Dott. Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
L’ex maratoneta Vincenza Sicari, è quasi paralizzata e attraverso la voce di tanti, interviste, articoli e altro, fa una
richiesta di aiuto, spiegando la sua difficoltà, la sua sofferenza, la sua
incapacità:
“Vi prego aiutatemi. Sto perdendo sempre più la forza e non capisco
a cosa sia dovuto, abbiamo chiesto aiuto anche all’estero. Mi ha ascoltata il
professor Mariani e grazie a lui mi sono sottoposta a due biopsie muscolari che
hanno confermato la presenza di una malattia degenerativa ai muscoli. Ora sono
a Pisa, ma anche qui mi hanno sottoposta ai soliti esami. Finora ho speso almeno
10mila euro solo di viaggi in ambulanza. Siamo ancora nel campo delle ipotesi.
C'è chi dice si tratti di una miopatia degenerativa. In ogni caso ho una
biopsia che dimostra una malattia neuromuscolare. Stare nelle mie condizioni è
come sentirsi morire giorno dopo giorno».
In tanti
stiamo prendendo a cuore la sua causa dando voce alla sua richiesta di aiuto,
speriamo che riesca in qualche modo a risolvere, intanto non possiamo che
sostenerla e starle vicino per quello che possiamo fare.
Pensando a
Vincenza mi viene in mente il film Million Dollar Baby del 2004 interpretato, diretto e prodotto da Clint Eastwood:
“Si presenta in palestra Maggie Fitzgerald, una pugile
che paga in anticipo sei mesi di iscrizione e chiede a Frankie di essere
allenata. Dapprima Frankie tenta di scoraggiarla rifiutandosi di allenarla
proprio in quanto ragazza. Tuttavia, colpito dalla sua
grinta, decide di aiutarla e la prende sotto la sua protezione.
Segue un periodo di allenamenti in seguito al quale
cominciano gli incontri: da quattro round anziché da sei perché a detta di
Frankie il fisico della ragazza non è in grado di reggere uno sforzo così
prolungato. Tuttavia Maggie rende: grazie al suo talento batte per KO tutte
le avversarie al primo round. Proprio per questo, dopo diversi match diventa
difficile trovare manager disposti a rischiare la propria pugile contro la
Fitzgerald. Frankie dovrà iniziare a corromperli per permettere alla sua
ragazza di combattere.
L'ennesimo incontro vinto al primo round suggerisce a
Frankie che è tempo di farla passare alla categoria superiore dei pesi Welter. Svariati incontri in
tutta Europa conducono Maggie alla celebrità. Ora può sfidare la campionessa
del mondo, Billie 'orso blu', ex prostituta tedesca ed avanzo di
galera, nonché pugile nota per le sue scorrettezze. I manager si incontrano e
stipulano un contratto da due milioni di dollari da dividere in parti uguali.
L'incontro è prima a favore di Billie, poi Maggie
prende le misure e sembra avere la meglio. Viene suonata la fine del terzo round
e Maggie si sta dirigendo verso il suo angolo, quando l'avversaria le sferra un
pugno: Maggie viene colta di sorpresa. Cade a terra, ma urta con il collo lo
sgabello già pronto per la pausa.
Viene portata in ospedale e le viene diagnosticata una
paralisi totale permanente. Costretta a letto e legata al respiratore, deve
rinunciare per sempre al successo oltre che a una vita normale.”
Come Maggie anche Vincenza inizia ad allenarsi a
gareggiare con grande impegno, costanza e determinazione, forse si allenava più
degli uomini, arrivava a fare 220 km a settimana per preparare la maratona, la
si nota oltre che nelle piste di atletica anche nelle gare su strada, nelle
maratone, inizia a vincere ed ottenere vittorie sempre più prestigiose, diventa
una star, maglia azzurra, europei, mondiali, olimpiadi, ma improvvisamente una
malattia le fa uno sgambetto, come se avesse ricevuto un pugno all’improvviso
che la mette a terra quasi paralizzata, e da lì inizia il calvario.
Se prima
potevamo stare a guardare le sue imprese, ora non possiamo rimanere a guardare
ma bisogna attivarsi in qualche modo e gli amici runner
intervengono in suo aiuto, dando voce alla sua richiesta di aiuto attraverso i
chilometri a piedi di gare e allenamenti portando avanti la sua causa di
richiesta di aiuto per delle cure più adeguate per la sua rara malattia.
Pertanto soprattutto runner ed ultrarunner si stanno mobilitando
attraverso tante iniziative, devolvendo ricavati di manifestazioni sportive,
come la gara a Torino del 29 maggio e raccogliendo fondi attraverso la rete del
dono come hanno fatto gli organizzatori della Milano San Remo di 280km.
Confronti
servono per capire meglio il problema e cercare di fare il possibile per Vincenza. Insieme possiamo fare di più e meglio. Io sto con
lei senza se e senza ma.
Si parla di Vincenza sicari nel libro Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti – 8 ottobre 2018 di Matteo Simone (Autore).
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta
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