giovedì 18 ottobre 2018

Simona Rocchi, runner: Vivo lo sport con l’obiettivo di stare bene e divertirmi

Ho un grande allenatore che mi sprona ogni giorno a fare meglio

Lo sport diventa una parte piacevole della vita, una fetta importante da coltivare e bisogna ritagliarsi un tempo e uno spazio per coltivare questo orto considerato importante stabilendo volta per volta una lista di priorità accanto al lavoro, famiglia e altri interessi. Di seguito, Simona della società “Palestrina Running” racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?Ho iniziato per gioco intorno ai 17 anni, quando avevo l’obiettivo di perdere qualche chilo, ero abbastanza pesante, ed ho iniziato ad avvicinarmi alla camminata veloce, poi alla corsa. Mi faceva sentire bene e ho continuato sempre in maniera tranquilla senza alcuna pretesa. Dopo 18 anni ho avuto la bella idea di iscrivermi ad una gara amatoriale. Mi è piaciuta l’idea. Mi sono divertita così tanto che mi sono fatta coinvolgere dal mio amico Massimo ad iscrivermi ad una squadra di running. Da lì è iniziata la mia avventura.”

C’è sempre un inizio, si fa sempre in tempo per mettersi in moto, prima o poi lo trovi qualcuno che ti invita a fare sport, a correre, a far parte di una squadra di atleti e poi si inizia a sperimentare benessere e se l’aria che si respira è piacevole si sente il bisogno di frequentare amici e gruppi per sperimentare sempre più benessere attraverso lo sport: Ti sei sentita campionessa nello sport?Personalmente non mi sono mai sentita una campionessa nello sport perché non ho mai avuto intenzione di praticarlo a livello agonistico professionale, ma solo amatoriale. Il fatto stesso di praticarlo a livello amatoriale mi porta ad avere dei limiti e spesso delle difficoltà. Vivo lo sport con l’obiettivo di stare bene e divertirmi e non di vincere ed essere un campione.”

Per arrivare in alto, per ottenere qualcosa di importa, ogni giorno è importante dedicarsi a quello che vuoi fare ed essere, bisogna costruire giorno per giorno la nostra personalità, il nostro benessere, la nostra performance, piano piano, un passo alla volta, credendoci sempre di più ed essendo positivi e propositivi: Chi contribuisce alla tua performance?Ho un grande allenatore che mi sprona ogni giorno a fare meglio. Conosce bene il mio fisico e i suoi allenamenti sono su misura. A lui devo tanto soprattutto negli ultimi tempi.” Ritieni utile lo psicologo dello sport?Ogni persona che supporti qualcuno è sempre importante.” 

Avere un riferimento è sempre più utile che fare da soli, se hai qualcuno che ti vede, ti consiglia, ti sprona, tutto diventa più facile e migliorabile, e più sperimenti performance e più ti appassioni e vuoi migliorare avendo sempre più fiducia in te stesso e incrementando sempre più le consapevolezze rispetto a quello che vuoi e puoi fare in base alle proprie caratteristiche fisiche e mentali: Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare?Non ci sono esperienze specifiche che mi dicono che ce la posso fare. Sono io che credo che l’impegno e la costanza possano portare ad avere risultati. Senza aspettarsi chissà cosa, ma qualcosa in più ogni giorno è davvero possibile.” Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con la convinzione che domani sarà sempre migliore e che devo lavorare affinché non avvenga nuovamente. Mi affido sempre alle cure dei medici. Non sono una che per a modo suo.

L’esperienza dello sport come l’esperienza quotidiana di vita è fatta di alti e bassi, di esperienze positive e negative, di gioia e fatica, salite e discese ma serve tutto per comprendere il valore dell’uno e dell’altro, per apprezzare sempre più i momenti piacevoli che diventano sempre più piacevoli dopo i momenti peggiori; si apprende da tutto dal bene e dal male, dal positivo e dal negativo: Qual è stata la gara della tua vita? La gara più difficile?La gara della mia vita è stata la mia prima mezza maratona a Verona nel 2016. La più bella. Quella più difficile è stata la mezza maratona di Roma a giugno 2017. Mi sono fatta seriamente male e ho sofferto dal 7 km. Erano 21. Immaginate il mio arrivo come è stato! Brutta esperienza e brutto ricordo.”

