Matteo
SIMONE
Il punto di vista di un vice presidente su organizzazione, coinvolgimento, risultati, clima di squadra.
Qual è stato il tuo percorso come atleta? “Ho sempre
praticato sport. A 14 anni ho partecipato ai giochi della gioventù nel
mezzofondo con buoni risultati. A 45 anni ho deciso di riprendere a correre per
amore della natura e delle sensazioni di libertà che mi da questo Sport.”
Come hai conosciuto la tua società, hai un ruolo
all’interno? “Abbiamo creato una piccola Società con amici e colleghi di corsa dello
stesso gruppo di allenamento e successivamente ci siamo uniti con un’altra
Società che condivide i nostri stessi valori che sono quelli dello sport, del divertimento
e della coesione di gruppo.”
Come mai partecipi alla Corri per il verde individualmente
e di squadra? “Mi piace correre nei parchi e nei verdi prati proprio per il
senso di libertà che mi trasmette. Allo stesso tempo la corri per il verde
innalza lo spirito di appartenenza ad una squadra.”
In che modo coinvolgi gli atleti a partecipare alla
corri per il verde? “Li invito a partecipare ad una manifestazione dove il
senso non è solo la competizione individuale ma è molto importante la
partecipazione di tutti i componenti della squadra.”
Quali sono i rapporti con gli organizzatori e le altre
squadre partecipanti? “Ottimi. Condividiamo la stessa passione ed anche nella
competitività c’è il massimo rispetto e stima.”
Ti aspettavi il risultato di squadra ottenuto fin ora? “Assolutamente
no, anche se ci speravo.”
Quali fattori contribuiscono alla
performance tua e della squadra? “Per quanto mi riguarda prima e durante una
competizione cerco sempre di ascoltare il mio corpo in modo da valutare e
quantificare lo sforzo fisico. Ovviamente subentra sempre un fattore di sana
competitività e di voglia di terminare nel migliore dei modi la Performance.
Alla squadra cerco di trasmettere i valori di senso di appartenenza ad un
gruppo che in qualsiasi situazione è sempre presente.”
Qual è stata la gara della vita e la miglior
performance di squadra? “La gara della mia vita è stata la mia prima Maratona
di Roma nel 2016 dove senza alcuna esperienza sono riuscito a chiuderla in
2.58.53. La mia squadra sta ottenendo una brillante Performance nella Corri per
il Verde 2016.”
Nel tuo sport ti va di descrivere un episodio
curioso o divertente personale e/o di squadra? “Dopo aver
concluso la maratona di Roma non vi dico che fatica per tornare a casa!!! Alla
fine eravamo rimasti soli io ed il mio Coach Vincenzo, l’uno più stanco e
malandato dell’altro. Non ci rimaneva che percorrere circa 1 km per raggiungere
la metro del Circo Massimo in quanto quella del Colosseo era chiusa. Ebbene,
per percorrere quel km abbiamo impiegato circa un ora. Ogni 200 metri, colti
dalla fatica, siamo stati costretti a fare una pausa e schiacciare una piccolo
pisolino. Dopo mille fatiche, arrivati alla metro, abbiamo stentato a trovare
la giusta direzione di casa. Entrati nel vagone abbiamo parlato con gente
qualunque discutendo di cose qualunque ed essenzialmente prive di senso. Il
fatto più ambiguo è stato quando arrivati alla nostra fermata, il Coach
ispirato non so da cosa, prima di lasciare il vagone, con espressione lucida e innocente mi ha chiesto: “Italo perchè ero seduto da quella parte?”.
Quali
sensazioni sperimenti facendo sport:
pre-gara, gara, post-gara? In genere sono sensazioni di piacere. Prima della
gara mi concentro sul percorso e sul riscaldamento. Durante la gara mi lascio
andare ed ascolto il mio corpo e i passi della mia cadenza. Il post gara è
sempre una festa.”
Quali sono le difficoltà, a cosa devi fare
attenzione all’interno della tua squadra? “Nella mia
squadra pongo molta attenzione all’armonia di gruppo. Le difficoltà potrebbero
presentarsi in quanto maggiore è il numero dei componenti e maggiori sono le
esigenze per ognuno di noi. Sono convinto che rispettando e valutando le
esigenze di tutti i problemi che potrebbero venir fuori saranno facilmente
superabili.”
Cosa ti fa continuare a fare sport individualmente ed
all’interno di questa squadra? “Lo sport per me è vita. La vita della squadra
per me è linfa vitale.”
Come hai superato eventuali crisi individuali o
all’interno della squadra? “Le crisi individuali le ho superate guardandomi
allo specchio e dandomi delle risposte. All’interno della squadra ho sempre
cercato il massimo rispetto per le esigenze altrui. Improntando i rapporti
interpersonali in questa maniera ho sempre cercato di superare eventuali crisi
all’interno della squadra.”
Quale messaggio rivolgi a ragazzi e donne per iscriversi
alla tua squadra? “La nostra è una squadra dove prevalgono tutti i fattori
essenziali per ogni tipo di obiettivo. Lo scopo è quello della pratica sportiva
all’insegna della salute e del divertimento ma offriamo anche una grande
professionalità e svariate attività all’interno del gruppo. Vedasi Achilles
International e il Gruppo di Allenamento.”
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali
quelli da realizzare individualmente e di squadra? “Il sogno che ho realizzato
è quello di poter praticare questo sport divertendomi e di aver raggiunto
obiettivi di performance ai quali non pensavo di poter raggiungere. Nella
squadra il sogno realizzato è stato quello di appartenere ad una Società nella
quale i rapporti sono tutti personali ed informali all’insegna dello Sport e del
divertimento. Vorrei che questa squadra consolidasse lo spirito Sportivo
attraverso il divertimento, la salute e perché no, magari vincendo una
bellissima manifestazione come la Corri per il verde.
Matteo
SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Nessun commento:
Posta un commento