Sempre più interesse verso i ragazzi e più credibilità nello sport come trasmissione di sani valori, come palestra di vita come rimedio e prevenzione a sedentarietà.
Il
Coni e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ci credono
e raddoppiano il loro impegno rinnovando il rapporto di collaborazione istituzionale
per i prossimi tre anni per la promozione dello sport nelle scuole.
Almeno
due ore di educazione fisica per gli alunni della primaria grazie all’inserimento
della figura di un tutor. L’accordo è stato firmato oggi dal Presidente del
Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e dal Ministro
dell’Istruzione, Stefania Giannini, presso la sede del Miur e prevede progetti
ed aree tematiche per promuovere e realizzare iniziative nazionali e
territoriali a favore delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, volte
alla promozione e diffusione dell’attività fisica.
Di
seguito le parole del ministro Giannini: “Con l’implementazione del patto
firmato nel 2013 potremo raggiungere l’obiettivo che tutte le scuole che
ospitano bambini dai 6 agli 11 anni, abbiano almeno due ore di educazione fsica
a scuola”.
Di
seguito le parole di Malagò: “Sono contentissimo, non abbiamo la presunzione di
sostituire la figura dell’insegnante di educazione fisica, ma con i tutor che
formiamo quantomeno possiamo compensare le carenze che ancora ci sono”.
Tra
le varie attività proposte vi è il progetto ‘Sport di classe’ che ha come
obiettivo la valorizzazione dell’educazione fisica e motoria nella scuola
primaria per le sue valenze trasversali e per la promozione di stili di vita
corretti e salutari. Prevede il Tutor sportivo, una figura specializzata
inserita all’interno della scuola primaria che supporta il dirigente scolastico e gli insegnanti
sull'attività motoria e sportiva. Inoltre è prevista una fornitura di
attrezzature sportive ai nuovi Istituti partecipanti per il miglior svolgimento
dell’attività a scuola.
Anche
lo psicologo dello sport potrebbe dare il suo contributo nello sviluppare una
cultura dello sport nelle scuole. Una delle aree di intervento della psicologia
dello sport è proprio il benessere, da intendere prima di tutto come
prevenzione e cioè a livello psicoeducativo negli ambienti di lavoro e scuole,
per invogliare a diversi livelli a diverse età le persone a fare sport, chi
meglio degli psicologi dello sport può partecipare a programmi educativi di
attività fisica con insegnanti, docenti, maestri, professori, direttori
scolastici.
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