sabato 5 marzo 2016

Mauro Vicini: Lo sport che mi rappresenta al 100% è l’alpinismo

Lo sport è la “palestra” in cui mi alleno per affrontare la vita
Matteo SIMONE

In genere ci si sente campione quando dimostri ad altri che hai fatto una cosa straordinaria, per Mauro essere campioni significa fare qualcosa di straordinario per se stessi, significa uscire fuori dalla zona di confort per apprendere, conoscere e superare. 

Quindi campione è approfondimento di conoscenza personale. Condividiamo la passione per l’ultracorsa ma anche il progetto For Good che porta avanti l’associazione onlus Sport Senza Frontiere a favore dei ragazzi in condizioni svantaggiate promuovendo buone prassi attraverso lo sport quale riabilitazione ed inclusione sociale. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Mauro attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Un campione nello sport è qualcuno che raggiunge obiettivi proibitivi per la maggior parte degli altri atleti. In questo senso no, non sono, né mi sono mai sentito, un campione, avendo raggiunto – in termini assoluti – dei risultati nella media di uno sportivo comune.

venerdì 4 marzo 2016

Psicologo, caratteristiche che dovrebbe avere

Matteo SIMONE

Il segreto sta nel fare una cosa alla volta, essere presenti, nel posto in cui dobbiamo essere.

Bisogna essere sempre nel qui-e-ora, e appena ci accorgiamo di esserci assentati con la mente, cerchiamo di riportarla al momento presente. Responsabilità, correttezza (qual è il mio compito ora).
Attenzione: ora mi dedico a questo, ora questo è importante.
Prestare attenzione allo svolgersi dell'esperienza momento per momento con intenzione, nel presente, in modo non giudicante.
Rimanere nella realtà del momento presente (Centrarsi sul qui e ora). Questo istante, il presente, è proprio il più importante.
L’importanza del setting: stanza luminosa, con una porta che lo psicologo farà attenzione a chiudere bene ad ogni colloquio, assicurandosi che, nel mentre, nessuno entri.

giovedì 3 marzo 2016

Podismo nel Lazio, x-Milia, corri al Collatino, Stimigliano


Nel Lazio sono tante le gare in calendario, di tutte le specie e con ogni modalità, 10 miglia di corsa lungo i vialoni dell’Università di Tor Vergata, 10km di corsa su strada nel quartiere Collatino, 28 km su e giù per le colline di Stimigliano. Sono gare rivolte a chi si vuole misurare su distanze diverse che vanno dai 10km ai 28km, ma servono anche come tappe intermedie per chi ha come obiettivo gare più importanti come la classica Roma Ostia di 21km che richiede dei test intermedi come una gara da 10 o 15 km, mentre la 28km diventa un test per la gara principe Maratona come può essere quella di Roma in calendario il giorno 10 aprile. E quindi ognuno può misurarsi nella sua gara obiettivo o nella sua gara test per capire a che punto della preparazione si trova, quali possono essere le sue proiezioni della gara obiettivo, le partecipazioni a tali gare servono anche agli allenatori e preparatori atletici, per avere un riscontro o anche per osservare la condotta di gara degli atleti che seguono, per poter continuare nella loro opera di preparazione alle gare obiettivo.
Quello che emerge dalle classifiche è la superiorità atletica da parte degli atleti più esperti delle fasce di età che va dai 40 ai 55 anni, inoltre vi è la partecipazione anche di over settantenni.
Quindi il podismo risulta essere una pratica sportiva volta al benessere dell’adulto ed andrebbe incentivata tale pratica anche tra i più giovani e più piccoli con diverse modalità, alcune organizzazioni ci provano come la corsa di Miguel che cerca di coinvolgere bambini ed insegnanti nelle attività di corsa della distanza di un miglio, la corri per il verde che organizza gare di corss delle diverse distanze per adulti uomini e donne ma anche per i più piccoli, notevole è l’opera di Sport Senza Frontiere che cerca di organizzare attività sportiva per coinvolgere ed integrare bambini ed adolescenti in condizioni svantaggiate, anche l’Esercito con il progetto Esercito Giovani riesce a coinvolgere tanti ragazzi nelle discipline sportive dell’atletica.
Per quanto riguarda la X-Milia la vincitrice, nonché 8^ assoluta è Anna Incerti i del G.S. Fiamme Azzurre che precede di 20 secondi Rosaria Console del G.S. Fiamme Gialle.

