolescenza (5-17
anni) è indicato praticare non meno di un’ora di esercizio fisico moderato al
giorno e come minimo 3 sedute la settimana di attività aerobica che sollecitino
l’apparato muscolo-scheletrico, in modo da stimolare l’accrescimento e
migliorare forza muscolare ed elasticità. (World Health Organization, Global recommendations on
physical activity for health. 2010)
C’è consenso sul fatto che per ottenere
benefici sulla salute degli adulti l’attività fisica di intensità moderata
venga praticata per almeno 30-45 minuti, 4-5 giorni della settimana, per tutta
la vita (at least five a week). Questi livelli sono sufficienti per ridurre il
rischio cardiovascolare, di diabete e di cancro e a garantire la funzionalità
neuromuscolare con l’avanzare dell’età
Chi si dopa è in qualche maniera ‘predisposto’ a fare uso di stupefacenti
Nella gara sportiva oggi si è arrivati ad un agonismo
così spinto, ad interessi economici così grossi che l’atleta cerca ogni mezzo
per migliorare la sua prestazione. Anzi, l’atleta riporta di
sentirsi “costretto” a fare questo, perché i tifosi richiedono, i
giornali criticano le scarse prestazioni, gli allenatori spingono perché
l’atleta abbia sempre un rendimento maggiore.
Su ilfattoquotidiano.it del 6/2/2013 è
possibile leggere un intervista di Lorenzo Vendemiale ad ex corridore
professionista, Graziano Gasparre che decide di raccontare la sua storia dopo
un tumore alla natica che per i medici la causa potrebbe esser stata il doping.
Perché racconta tutto proprio ora? “Perché la mia testimonianza possa aiutare gli altri a
non rovinarsi la vita per una stupida soddisfazione personale. A me è stato
asportato un frammento nodulare di quasi 4 cm. L’operazione è perfettamente
riuscita, ora sto bene e nei giorni scorsi ho ricevuto i risultati dell’esame
istologico: il tumore era benigno.”
Per il chirurgo che ha eseguito l’intervento potrebbe essersi trattato di
un effetto collaterale del doping di cui ha abusato per anni? “Esatto: la formazione è cresciuta proprio nel punto in
cui ho fatto tantissime iniezioni intramuscolari, il mio corpo non è riuscito
ad assorbire quelle schifezze.”
Di che schifezze stiamo parlando? “L’epo, ovviamente; ma anche Gh (l’ormone della
crescita) e testosterone. Ma è quello che fanno un po’ tutti i corridori
professionisti, né più né meno. Avevo un preparatore, da cui andavo un paio di
volte al mese, e insieme alla tabella di allenamento mi somministrava anche i
farmaci.”
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