domenica 26 marzo 2017

Aspetti psicologici e motivazionali nella maratona

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta

Argomenti: autoconsapevolezza, motivazione, obiettivi, autoefficacia, O.R.A., Maglia autoefficacia.

La Psicologia dello Sport (PdS) si è sviluppata nel mondo dello sport a partire dalla seconda metà degli anni ’60. 

Durante un congresso di Medicina dello Sport decisero di organizzare il primo congresso mondiale di Psicologia dello Sport a Roma nel 1965. In tale occasione venne fondata la prima Società Internazionale di Psicologia dello Sport, l’International Society of Sport Psychology (ISSP), Ferruccio Antonelli ne fu eletto presidente.
Due aspetti sui quali si lavora molto con un allenamento psicologico, e la formulazione degli obiettivi e la motivazione. Per quanto riguarda gli obiettivi, l’atleta dovrebbe essere in grado di formulare una pianificazione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine, obiettivi che siano difficili ma raggiungibili, sfidanti, si dovrebbero poter visualizzare, immaginare nel momento in cui si raggiungono.
L’obiettivo deve motivare, quindi avere degli effetti che possano generare benefici per la persona che lo persegue. Cosa c’è di così importante per me nel raggiungimento di questo obiettivo?
E’ importante un lavoro di definizione degli obiettivi sfidanti, chiari, raggiungibili dal quale partire per individuare le risorse, qualità, caratteristiche occorrenti da acquisire o potenziare per raggiungere tali obiettivi.
Arnold Lazarus: “Se immaginate ripetutamente e coscienziosamente di raggiungere un obiettivo, le vostre possibilità reali di successo aumenteranno notevolmente”.

Mental training: affrontare al meglio la maratona

Matteo Simone 
Psicologo, psicoterapeuta
   

Foto di Luca Bonanni (Foto4go)
L’importante in una corsa non è il risultato finale ma quello che senti mentre corri” (
Forrest Gump)


La maratona oltre ad essere una prestazione sportiva agonistica è un’esperienza. Percorrere una maratona non significa solamente cercare di vincere, cercare di fare la prestazione della vita, cercare di fare il record personale.
Percorrere una maratona significa anche fare un’esperienza e, cioè, organizzarsi per partire, per andare in un posto, mettersi d’accordo con gli amici di viaggio, con gli eventuali amici da incontrare nel luogo della maratona.

sabato 25 marzo 2017

Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi


Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi di sera al parco condividendo fatica, impegno ma anche sano divertimento? Questo è il vantaggio dello sport amatoriale, sperimentarsi insieme, ognuno con le proprie capacità, possibilità e competenze, rispettando i propri limiti.

A volte la fatica rende felici, è quello che sperimentano molti atleti di sport di endurance come gli ultramaratoneti e i triatleti ironman, l’ho sperimentato anch’io soprattutto nella gara più bella della mia vita l’Iron elbaman.
Interessante quello che scrive Murakami nel suo libro L’arte di correre: “Ciò che soprattutto mi ha reso felice, oggi, è il fatto che questa gara me la sono proprio goduta. Non ho ottenuto un tempo di cui andar fiero. Ho anche commesso diversi piccoli errori. Però ho corso fino a esaurimento delle forze, e ne risento ancora l’effetto. Inoltre, sotto molti punti di vista, credo di essere migliorato rispetto all’ultima gara. E questo è un punto essenziale. Perché la difficoltà del triathlon consiste nel saper combinare le tre prove, e l’esperienza ha molto da insegnare al riguardo. Permette di compensare lo squilibrio delle attitudini fisiche. In altre parole, imparare dall’esperienza è la cosa più piacevole, più divertente del triathlon.”

Questo è lo sport che avvicina mondi, culture e colori. Importante partire sempre dal momento presente e cavalcare l'onda del cambiamento per dirigersi verso mete nuove e sfidanti ma raggiungibili, continuando a trasformare piccoli sogni in realtà. Questo è lo sport che incrementa autoefficacia e sviluppa autoconsapevolezza e resilienza.

