Come
ha contribuito lo sport al tuo benessere e performance?
“Grazie allo sport ho iniziato a mangiare
in modo più salutare alternando alimenti che prima neanche consideravo. Ho
iniziato a sentirmi più forte e reattivo sia in ambito scolastico sia sportivo.
Un detto vero che ho provato personalmente è ‘Mens sana in corpore sano’.” Come hai scelto il tuo sport? “Dopo il karate ho continuato i sport da combattimento per il semplice motivo che mi piacevano così mi sono avvicinato alla kick boxing e alla boxe e dopo un paio di anni circa ho continuato solo la boxe prendendo spunto dal Campione Mike Tyson.”
Nella tua disciplina quali sono le difficoltà? “In particolare nella boxe avere degli ottimi riflessi è una cosa fondamentale e se non li hai rischi di trovarti in situazioni abbastanza sgradevoli. Un’altra difficoltà è essere veloci in compenso alla tua massa muscolare, perché più pesi e più sei lento, quindi si devono fare molti esercizi aerobici per le braccia e spalle evitando di fare esercizi con i pesi.”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Prima della gara bisogna avere un’alimentazione abbastanza proteica in modo tale da mantenere il tuo peso corporeo, durante la gara niente, a fine gara si può riprendere lo stesso regime alimentare. (Sempre parlando della boxe in quanto prima della gara bisogna pesarsi e se pesi troppo poco o troppo rischi di saltare la tua categoria e perdi la gara a tavolino).”
Quali condizioni ti hanno causato una prestazione non ottimale? “Ho sempre concluso ogni gara però il fattore di stress o proprio la paura stessa di fare una gara potrebbe far sì che la prestazione non sia ottimale quindi riuscire a controllare tutte e due sarebbe ottimo.” Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “L’ambizione è l’unica cosa che ti fa continuare se perdi quella perdi tutto.”
Chi ha contribuito alla tua performance? “Ho avuto ottimi maestri che hanno creduto in me.”
La gara della tua vita? “La gara della mia
vita deve ancora venire.”
Una tua esperienza che ti da la convinzione che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Il
vincere di per sé una gara ti dà la convinzione che ce la puoi fare sia nello
sport che pratichi sia nella vita.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche,
qualità hai dimostrato di possedere? “Avere molta determinazione. Grinta e
ambizione.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Cercare di credere in te stesso e non mollare in nessun caso.”
Ci vuole convinzione, grinta, forza,
determinazione per dedicarsi ad uno sport, in base agli obiettivi, può
richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e
non tutti sono disposti a questi impegni.
Quindi, la cosa importante è decidere le
priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento, da soli è difficile,
più è alto l’obiettivo, più sono le pretese, più è alto l’impegno, il costo in
termini di soldi, di investimento di tempo.
Il
talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza
fondamentale.
Fissare obiettivi limitati, raggiungibili
e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare
l'autoefficacia dell'atleta.
Un episodio curioso o divertente
della tua attività sportiva? “Un giorno tirando una sequenza di ganci il perno
che reggeva il sacco si è sganciato e il maestro per tutto il giorno mi ha
continuato a chiamare ‘rocky dei poveri’.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare
attività fisica? “Sono riuscito a combattere quel poco di timidezza che avevo.
Ho notato che sono più aggressivo sul ring per via della paura che hai prima di
iniziare una gara.”
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? “Pre-gara ansia/ stress di
fallire, post-gara sollievo e benessere.”
Hai dovuto scegliere nella tua vita di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “Si ho
dovuto lasciare la boxe per prendere il diploma e rimpiango ogni giorno quella
scelta ma dentro di me c’è sempre quella fiamma che non cessa di spegnersi.”
Che consiglio daresti a chi deve fare scelte importanti nello
sport? “Bisogna sempre osare anche se la vita ci mette davanti ad un bivio e se
una cosa ci fa star bene allora bisogna farla.”
Un messaggio per
sconsigliare l’uso del doping? “Il doping oltre a fare male di per sé all’organismo è come se ad
una gara di ciclismo gareggi con un motorino 50cc.”
Ritieni utile lo
psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività
sportiva? “Si la ritengo utile specialmente prima di una gara dove lo stress è
molto alto.”
Un tuo messaggio rivolto ai
ragazzi per farli avvicinare a questo sport di fatica e impegno? “Il pugilato è chiamato la ‘noble art’ non si tratta solo di tirare
pugni a destra e sinistra ma ci vuole astuzia, capire qual è il punto debole di
un avversario, usare le sue debolezze. Bisogna usare un 70% testa e il 30%
corpo, tutta una questione di strategia. Allenare il corpo è facile, allenare la
mente è difficile.”
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? “Ho vinto molte medaglie e sono sogni realizzati, uno da
realizzare è andare alle olimpiadi come pugile.”
Nel libro “Sport benessere e
performance”, Prospettiva Editrice, riporto un’intervista a Umberto.
Umberto è menzionato nel libro “Cosa
spinge le persone a fare sport”, edito da Aracne.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta
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