STEFANO SEVERONI
Ho incontrato Aurelia, a Foiano della Chiana (Arezzo) per la 6 ore
del Donatore nel maggio del 2015 e poi alla Scorrendo con il
Liri di 65,7 km in Abruzzo. Ci siamo incontrati pure domenica 20
dicembre a una gara “breve” come la Christmas Run (km 21,097),
abbellita da atleti e atlete nelle vesti di Babbo Natale. Ella mia ha
raccontato delle sue ultime imprese alla 24 ore Telethon di
Lavello del 5 e 6 dicembre, dove ha macinato oltre 154,023 km (in precedenza
aveva fatto pure meglio). Ci siamo poi rincontrati la domenica dopo a Ostia per
la MaraTombola. È stata l’occasione per rivolgerle delle domande.
Esaminando la sua stagione 2015, si contano 19 manifestazioni ultra a
cui ella ha partecipato per un totale di 1˙774,869 km. Aurelia ha iniziato la
sua stagione 2015 con la Strasimeno, quindi ben tre 24
ore, quattro 100 km, la Nove Colli Running sui 202,2 km!
Nonostante la pioggia battente, Aurelia ha concluso la durissima prova di
Cesenatico, impiegando 28h50’. Stupisce che appena una settimana dopo questa
ciclopica gara estrema, ella ha poi partecipato e concluso un’altra gara dura
quale la 100 km del Passatore con il tempo di 13h02’08”. La
gara ultra da lei più frequentata è stata la 6 ore. La
migliore prestazione alla 6 ore dei Templari Memorial Vito
Frangione il 2 maggio con 62,397 km. Da non
dimenticare le 12 ore e le 50 km, pure su percorsi impegnativi come la
classica 50 km di Romagna a fine aprile (4h40’16”). A una
prima impressione non pare che un’atleta così piccoletta e semplice possa
fornire prestazioni così eccellenti, da invidiare anche da parecchi atleti
uomini master. Evidentemente la sua passione, unita all’impegno e
alle sua capacità fisiche, psichiche e tecnico-tattiche, gli hanno consentito
di essere in testa alla classifica IUTA 2015 su 70 atlete classificate. Dietro
a lei Tiziana Sportelli. Tra gli uomini ha vinto invece Marco Lombardi. Al di
là dei risultati conta lo spirito che anima l’atleta: Aurelia in questo è un
esempio. La corsa può forgiare un atleta e fornirgli sicurezze, fino a farli
diventare campioni.