Si sono svolti a Foligno i Campionati
Italiani di mezza maratona e il titolo italiano femminile è andato a Valeria
Straneo della società Laguna Running che ha chiuso 21,97km in 1h12’04” precedendo
l’amica di squadra Sara Dossena di 49” e Isabel Mattuzzi dell’U.S. Quercia Trentingrana
1h13’39”.
Il titolo maschile è andato ad Ahmed El
Mazoury dell’Atl. Casone Noceto 1h04’03” che ha preceduto Cesare Maestri dell’Atl.
Valli Bergamasche Leffe 1h05’24” e Alessandro Giacobazzi del C.S. Aeronautica
Militare 1h05’28”, quest’ultimo vince il titolo italiano under 23.
Valeria, allenata da Massimo Magnani, aveva
già conquistato il titolo della mezza maratona il 2012 e il 2014, inoltre detiene
il record nazionale di Maratona 2h23’44” ottenuto a Rotterdam il 15 aprile
2012, arrivando seconda dietro alla neo campionessa olimpica Tiki Gelana.
Un po’
di tempo fa posi alcune domande a Valeria per comprendere la sua passione, il
suo benessere, la sua performance, alcune pillole di saggezza attraverso la sua
esperienza internazionale di campionessa. Come hai scelto il tuo sport? “Semplicemente per passione”.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi sono sentita una campionessa nello sport quando ho cominciato a fare risultati apprezzabili nel panorama italiano e sono stata convocata ai raduni della Nazionale”. Quale esperienza ti dare la sicurezza che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Non ho nessuna sicurezza di farcela nello sport così come nella vita! Io ci metto molto impegno, ma a volte non basta e bisogna avere tanta fortuna! Finora è andata bene, bisogna perseverare e andare dritti per la propria strada con costanza e umiltà”.
La gara della tua vita? “I Mondiali di Mosca del 2013.”
Valeria è abituata a correre ad alti livelli con eccellenti risultati partecipando nel corso degli ultimi anni ad Europei, Olimpiadi, Mondiali e ottenendo anche il Record Italiano di maratona.
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post gara? “Dipende dalla gara. Ma di solito prima e durante sono molto concentrata sulla gara stessa e dopo sono molto rilassata, a volte molto soddisfatta, a volte meno”. Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? “Sopporto bene la fatica, sono precisa e costante negli allenamenti, in gara riesco a dare il 100%, non mi angoscio prima di una gara."
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? “L'essere molto concentrata sull’evento, aver la consapevolezza di aver svolto una preparazione adeguata che mi permette di partire tranquilla e senza ansia.”
Valeria sembra conoscere l’arte
dell’agguato, importante avere un approccio meditativo e saper agire al momento
opportuno senza fretta.
Un episodio curioso della tua attività sportiva? “Un po' di anni fa, andai a correre in campagna e ad un tratto venni affiancata da un uomo in bicicletta. Non ci feci molto caso, ma poco dopo mi accorsi che era completamente nudo e che mi stava seguendo, in bicicletta! Mi fermai subito incredula e un po' spaventata e corsi a tutta velocità dalla parte opposta. Ritornai a casa e non lo vidi più!”. Cosa hai
scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? “Ho scoperto di essere più paziente di quanto
non pensassi. Quando per esempio si ha a che fare con un infortunio o durante
la preparazione di una gara lunga come la maratona, non bisogna avere fretta ed
è fondamentale aspettare ed avere pazienza.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con la pazienza. Affidandomi a persone fidate che mi hanno saputo consigliare ed indirizzare sulla strada giusta. Lavorando sul problema giorno dopo giorno, a piccoli passi.”
Per ogni problema ci può essere almeno
una soluzione, bisogna affidarsi a persone competenti esperte e di fiducia e
progredire un passo alla volta con fiducia e positività.
Cosa ti fa continuare a fare sport? “La passione e il divertimento di fare ciò che amo”.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi a questo sport fatto di fatica e impegno? “Come in tutti i campi della vita, tutto ciò che viene realizzato attraverso impegno, fatica e sudore è la conquista più bella che ci sia”.
Coccole e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione o nel pre-gara? “Dopo gli allenamenti più duri mi gratifico, mi coccolo con un bel bagno caldo e mangiando i miei cibi preferiti!”
