venerdì 16 dicembre 2016

Intervista ad Aurelia Rocchi: 19 manifestazioni ultra, totale di 1˙774,869 km

STEFANO SEVERONI
   
Ho incontrato Aurelia, a Foiano della Chiana (Arezzo) per la 6 ore del Donatore nel maggio del 2015 e poi alla Scorrendo con il Liri di 65,7 km in Abruzzo. Ci siamo incontrati pure domenica 20 dicembre a una gara “breve” come la Christmas Run (km 21,097), abbellita da atleti e atlete nelle vesti di Babbo Natale. Ella mia ha raccontato delle sue ultime imprese alla 24 ore Telethon di Lavello del 5 e 6 dicembre, dove ha macinato oltre 154,023 km (in precedenza aveva fatto pure meglio). Ci siamo poi rincontrati la domenica dopo a Ostia per la MaraTombola. È stata l’occasione per rivolgerle delle domande. Esaminando la sua stagione 2015, si contano 19 manifestazioni ultra a cui ella ha partecipato per un totale di 1˙774,869 km. Aurelia ha iniziato la sua stagione 2015 con la Strasimeno, quindi ben tre 24 ore, quattro 100 km, la Nove Colli Running sui 202,2 km! Nonostante la pioggia battente, Aurelia ha concluso la durissima prova di Cesenatico, impiegando 28h50’. Stupisce che appena una settimana dopo questa ciclopica gara estrema, ella ha poi partecipato e concluso un’altra gara dura quale la 100 km del Passatore con il tempo di 13h02’08”. La gara ultra da lei più frequentata è stata la 6 ore. La migliore prestazione alla 6 ore dei Templari Memorial Vito Frangione il 2 maggio con 62,397 km. Da non dimenticare le 12 ore e le 50 km, pure su percorsi impegnativi come la classica 50 km di Romagna a fine aprile (4h40’16”). A una prima impressione non pare che un’atleta così piccoletta e semplice possa fornire prestazioni così eccellenti, da invidiare anche da parecchi atleti uomini master. Evidentemente la sua passione, unita all’impegno e alle sua capacità fisiche, psichiche e tecnico-tattiche, gli hanno consentito di essere in testa alla classifica IUTA 2015 su 70 atlete classificate. Dietro a lei Tiziana Sportelli. Tra gli uomini ha vinto invece Marco Lombardi. Al di là dei risultati conta lo spirito che anima l’atleta: Aurelia in questo è un esempio. La corsa può forgiare un atleta e fornirgli sicurezze, fino a farli diventare campioni.

Psicologia dello sport per il benessere e la riabilitazione


Il benessere e la riabilitazione, dietro queste due parole c’è tutto un mondo che va dalla prevenzione alla performance. Benessere da intendere prima di tutto come prevenzione e cioè a livello psicoeducativo negli ambienti di lavoro, scuole, per invogliare a diversi livelli a diverse età le persone a fare sport. Ora si parla tanto di educazione fisica nelle scuole quindi gli psicologi dello sport dovrebbero partecipare a programmi educativi di attività fisica con insegnanti, docenti, maestri, professori, direttori scolastici.
Per quanto riguarda il benessere con gli atleti, è importante considerare in che modo sperimentano o meno benessere facendo il proprio sport, ci sono anche atleti che vincono medaglie che in qualche fase del loro allenamento o gara o pre gara o post gara o fine carriera non sperimentano benessere, quindi sarebbe interessante relazionarsi con gli atleti invitandoli a comunicare e descrivere quando, in quali fasi, in che modo sperimentano malessere nello sport, e le risposte potrebbero essere varie, potrebbe essere negli allenamenti, nei troppi carichi di lavoro, o perché c’è poco pubblico durante le loro prestazioni sportive, o perché i mass media non ne parlano del loro sport, oppure prima di una competizione sportiva, o perché pensano che gli altri fanno uso di doping, o perché hanno pressioni da allenatori o dirigenza sul vincere a tutti i costi o sul partecipare a competizione che non gradiscono.
Insomma c’è tutto un mondo dietro il benessere e ci sarebbe da approfondire ed indagare su atleti, genitori, allenatori.

giovedì 15 dicembre 2016

Accordo Coni – Miur per la promozione dello sport nelle scuole



 


Sempre più interesse verso i ragazzi e più credibilità nello sport come trasmissione di sani valori, come palestra di vita come rimedio e prevenzione a sedentarietà.

Il Coni e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ci credono e raddoppiano il loro impegno rinnovando il rapporto di collaborazione istituzionale per i prossimi tre anni per la promozione dello sport nelle scuole.

Almeno due ore di educazione fisica per gli alunni della primaria grazie all’inserimento della figura di un tutor. L’accordo è stato firmato oggi dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e dal Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, presso la sede del Miur e prevede progetti ed aree tematiche per promuovere e realizzare iniziative nazionali e territoriali a favore delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, volte alla promozione e diffusione dell’attività fisica.

Di seguito le parole del ministro Giannini: “Con l’implementazione del patto firmato nel 2013 potremo raggiungere l’obiettivo che tutte le scuole che ospitano bambini dai 6 agli 11 anni, abbiano almeno due ore di educazione fsica a scuola”.

