A volte lo sport è contagioso, se vedi una persona
che conosci che sperimenta benessere attraverso lo sport può capitare che ti
fai prendere anche te da questa passione ed allora è fatta, in due è meglio,
soprattutto se si tratta di una coppia affiatata.
E’ quello che succede a Giovanna ed Ivano ma anche
alla loro figlia, una famiglia di sportivi che si allenano e gareggiano per
mettersi alla prova, per confrontarsi con se stessi e con gli altri, per fare
squadra con altri atleti che condividono la stesa passione.
L’avere vicino famigliari o amici che hanno la
stessa passione, stimola progetti di gare, di allenamenti, di eventi.
Giovanna, una moglie di un runner e mamma di una
runner, è riuscita a farsi contagiare ed ora c’è la corsa verso la prestazione
migliore, verso la gara un po più lunga, ma tutto ciò Giovanna lo vive
serenamente con la sua famiglia, i suoi amici, la sua squadra.
Ecco di seguito il punto di vista di Giovanna ed Ivano sullo sport per il benessere e la performance.
Come hai scelto il tuo
sport?
“Grazie a mio marito.”
“Da piccolo, la mia
famiglia era di contadini e tra virgolette povera, per cui nei campi si poteva
solo correre.”
Qual è
stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai
sperimentato le emozioni più belle?
“L'emozione
più bella è stata la mia prima maratona SAN VALENTINO 2015, fatta con mio
marito, la prestazione migliore è sempre una maratona ed è la prima del 2016
(maratona di Buon anno).”
“Sicuramente
la mezza maratona di TELESE 2015, dove sono partito per partecipare, per fare
un allenamento, invece è uscita per me una buona prestazione. Quel giorno
mentre correvo ho pianto.”
Qual è
una tua esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la
puoi fare nello sport o nella vita? “Non c’è, ne sono convinta! Ognuno di noi
ottiene sempre quello che vuole, l'importante è che in tutto quello che fai ci
metti sempre il cuore.”
Ti vorrei
dire la corsa che ho fatto di 104 km, invece in quell’occasione sono partito
convinto di farcela. E' stata la
STRASIMENO di 58km, dove ero reduce da influenza ed ero sicuro di non farcela,
invece sono riuscito. In questa occasione è arrivata al traguardo prima la
testa e dopo il corpo.
Giovanna
ha le idee chiare, è determinata, sa che può fare, può ottenere quello che
vuole. E’ consapevole che per ottenere quello che vuole ci deve mettere non
solo i muscoli ed il suo fisico ma anche la testa e tanto cuore, come sta
dimostrando di fare, gradualmente e con convinzione. Anche Ivano è consapevole
dell’importanza della testa nel portare avanti progetti ambiziosi e riuscire a
fare cose straordinarie.
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua
attività sportiva tesa al benessere o alla performance?
Giovanna: “Sono contenti perché vedono giovamento
riguardante la mia salute.”
Ivano: “Sono fortunato, perché tutta la mia famiglia
pratica sport, bisogna mettersi d'accordo solo con gli orari di allenamento.”
Non posso che confermare che insieme è meglio:
“Togheter is better”. Entrambi fanno parte anche di una squadra compatta dal
nome Intesa Atletica e davvero ho potuto constatare che c’è tanta intesta tra
gli atleti e tanto divertimento nonostante la fatica delle lunghe corse.
“Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva?
Giovanna: “Durante una gara ho incontrato un signore
molto simpatico che per non farci sentire la fatica ci ha messo in fila come se
fosse una gara ciclistica e a rotazione il primo passava ultimo ed il secondo
tirava tutti gli altri.”
1.
Ivano: “Uno su tutti, ho finito una gara in mutande. Partito per una gara
di 50 km con pantaloni a compressione, sicuramente per me non adatti, sulla
salita del Terminillo ho avuto grosse difficoltà con crampi, ho dovuto togliere
i pantaloni e finire in mutande. Mi guardavano con occhio strano ma ero tanto contento
di essere arrivato che non gli ho dato peso.”
Nello sport c’è la possibilità di fare strani
incontri e c’è sempre tanto da imparare dagli altri più esperti. Inoltre quando
hai in testa un obiettivo ti può succedere qualsiasi cosa ma tu se sei motivato
come succede ad Ivano vai avanti con qualsiasi modalità senza curarti di
eventuali giudizi da parte di altri.
Quali sono o sono state le tue sensazioni pregara, in gara, post gara?
Giovanna: “Nel pre-gara niente, non sento la tensione, in gara
solitamente guardo il panorama, nel post-gara FELICITA'.”
Ivano: “Prima della gara fremo perché non vedo l'ora di partire,
qualunque sia la distanza che dovrò affrontare, durante penso di avere le
endorfine che vanno a mille, a volte piango a volte rido, dopo gara solitamente
sono contento e cerco di aiutare i miei compagni.”
Emerge una possibilità attraverso lo sport di
emozionarsi, di conoscersi meglio nel contattare le proprie sensazioni di
tensione di felicità, ed Ivano è un atleta premuroso, una volta portato a termine
la sua gara, la sua impresa, può dedicarsi alla moglie Giovanna, alla figlia,
ed agli altri atleti della squadra più o meno esperti.
Quale può
essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a questo sport fatto
di fatica, impegno, sudore, sofferenze?
Giovanna: “Perché facendo sport ti aiuta a
superare ostacoli nella vita quotidiana.”
2.
Ivano:
“Senza fatica senza sudore e senza soffrire non si cresce, solo dopo aver
provato sei così forte che qualsiasi problema ti si presenta sembra una cosa da
poco. PROVARE PER CREDERE.”
Giovanna ed Ivano attraverso lo sport
riescono ad affrontare e vivere la vita di tutti i giorni serenamente e con
approccio positivo con la convinzione che si può andare avanti e gestire
eventuali crisi o difficoltà, essendosi formati sulle strade della corsa.
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli
da realizzare?
“Realizzato, fare una gara insieme a mia figlia.”
Ivano: “Ho realizzato un sogno che avevo da quando
ho messo le scarpette per la prima volta, fare 104 km Anzio/Jenne e cioè da
dove abito fino al paese di origine. Non una gara ma una lunga corsa. Ci sono
riuscito. Per questo ringrazio mia moglie Giovanna, mia figlia Andrea e i miei
cugini Graziano Caronti e consorte Manuela, mi hanno seguito passo passo e
risolti tutti i problemi logistici.”
Una famiglia unita al servizio dello sport e
sperimentando un grande benessere psicofisico, emotivo e relazionale.
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