Autoprotezione e coccole proteggono
dall’eventuale stress sperimentato per la riuscita degli allenamenti, per il
tempo da dover incastrare per allenarsi. Insomma l’atleta ha bisogno di
prendersi tanta cura di sé, sia attraverso la famiglia e gli amici, sia da se
stesso prendendosi tempi propri per rilassarsi, per staccare dalla fatica
dell’allenamento, del lavoro, delle faccende domestiche. E’ un elemento che io
consiglio oltre all’allenamento fisico, alla nutrizione, all’allenamento
mentale. Può essere considerato una marcia in più, che ne so anche un po’ di
umorismo, autoironia, aiuta a rialzarsi sempre, a superare momenti difficili, a
essere più resilienti, positivi e propositivi.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport per il tuo benessere o performance? “Per quanto importante, la gara la considero una gara e basta, non una questione di vita o di morte, per cui se va male, pazienza...per questo parto tranquilla e non mi angoscio”.
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Non proprio. Ammiro però le persone semplici, oneste, umili che si fanno il mazzo in silenzio…non sopporto gli arroganti, i maleducati e quelli che non rispettano il prossimo.”
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Sì, devo fare molta attenzione alla distribuzione dei carichi per non infortunarmi.”
E’ un lavoro quasi chimico e di
equilibrio perché la alta performance richiede carichi elevati di lavoro,
soprattutto la maratona che prevede ripetute con recuperi più ridotti e
allenamenti molto lunghi o doppie uscite giornaliere senza trascurare
l’eventuale allenamento in palestra per tenere sempre tutto a posto, tutti i
muscoli e gli organi che devono contribuire al buon andamento in corsa.
Hai dovuto scegliere di lasciare uno sport a causa di una carriera lavorativa? “Io ho lasciato il lavoro per la carriera sportiva”.
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport? “Di ponderare bene i pro e i contro, di capire se ne vale davvero la pena”.
Chi contribuisce al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Sono molte le persone che mi stanno vicino e che mi aiutano a superare le difficoltà: mio marito, la mia allenatrice, il fisioterapista in primis e poi i tanti amici che mi supportano.”
Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali? “Si come sempre: allenatore, fisioterapista, mio marito e amici.”
Diventa importante avere un team che si
occupi dell’atleta in modo che si possa focalizzare sui suoi allenamenti
serenamente fidandosi ed affidandosi all’allenatore che ti conosce bene e sa
come portarti al momento della gara nella miglior condizione possibile, il
fisioterapista che si prenda cura di muscoli, articolazioni e tendini in modo
da tenere il fisico pronto, riposato ed elastico per eccellere al meglio con un
corretto gesto atletico che permetta di sperimentare sia benessere che
performance. Famiglia e amici diventano una grande risorsa che ti stimano, ti
incitano, ti convincono che vali quando hai eventuali momenti di sconforto. Hai dovuto scegliere di lasciare uno sport a causa di una carriera lavorativa? “Io ho lasciato il lavoro per la carriera sportiva”.
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport? “Di ponderare bene i pro e i contro, di capire se ne vale davvero la pena”.
Chi contribuisce al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Sono molte le persone che mi stanno vicino e che mi aiutano a superare le difficoltà: mio marito, la mia allenatrice, il fisioterapista in primis e poi i tanti amici che mi supportano.”
Dietro ogni persona c’è un mondo, c’è chi ti sostiene, chi ti incoraggia, chi ti allena, chi ti segue, chi tifa per te, a maggior maggiore quando si diventa campioni e non bisogna trascurare nessun aiuto volto al benessere ed alla performance, lo sportivo non è solo.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Mai. Non c'è nulla di più gratificante che raggiungere un traguardo con le proprie forze, sapendo che quel risultato è frutto solamente della tua dedizione, del tuo impegno e niente altro”.
Sogni realizzati e da realizzare? “Non avrei mai pensato di fare l'atleta professionista e questo è un sogno che si è avverato. Un altro sogno realizzato è stato quello di vincere una medaglia importante. Riguardo a quelli che vorrei realizzare, non sono molti e non tutti sono legati al mio sport!”.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport ha sempre avuto uno spazio importante nelle mie giornate, per me il movimento è vitale e necessario per il mio benessere, mi fa stare bene. Dopo aver fatto sport mi sento rilassata e soddisfatta”.
Nessun commento:
Posta un commento