Di seguito le parole di Malagò: “Sono contentissimo, non abbiamo la presunzione di sostituire la figura dell’insegnante di educazione fisica, ma con i tutor che formiamo quantomeno possiamo compensare le carenze che ancora ci sono”.

mercoledì 14 dicembre 2016

L’uomo dei podi da Frizzi e Lazzi il 27 alle 19.00 con Gildo Tomaiuolo




L’uomo dei podi è uno dei miei ultimi libri scritto insieme ad Antonello Vargiu, ed è il secondo libro scritto a quattro mani dopo Ultramaratoneta, un’analisi interminabile scritto insieme a Daniele Baranzini.

La presentazione del libro avverrà presso il punto vendita del caro amico Michele Spagnuolo che è un atleta d’eccellenza sia per le gare ardue a cui partecipa con lustro e stupore per i tanti e sia per la sua opera di coinvolgimento e persuasione nei confronti dei comuni cittadini ad iniziare a camminare o correre per strada o sentieri e partecipare gradualmente e progressivamente ad uscite in montagna o partecipare a gare di corsa su strada.
Michele vanta anche il record provinciale in gara di ultramaratona della durata di 24 ore, stabilito presso Lavello il 4 dicembre 2016.

La location è presso Manfredonia, mia città nativa, e non potevo non invitare uno dei primi atleti di livello internazionale della città di Manfredonia e cioè Gildo Tomaiuolo che vanta di un record mondiale, del titolo di vice campione mondiale, campione europeo e tanti titoli italiani soprattutto sul mezzofondo 800 e 1.500 metri.

Di seguito le parole di Gildo:
“Ciao Matteo volevi sapere che cosa ne penso dello sport?
Sono felicissimo
Sto bene
Mi sento in forma
Mi sento alla grande
Quando ho preso la maglia azzurra la mia vita ha fatto scintille
Ho provato una grande gioia
Quando corro sto bene
Credo in ciò che faccio
Mi sono costruito da solo
Mi sono fatto un nome da solo
Adesso mi sento felice.”

Quindi si presenterà il mio libro L’uomo dei podi, ma la serata avrà un grande valore umano grazie ai due personaggi dello sport Michele Spagnuolo e Gildo Tomaiuolo.
 
Il moderatore sarà Vincenzo Di Staso, giornalista.
 
Ho raccolto le risposte di un atleta, allenatore ed ho trovato interessanti alcuni aspetti inerenti la sua visione dello sport. Antonello Vargiu ha un’esperienza pluridecennale nel campo dell’atletica con ottimi risultati e gli aspetti che hanno influito e che ancora incidono sul suo benessere e le sue prestazioni sportive sono diversi, tra i quali vi è il metodo da seguire, l’affidarsi ad un bravo allenatore, il seguire degli atleti più forti ed allenarsi con generosità. Inoltre trova fondamentale lo spirito di gruppo che si crea.

giovedì 8 dicembre 2016

Nicol Foietta, mondiali: Stoccata per stoccata, volevamo quella medaglia d’oro

La gara della mia vita spero debba ancora arrivare

Stoccata per stoccata si è arrivati all’oro mondiale di squadra con l’impegno di tutti e la concentrazione di tutti verso l’obiettivo mondiale che ripaga dei tanti allenamenti fatti.

Dietro ogni allenamento tante persone, dai genitori ai maestri di scherma. 
Finalmente ci si può rilassare e godere dei risultati raggiunti a coronamento di un percorso passo dopo passo verso la gara mondiale.
Di seguito Nicol Foietta racconta la sua esperienza di atleta a livello internazionale.

Fabio Caponio, Badminton: il sogno è poter partecipare ai Giochi Olimpici


Le sensazioni di vincere una medaglia sono comunque uniche, quando si è ragazzi, la felicità è alle stelle ed allo stesso momento puoi pensare che il tuo impegno, i tuoi sacrifici, le tue rinunce non sono state inutili, hai saputo investire in performance e relative sensazioni ed emozioni che porti con te per tutta la vita a ricordarti che hai sperimentato momenti unici.

Di seguito Fabio racconta il suo percorso verso la performance.

mercoledì 7 dicembre 2016

Italo Merolli: Vice Presidente società atletica “La Sbarra & I Grilli”

Matteo SIMONE

Il punto di vista di un vice presidente su organizzazione, coinvolgimento, risultati, clima di squadra.

Qual è stato il tuo percorso come atleta?Ho sempre praticato sport. A 14 anni ho partecipato ai giochi della gioventù nel mezzofondo con buoni risultati. A 45 anni ho deciso di riprendere a correre per amore della natura e delle sensazioni di libertà che mi da questo Sport.
Come hai conosciuto la tua società, hai un ruolo all’interno?Abbiamo creato una piccola Società con amici e colleghi di corsa dello stesso gruppo di allenamento e successivamente ci siamo uniti con un’altra Società che condivide i nostri stessi valori che sono quelli dello sport, del divertimento e della coesione di gruppo.
Come mai partecipi alla Corri per il verde individualmente e di squadra?Mi piace correre nei parchi e nei verdi prati proprio per il senso di libertà che mi trasmette. Allo stesso tempo la corri per il verde innalza lo spirito di appartenenza ad una squadra.

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