martedì 29 settembre 2020

Giacomo Bezzolato, rugby: Riesco pure a fare meta nonostante l'infortunio

 Fare sport migliora il mio umore e mi gratifica moltissimo
Matteo Simone 

Lo sport aiuta a cavarsela nelle diverse situazioni, soprattutto se si tratta di fare qualcosa per un gruppo o una squadra.

Di seguito giacomo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho praticato rugby per 11 anni e basket per 3, ho inoltre frequentato l'accademia federale provinciale e regionale nel rugby, in più fino da quando sono un bambino adoro la caccia e la pesca, sport che tutt'ora pratico spesso nelle rispettive stagioni ma solo per divertimento, senza partecipare ad alcuna gara o competizione”.

Nello sport cosa contribuisce al benessere e/o performance?Di sicuro un'ottima sinergia all'interno della squadra e con l'allenatore, questa permette di mantenere un ottimo rapporto all'interno della squadra, anche quando si perde, riuscendo sempre a beneficiare dell'attività sportiva, a prescindere da quello che dice il risultato a fine partita”.

Nello sport è importante ottenere risultati importanti, vincere, eccellere ma è altrettanto importante sentirsi bene, sperimentare benessere, essere considerato una risorsa per la squadra, avere buone relazioni con i compagni di gioco e l’allenatore.
Cosa ti fa continuare a fare sport?Il benessere psicofisico che solo lo sport può darmi”.
Quale esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare?I miglioramenti esponenziali che ho avuto con l'allenamento e la fatica, qualsiasi sport abbia praticato e, allo stesso modo, nella vita”.

La fatica che si riscontra negli allenamenti e nelle gare ripaga sempre, i risultati vengono proprio se si ha faticato abbastanza, senza fatica non si ottiene niente.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Loro per primi si cimentano in queste attività e sono sempre propositivi per qualsiasi attività sportiva, e sono felici che anche io la pensi allo stesso modo. Inoltre pure tutta la mia famiglia è formata da grandi cacciatori che mi hanno introdotto a questo sport un po' fuori dal comune”. 

In effetti caccia e pesa sono sport antichi ma oggi giorno non sarebbe il caso di avere una passione omicida, divertirsi ammazzando essere viventi non è tanto rispettoso.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Quando, dopo essermi rotto in braccio in partita, non sono potuto uscire perché i cambi erano finiti e nel rugby non si può rimanere in un uomo in meno per via di un infortunio e, dopo essere stato spostato sull'ala per non peggiorare la situazione del mio braccio, recupero una palla vagante e vedendo spazio libero di fronte a me riesco pure a fare meta nonostante l'infortunio”. 

F
inché si resta in gioco non si molla e si può dare sempre un contributo al resto della squadra.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità possiedi nella pratica del tuo sport?Di sicuro, parlando del rugby e giocando come primo centro/apertura, mi sono sempre tornate utile un'ottima capacità di leggere il gioco e la capacità di saper azzardare giocate ‘rischiose’, oltre che a una buona dose di forza e velocità. Inoltre ho sempre trovato utile, dato che ero capitano della squadra, la mai capacità di saper mantenere la calma e una certa leadership”. 

In effetti in un gioco di squadra non è importante solo saper correre, forza, resistenza, ma anche la visione di gioco, il controllo della situazione.
Che significa per te praticare attività fisica?Praticare qualsiasi sport, naturalmente in cui sia previsto un minimo di movimento; anche farsi una semplice camminata per rilassarsi è da me vista come ‘attività fisica’”.
Che sensazioni sperimenti facendo sport?Mi sento pienamente a mio agio con me stesso, più che in ogni altro momento della giornata, inoltre fare sport migliora il mio umore e mi gratifica moltissimo”. 

Lo sport rende felici e resilienti, è l’esperienza di tanti, anche di Giacomo e anche del sottoscritto.
Cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport?Bisogna prestare molta attenzione quando si gioca per sé stessi e per il proprio avversario. Il rugby infatti, da regolamento, è meno violento di quanto l'opinione comune pensa, spesso ci si fa male per via di sciocchezze dovute a dei cali di attenzione; per evitare infortuni bisogna essere, dunque, ligi al regolamento e scrupolosi nel fare qualsiasi intervento. Nella caccia invece è quasi scontato parlare dell'attenzione che ci deve essere nel maneggiare un fucile. Ho personalmente visto coi miei occhi questa cosa quando, sparando a una beccaccia in mezzo a una valle molto ripida, un caro amico di mio padre, è scivolato colpendo, purtroppo, il suo cane e uccidendolo”. 

Purtroppo errori nello sport si pagano a caro prezzo.
Quali sono le difficoltà e i rischi?
La difficoltà maggiore nel rugby secondo me, almeno nella mia zona (alto varesotto), è proprio la pratica di esso. Infatti i campi sono pochi e mal dislocati oltre che la presenza di poche squadre comporta ogni due settimane trasferte molto lunghe e stancanti. Un altro sport veramente rischioso è la caccia, in primis perché un'arma è sempre molto pericolosa, ma anche perché nel bosco è facile perdersi o farsi male, io infatti credo che sia importante muoversi sempre in coppia in modo da non rimanere mai da soli in caso di difficoltà”. 

