Matteo Simone
Molti sono intenzionati ad iniziare a
praticare una forma di esercizio fisico per diversi motivi quali il dimagrire,
il rispondere ad una richiesta di un medico, ecc., ma dall’intenzione al voler
iniziare c’è tanta strada da fare, molti intenzionati non hanno ancora iniziato
e non inizieranno mai seppur ne abbiano l’intenzione o la necessità.
Di seguito l’esperienza
di Marianna che inizia a correre per dimagrire e quest’anno esordisce anche in
maratona a Roma.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un
giorno della tua vita? “Campionessa il
giorno della mia prima Maratona. Roma 10/4/16.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho sempre fatto sport per dimagrire. Alla
corsa mi ci sono avvicinata per questo e poi è diventata una droga che mi ha
portato ad altre quali lo spinning e a breve il ciclismo.”
E’ l’esperienza di
tanti, avvicinarsi alla corsa ed essere catturati, rapiti, come se una forza
maggiore si impossessasse di te e manipolasse la tua volontà, la corsa diventa
come una droga, non se ne può fare a meno, sperimentare l’addiction attraverso
la corsa, ma numerosi sono gli effetti benefici.
Hai dovuto scegliere di lasciare lo sport a
causa di una carriera scolastica o lavorativa? “Beh non è semplice allenarmi a causa dei
miei orari lavorativi ma non mollo mai.”
Che consiglio daresti a chi deve fare scelte
importanti nello sport? “Seguire il
proprio cuore perché la vita ci viene data una sola e dobbiamo goderne appieno
senza rimpianti.”
In
effetti sono due le vite che abbiamo a disposizione, la seconda vita è quando
ci accorgiamo di averne solo una.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport è la mia fonte di felicità pura,
mi ha reso una persona migliore, capace di portare a termine imprese
importanti, capace di sopportare il dolore e il sacrificio, meno paurosa di
tutto”.
Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “Assolutamente no.”
Lo sport rende felici
praticandolo con ogni modalità e facendo tanta fatica che si può addomesticare.
Lo sport accomuna tante persone, culture e mondi, rompe barriere ed avvicina
distanze.
Quale alimentazione segui? Usi farmaci, integratori? Per quale
motivo? “Sono
assolutamente attenta all'alimentazione. Uso amminoacidi e integratori di
vitamine e sali minerali. Inoltre uso il PS+ per contrastare il cortisolo. Lo
stress mi ammazza fisicamente.”
Chi ha contribuito al
tuo benessere nello sport o alla tua performance? “In primis la mia forza di
volontà, poi gli amici podisti più vicini.”
La gara della tua vita dove hai sperimentato le
emozioni più belle? “In realtà
la preparazione per la maratona di Roma. Durante i lunghi ho provato tantissime
emozioni.”
Una tua esperienza che ti dà la sicurezza di potercela fare? “La
maratona.”
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “All'inizio
erano tutti scettici...ora gli sto dimostrando che ce la posso fare e che sono
una ‘In gamba’!”.
Fai
sport che ti cambia la vita in meglio, vivi più intensamente, più consapevolmente,
più in contatto con i tuoi bisogni ed esigenze e capace di mobilitare le
energie per soddisfare i tuoi bisogni, aumenta anche l’assertività e le
strategie di coping.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel
diventare atleta? “Ho
scoperto di non essere arrendevole, che sono una tosta! Determinata!”.
Si
può passare attraverso lo sport dalla fase di sottomissione allo stress alla
fase del cavalcare lo stress, lo stress viene ribaltato, viene usato a proprio
favore, diventa un’attivazione ottimale, si riesce ad utilizzare delle tecniche
per gestire stress e tensione, si impara a controllarlo e ad accettarlo.
Quali capacità, risorse, caratteristiche,
qualità hai dimostrato di possedere?
“Ho una elevata soglia di dolore e capacità di reagire allo sforzo.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle
tue gare? “Si sì il limite l'ho
toccato diverse volte. Il mio limite maggiore è l’ansia e la paura di non
farcela.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara,
in gara, post gara? “Nel pre:
ansia, in gara: massima concentrazione, nel post: o soddisfazione e felicità a
mille o insoddisfazione.”
La tua gara più difficile? Una gara che ritieni
non poter mai portare a termine?
“La più difficile per me è stata la maratona. Ho capito veramente che si
supera la soglia del limite umano, ma l'ho finita. La 100 km credo che per me
sia impossibile, anche se.”
Anche
se penso che Arianna non si fa intimidire dalla paura dei tanti chilometri,
basta mettere da parte i pensieri razionali che ti dicono che la 100km è due
volte e mezzo la maratona, meglio pensare che nei lunghi allenamenti si fa
tanta esperienza e quindi negli eventuali allenamenti lunghissimi sii
sperimenta ancora moltissimo di più, provare per credere con attenzione e
distrazione. A volte si può osare.
Quali sono le difficoltà e i rischi? “I rischi vengono da una cattiva gestione
alimentare nel pre-gara di solito o scarso allenamento.”
Hai mai rischiato per infortuni o altri problemi
di smettere di essere atleta?
“Fino a ora, e ringraziando Dio, no.”
Ti è capitato di avere la sensazione che ti
cascasse il modo addosso? “Si vivo
continuamente con questa sensazione, tant'è che ci convivo ormai e vado avanti
come un treno.”
Un tuo messaggio per avvicinare i ragazzi allo
sport? “Se vogliono armarsi
per affrontare alla grande la vita devono fare sport. Si allenano a vivere.”
Lo sport diventa un insegnamento
utile ad affrontare la vita quotidiana, avvicina persone, popoli, culture e mondi,
ma una cosa importantissima è la psicologia della squadra, dei vari componenti
che decidono di allearsi per portare avanti un obiettivo comune, condiviso,
difficile, sfidante ma raggiungibile.
Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Lo sport è benessere e non il contrario.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? “Se ci si affida con il giusto spirito, lo
sport stesso diventa psicologo.”
Questa
mi piace, a volte lo sport diventa lo psicologo di fiducia, ebbene sì
attraverso lo sport si elabora tanto sulla propria vita, sulle proprie
situazioni in sospeso, brava Marianna.
Se potessi tornare indietro cosa faresti o non
faresti? “Mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.”
Sogni da realizzare? “Ne ho tantissimi e mai nel cassetto. Li
tengo a vista perché ogni giorno possa fare qualcosa per realizzarli.”
Un’intervista a Marianna è riportata nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti” di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice.
Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 2018.
Matteo SIMONE
Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta
Nessun commento:
Posta un commento