Manfredonia sempre più città del cammino grazie anche al Team Frizzi e Lazzi

Matteo Simone 
 

Manfredonia sempre più città del cammino con vecchi e nuovi amici, per sperimentare, uscire fuori dalla zona di confort, per star bene e in forma, lontani da tavola e TV, per apprendere dalla palestra quotidiana della vita sportiva, per approfondire conoscenza di se stessi e degli altri in particolar modo nelle difficoltà, per apprezzare la natura.

Per far sì che Manfredonia diventi sempre di più la citta del cammino il Team dei camminatori frizzi e lazzi ha istituito la camminata serale del martedì e del giovedì, 12-15km da diluire in quasi 2 ore di cammino a passo veloce...….ritrovo e partenza ore 20.30 davanti Frizzi e Lazzi, sito in Corso Manfredi 303.

Sandro Mille con Achilles International, atleti con disabilità visive e guide

Matteo Simone 

Unisciti ad Achilles, il programma che in tutto il mondo permette di correre e camminare insieme, guida e non vedente. Vieni a conoscerci presso il parco degli acquedotti Roma, dove tutti potranno correre e camminare come guide o come atleti accompagnati.
Per info achillesinternationalroma@gmail.com o 3931053915.  Ti aspettiamo!
Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono quasi impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per dedicarci a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti, un miglioramento della prestazione sportiva e diventa anche una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri, provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sui suoi ritmi, il benessere oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo.
Tra i tanti che si sono avvicinati alla corsa, c’è anche Sandro Mille, di seguito una sua breve testimonianza attraverso le risposte a un mio questionario.

Matilde Staffa, maratoneta: Tutto è iniziato per gioco!

Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta

In occasione della '6 ore della Sveva' corsa a Lucera, ho avuto modo di conoscere tanta bella gente.

Tra i tanti, vi presento Matilde che si racconta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Non c’è stato un vero percorso tutto è iniziato per gioco! Ho sempre frequentato la palestra ma mai con una passione esagerata, poi ho provato anche il nuoto ma non era per me, poi per caso ho iniziato a corricchiare a e piano piano km dopo km ho iniziato ad amare la corsa! Uno sport che mi piacerebbe praticare oltre al fitness e al running è il tennis!

Atleti di interesse nazionale per la 24 ore anche la coppia Marcello e Francesca


 
Il grande impegno e la forte passione, pagano sempre. E’ quello che è avvenuto alla coppia giovane e promettente di ultrarunner Marcello e Francesca.

Di seguito alcune parole di gioia da parte di Marcello relativamente all’essere di interesse dei tecnici IUTA: “Era un mio grande sogno negli ultimi anni: entrare nelle liste degli atleti di interesse nazionale per la 24 ore, a cura dell'Area Tecnica IUTA. Poco fa sono state aggiornate sul sito... dopo Cesano ci speravo... e leggere il mio nome è stato un autentico tuffo al cuore: una gioia IMMENSA, un'emozione grande! E poi Francesca, per completare la festa, è passata dal secondo al primo livello nelle liste... ma che bella doppia notizia! Siamo entrambi contentissimi, evviva!

Negli ultimi Campionati Italinai, entrambi hannno dimostrato di essere validissimi totalizzando insieme 402km nelle 24 ore a disposizione. Soprattutto Francesca si è dimostrata molto performante arrivanto seconda e quindi diventa Vice Campione Italiana della specialità.

Di seguito riporto alcune loro impressioni dichiarate nei giorni successivi alla gara rispondendo ad alcune mie domande. Sempre tanta disponibilità e gentilezza da parte loro.

Ciao, com'è andata?

Marcello: “E’ andata benissimo… è stato un autentico sogno! Sono riuscito a superare i 200 km chiudendo con una ottima e inattesa progressione nell’ultima ora e ho così raggiunto un obiettivo a cui tenevo tantissimo! Ho anche conquistato la medaglia di bronzo Fidal della categoria Master, una grandissima soddisfazione! Ma ancora più brava la mia fidanzata Francesca che ha terminato la gara come seconda donna con la sbalorditiva performance di 202,370 km… è stata eccezionale!!! Abbiamo raccolto entrambi i frutti di un grandissimo lavoro negli ultimi mesi col nostro allenatore comune, Luca Sala, anche lui euforico a fine gara per il nostro risultato!”

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