Bisognerebbe provvedere alla mancanza di struttura per la pratica di sport.
Hai rischiato di mollare?No, mai. Lo sport è sempre stato una mia priorità”.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica dell'attività fisica?Di sicuro il gelo invernale che rende molto difficile fare contatto su un campo di rugby. Inoltre la neve vieta la caccia di tutte le specie di cacciagione da me preferite ovvero la beccaccia, i fagiani e le quaglie”. 

Essendo vegano e animalista preferirei che nevichi ogni giorno in modo che i volatili preferiti da Giacomo continuano a svolazzare senza timore di essere bersagliati.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?Beh di sicuro un supporto psicologico fa sempre bene, però credo che sia più necessario per gli sport individuali. Negli sport di squadra, soprattutto a livello amatoriale, la giusta spinta emotiva viene già data dalla squadra stessa, che diventa in un certo senso una ‘seconda famiglia’. Credo che una visita psicologica sia invece fondamentale per chiunque voglia rinnovare il suo porto d'armi a uso caccia, si parla infatti sempre di un'arma da fuoco, e quindi credo che sia importante controllare lo stato di salute sia fisica che mentale di chi viene rilasciato”.

In effetti sarebbe opportuno rivedere la caccia come sport, forse meglio bandirla per la salvaguardia di essere viventi, persone e animali.
Per quali aspetti e in quali fasi?Soprattutto per superare un brutto infortunio o per preparare gare molto importanti”.
L'evento sportivo della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?Nella semifinale dei playoff del campionato regionale di rugby, dove abbiamo inaspettatamente trionfato battendo una ben più quotata squadra di Milano. Anche se poi abbiamo perso in finale, è stata una annata emozionante”. 

Lo sport fa sperimentare sensazioni ed emozioni uniche ed entusiasmanti partecipando a tornei e campionati, cercando di fare sempre meglio individualmente e come squadra.
Quale è stata la tua situazione sportiva più difficile?Quando ho dovuto abbandonare il rugby per motivi di studio. Nonostante mi sia dato al basket che è uno sport che mi piace molto e in cui sono anche abbastanza bravo il rugby è sempre stato di gran lunga il mio sport preferito”. 

Purtroppo nella vita si fanno scelte e rinunce, ci sono delle priorità da rispettare.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con pazienza e grazie al supporto della mia squadra e del mio allenatore che non mi hanno mai fatto sentire solo”. 

Lo sport insegna a essere fiduciosi, aver pazienza, organizzarsi, essere resilienti, chiedere aiuto, fidarsi e affidarsi.
Un messaggio per avvicinare
i ragazzi allo sport?Lo sport è innanzitutto divertimento e, inoltre, amicizia, benessere psicofisico e sana competizione”.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica?Una buona leadership dato che per la prima volta in vita mia mi ha dato la possibilità di essere capitano di una squadra e, essendo apertura, pure il compito di dover orchestrare il gioco”. 

Interessante questi vantaggi dello sport, orchestrare un gioco non è da poco e non è da tutti.
Hai un riferimento? Ti ispiri a qualcuno?Il mio riferimento sportivo è indubbiamente Sergio Parisse, capitano della nazionale di rugby, perché sa sempre prendersi le sue responsabilità, oltre che essere un’ottima persona e un grande atleta”.
C'è parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?Uno dei miei aforismi latini preferiti ‘manus manum lavat’, ovvero ‘una mano lava l'altra’ che indica la necessità di collaborazione in uno sport. Anche nella caccia ho sempre trovato questo motto molto attuale infatti una battuta è formata dalla collaborazione in primis tra i cacciatori e in secondo luogo con i cani, protagonisti indiscussi della ricerca della cacciagione".

Insieme è sempre meglio nella condivisione della fatica, impegno e soddisfazione nel raggiungimento di risultati sudati e guadagnati.
Come ti vedi a 50 anni?
Sicuramente mi vedo in ottima forma; anche se sarò troppo vecchio per il rugby o il basket non smetterò di sicuro di mantenermi in un buono stato fisico, soprattutto perché so dei benefici che questo può dare alla mia salute”.
Prossimi obiettivi e sogni che hai realizzato e da realizzare?Studio e lavoro permettendo, continuerò a giocare nella mia squadra di paese e ad andare a caccia diventando magari anche un buon tiratore e partecipare un giorno a delle gare di tiro dilettantistiche”. 

Forse meglio gare di tiro che caccia.
Quanto credi in te stesso? Molto, sono conscio e fiero delle mie capacità e questo mi permette di applicarmi al massimo, ottenendo ottimi risultati”.
Come hai scelto la tua squadra e che intenzioni hai?L'ho inizialmente scelta perché era l'unica nei miei paraggi ma sono contento dell'ambiente in cui mi sono ritrovato. Di sicuro ho intenzione di continuare a fare sport finché ci riuscirò ma, al momento, la mia priorità è studiare e lavorare, poi capirò pure che piega seguirà la mia carriera sportiva”. 

Matteo SIMONE  380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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