Nello sport è importante come nella scuola fare i compiti a casa, prepararsi a dovere e presentarsi il giorno del test, della gara un po’ sereni e un po’ preoccupati per affrontare il grande momento che ci dirà se siamo migliorati, se riusciamo a esprimere il nostro potenziale vivendo l’eventuale ansia con normalità e accettazione: C’è un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?In particolare? Non saprei. Quando corro io mi diverto sempre. Quindi sono tutti divertenti. Da ricordare forse il primo cross nel fango sotto l’acqua battente. Una pioggia assurda e nonostante tutto abbiamo gareggiato. Siamo tornate a casa con tanto fango addosso da doversi spogliare fuori la porta nonostante fossimo in pieno inverno.”

La descrizione di Simona rende proprio l’idea della bellezza e della ricchezza dello sport, uno sport che ti fa sentire vivo davvero, che ti fa sperimentare sensazioni ed emozioni ricchissime, che ti fa sporcare piacevolmente e con divertimento, alleggerendo la vita che a volte può diventare pesante e faticosa: Quali sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pregara, gara, post gara?Prima di una gara ho sempre un po’ di ansia. Non sai mai come va una gara. Il fatto che l’hai preparata con cura e in modo scrupoloso ti porta sempre a voler fare bene e concluderla con il sorriso. Durante l’allenamento invece alcuna ansia, ma solo la determinazione a fare il lavoro e a farlo bene.”

Lo sport permette di fare una vita serena e felice e di conoscere un mondo di persone per confrontarsi e conoscersi e apprendere l’uno dall’altro condividendo opinioni ma anche allenamenti, fatica e gare: Quali sono difficoltà e rischi?Difficoltà tante: conciliare lavoro, vita e sport per chi come noi lo fa a livello amatoriale non è semplice. Io mi alleno la mattina alle 5:30 per poi avere la mattinata a lavoro e il pomeriggio libero per dedicarmi alle altre cose. I rischi, beh quelli fanno parte della vita. Basta una storta, un piede messo male, un allungo forzato che devi stare una settimana a casa con il nervoso perché non puoi correre.”

A volte lo sport diventa una coccola, una cura, una terapia, una modalità di occuparsi di se stessi: Quale può essere un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?Lo sport è un ottimo antidolorifico. Non è la soluzione a tutti i mali, ma un primo passo. Aiuta a crescere, a confrontarsi, a condividere e amare se stessi prima degli altri.” Famigliari e amici cosa dicono del tuo sport?Nella mia famiglia lo sport non va molto di moda, tuttavia sono entusiasti di questa mia passione perché mi vedono felice e sorridente e sanno bene che lo sport mi ha aiutata molto.”

Bisogna porre sempre molta attenzione alle cose che si fanno per non rischiare di farsi del male fisicamente e psichicamente, meglio essere corretti con se stessi e con gli altri e cercare di fare il proprio meglio senza barare, senza inganni, senza scorciatoie: C’è stato il rischio di incorrere nel doping?No personalmente non ha mai avuto questo tipo di esperienze e di suggerimenti.” Quale può essere un messaggio per sconsigliarne l’uso?Credo non abbia senso tentare di superare i propri limiti con l’aiutino. Si inganna prima di tutto se stessi e poi gli altri. Lo sport non diventa costruttivo ma distruttivo prima per l’atleta, poi per gli altri in quanto cattivo esempio.”

Si cresce con lo sport, si diventa più maturi e responsabili, si diventa più autonomi, si sviluppa più consapevolezza, fiducia in sé e resilienza, si apprende tanto attraverso lo sport, si ha una marcia in più anche in famiglia e al lavoro attraverso la scuola di vita dello sport: Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport?Ho scoperto che ci sono anche io, che posso contare sulle mie forze e anche io ho qualcosa da dare. Ho scoperto che i limiti ci sono ma con la determinazione si possono superare. Tentare è la via del successo. Poi se non ci si riesce non importa, quel che conta è averci provato.”

Nella mente degli atleti ci sono sempre tanti piccoli obiettivi e sempre un grande obiettivo da raggiungere con sicurezza, grande lavoro, impegno, determinazione e tanta passione: Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?La Maratona è il mio prossimo obiettivo. Ci devo lavorare. Piano piano. Sono certa che ci riuscirò.”

Finalmente ho conosciuto Simona di persona e la ringrazio per la sua spontaneità e sincerità nel raccontare di sé, per il tempo dedicato e auguro di arrivare alla maratona con consapevolezza e sufficiente lavoro per affrontare e gestire l’amica fatica che ripaga sempre degli sforzi prolungati nel tempo che permettono di raggiugere mete ambite.

Nessun commento:

Translate