Sogni realizzati aver gareggiato anni fa nella
nazionale rumena
Matteo SIMONE
Lo sport avvicina persone, culture e mondi, ho conosciuto Isabella a Torino in occasione della “Tutta Dritta”, gara internazionale di 10 km da piazza San Carlo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, vinta dal keniano Douglas Kipserem, team run2gether realizzando il nuovo primato della manifestazione di 28'30".
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Isabella attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Come hai scoperto tuo sport? “Ho scoperto che mi piace correre quando
avevo 12 anni e a scuola c’era una manifestazione che si chiamava il giorno del
bambino e c’era una competizione tra scuole, lì sono arrivata seconda; devo
precisare che a 6 anni i miei genitori mi hanno inscritta a una scuola di
ginnastica artistica però per motivi economici non mi hanno permesso di
continuare! Ho sempre fatto attività e passeggiate in montagna con mio papà!”
Isabella è sempre stata una sportiva grazie alla sua famiglia che la coinvolgeva in attività di ginnastica e di camminate soprattutto in montagna e grazie anche alla scuola che le ha permesso di partecipare a manifestazioni sportive per bambini dove ha scoperto la sua passione e il suo potenziale.
Isabella è sempre stata una sportiva grazie alla sua famiglia che la coinvolgeva in attività di ginnastica e di camminate soprattutto in montagna e grazie anche alla scuola che le ha permesso di partecipare a manifestazioni sportive per bambini dove ha scoperto la sua passione e il suo potenziale.
Isabella in passato si è espressa ad
ottimi livelli gareggiando anche con la nazionale della Romania, ora fa sport
per sperimentare benessere, per sentirsi bene, per essere felice. Si sente
comunque una donna forte, sempre pronta a mettersi in gioco e a provare nuove
sfide.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzati? “Sogni
realizzati aver gareggiato anni fa nella nazionale rumena (io sono nata in
Romania), sogni da realizzare adesso non li ho, voglio correre per stare bene e
serena. Forse nella mia vita mi
piacerebbe fare una gara di triathlon”.
A volte è importante ascoltare il
proprio corpo e rispettarlo, a volte è importante rallentare o prendere delle
pause, Isabella sembra essere molto solare, socievole e positiva e sembra avere
un ottimo approccio allo sport e alla vita in generale, credo sia una buona
compagnia in allenamenti e gare per condividere fatiche e gioie.
Hai una parola o una frase che ti aiuta a crederci? “Ho una frase che mi piace: 'sorridi alla
vita e la vita sorriderà a te'.”
Isabella ha tanta esperienza nello sport,
ha studiato scienze motorie, ha fatto atletica ad alto livello e più o meno si
aiuta da sola a cavarsela nello sport, comunque si avvale del suo allenatore.
Ti avvali di figure professionali? “Ho il mio allenatore Dario Meneghini che mi
da qualche consiglio e mi prepara le tabelle.”
Alla 'Tutta Dritta' ho conosciuto il suo
allenatore e ho potuto apprezzare il modo di far squadra tutti insieme con gli
atleti in gara, è un buon approccio per osservare da vicino e monitorare il
lavoro e i risultati dei suoi allievi o compagni di squadra e grazie a Dario ho
conosciuto Isabella.
Isabella deve molto alla sua scuola che l’ha indirizzata allo sport, al suo allenatore che la segue, ai suoi amici di squadra che condividono con lei allenamenti e gare e ai suoi genitori, entrambi ex pallavolisti, le hanno trasmesso sani valori legati allo sport e anche a suo marito, anche lui ex pallavolista e ora corre e gareggia.
Isabella deve molto alla sua scuola che l’ha indirizzata allo sport, al suo allenatore che la segue, ai suoi amici di squadra che condividono con lei allenamenti e gare e ai suoi genitori, entrambi ex pallavolisti, le hanno trasmesso sani valori legati allo sport e anche a suo marito, anche lui ex pallavolista e ora corre e gareggia.
Un’intervista a Isabella è riportata nel mio libro Correre Con La Mente Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni.
Perché correre? Matteo se lo domanda subito al principio e, con lui, tutte le persone per così dire “normali”, che vedono i podisti come gente strana ed esaltata e gli ultramaratoneti addirittura come folli. Questo libro raccoglie tante testimonianze di praticanti concordi nel raccontare che lo sport, quando una persona trova per sé quello giusto e lo vive in modo sano, porta un nuovo stile di vita, un profondo mutamento esistenziale, una nuova serenità interiore.
Matteo SIMONE
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