Cargraphik Half Marathon, con oltre 2100 iscritti record sui 21.097km in Puglia


Successo della terza edizione della Cargraphik Half Marathon, una domenica mattina barlettana allietata dalla colorata kermesse svoltasi sulla distanza dei 21,097 km, kermesse che ha visto trionfare in ambito femminile Paola Di Tillo del Gruppo Sportivo Virtus Campobasso con il tempo di 1:22:06, precedendo Marisa Russo della ASD Marathon Massafra (1:26:33) e Teresa Lelario dell’Atletica Tommaso Assi di Trani (1:28:54).
In campo maschile, vince l’atleta barlettano dell’Aeronautica Militare Mimmo Ricatti, bissando la vittoria dello scorso anno con il tempo di 1:06:28. Ricatti ha preceduto Francesco Minerva del Dynamyk Fitness (1:06:55) e Alberico Di Cecco della ASD “Vini Fantini” (01:11:10).
Tantissime erano le categorie rappresentate ed ovviamente ciascuna di esse ha avuto un vincitore. Tra i tanti anche i meno giovani delle seguenti categorie: Categoria SF 60 Pasqua Rosa Taddeo (ASD Marathon Massafra) 1:54:01, Categoria SM 60 Gaetano Sifanno (A.S. Quelli della Pineta) 1:23.18, Categoria SM 65 Giuseppe Attolico (Dynaimk Fitness) 1:29:29, Categoria SM 70 Nazario Cruciano (Podistica Sannicandro) 1:29:09, Categoria SM 75 Vittorio De Donato (Gruppo pod. Amatori Teramo) 1:45:24, Categoria SM 80 Vincenzo Mirizzi (Amatori Putignano) 2:43:52
Barletta Sportiva vince la Classifica di società precedendo i Maratoneti Andriesi ed i Podisti di Capitanata.
Ho conosciuto Mimmo Ricatti alcuni anni fa e mi ha sorpreso la sua determinazione ed impegno nel fare sport, nell’impegnarsi nei suoi allenamenti e nel pretendere tanto da se stesso ma anche dai suoi amici di squadra e di allenamenti.

mercoledì 2 marzo 2016

Umberto Framondino, pugile: Allenare la mente è difficile

Cercare di credere in te stesso e non mollare in nessun caso
Matteo SIMONE

Se un atleta è fortemente motivato nel voler praticare il suo sport che comporta duri allenamenti, sacrifici, rinunce, affronterà le sconfitte a testa alta, complimentandosi con se stesso per quello di buono che riesce a fare. Un aspetto importante del vero campione è la resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo”, che sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia riscattarsi, di far meglio.

Vivicittà negli istituti penitenziari per minorenni e per adulti


L’Uisp ha un rapporto molto proficuo con l’amministrazione della giustizia e realizza da decenni attività sportive all’interno degli istituti del nostro paese. Vivicittà affianca alle corse nelle città italiane e straniere il “Vivicittà Porte Aperte”, eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari italiani, per adulti e minorili.
Dall’esperienza di Vivicittà nelle carceri nascono storie straordinarie di amicizia, collaborazione fra gli operatori, sensibilizzazione e partecipazione da parte delle comunità dove sono insediati gli istituti di pena. Da queste esperienze talvolta nascono progetti ponte tra dentro e fuori, che possono sostenere la riabilitazione e l’inclusione dei detenuti nella società civile.
Ecco il calendario di Vivicittà “Porte Aperte” 2016:
ALESSANDRIA, istituto penitenziario San Michele 12 aprile
AOSTA, casa circondariale di Brissogne Aosta (data da definire)
BARI, istituto Fornelli, (data da definire)
BIELLA, casa circondariale di Biella 2 aprile
BRESCIA, casa di reclusione di Verziano 9 aprile
CAGLIARI, istituto minorile Quartucciu 9 aprile
CASSINO (FR), casa circondariale di Cassino (data da definire)
CATANZARO, istituto penale minorile Silvio Paternostro 3 aprile
CIVITAVECCHIA, casa di reclusione di Civitavecchia (aprile)

domenica 28 febbraio 2016

Gabriele Frasconà: Gare estreme e triathlon, il mio pane quotidiano

Matteo SIMONE

Lo sport diventa una palestra di vita, si impara a resistere ed andare avanti, lottare con il tempo cronologico ed atmosferico, con se stessi, con i conflitti interni, a volte sei tentato a fermarti, a recuperare, a riposare, a rinunciare. Importante è amare sempre se stessi, la vita, ed avere una elevata passione e forte motivazione in quello che si fa. 

Si impara a superare gli ostacoli, gli imprevisti e tollerare le sofferenze. Di seguito Gabriele ci racconta la sua pratica e passione di sport estremo.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo?Sono particolarmente stregato e affascinato dai posti dove vivo che mi permettono di vivere lo sport in modo profondo e a contatto con la natura, quando gareggio do il meglio di me, mi ritengo un campione di grinta e determinazione, le mie performance sono molto buone!”.

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